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Le Generali di Greco: dividendi crescenti e target battuti con un anno d’anticipo

Confermata la politica di dividendi crescenti (cedola +33% quest’anno) – Nessuna acquisizione in vista – Mario Greco: “Siamo focalizzati in Europa e ci aspettiamo una forte crescita nei prossimi anni grazie alla combinazione di Qe, euro debole e petrolio in calo, che aiuteranno soprattutto Italia e Spagna” – Altri progetti in Cina e in Indonesia.

Le Generali di Greco: dividendi crescenti e target battuti con un anno d’anticipo

Battuti con un anno di anticipo i target. Cedola alzata del 33%, a 0,60 euro (contro 0,45), risultati oltre il consenso. Ecco le Generali di Mario Greco, alla vigilia della fase due (“da maggio comincia una nuova vita”) , in cui avrà un ruolo chiave la remunerazione degli azionisti. “Confermiamo la nostra politica di dividendi crescenti anche i prossimi anni”, ha ribadito l’ad del Leone nella presentazione ristretta ai giornalisti, dichiarandosi molto contento dei risultati e del livello di copertura del capitale. 

Nel mirino del gruppo non ci sono invece acquisizioni: ha senso, spiega Greco, crescere da soli senza temere, data la capitalizzazione sul mercato, di diventare una preda. La cedola annunciata dal Leone già quest’anno garantisce un rendimento di tutto rispetto di questi tempi (al 3%, tre volte tanto un Btp decennale).

Eppure le Generali, cresciute da ottobre del 32% in Borsa, ieri ha subito una battuta d’arresto, con un calo del 4,4%. A giustificare le prese di beneficio, secondo alcuni analisti, sarebbero i nuovi principi contabili che entreranno in vigore a gennaio 2016: il calcolo dell’indice di solvibilità scenderà infatti dal 164% attuale (con il metodo SolvencyI) a sotto il 151% con il Solvency II

Il paradosso è che i metodi contabili adottati per il nuovo calcolo della solvency potrebbero penalizzare le compagnie che hanno in portafoglio obbligazioni in forte recupero, come sta capitando alla maggior parte dei bond governativi europei. Il Qe, insomma, potrebbe giocare un brutto scherzo. “Ma è davvero presto per dire oggi quale sarà il metodo valutativo che sarà scelto dai regolatori – ha commentato il direttore finanziario Alberto Minali –. La nostra elevata solvibilità non cambia e possiamo confermare la politica di dividendi crescenti”.

“L’obiettivo è crescere – aveva detto Greco in precedenza –. Siamo focalizzati in Europa (zona euro e non), un’area che ci aspettiamo in forte crescita nei prossimi anni grazie alla combinazione di Qe, euro debole, petrolio in calo. Uno scenario che aiuta soprattutto l’economia italiana e quella spagnola”. Alle attività europee, che rappresentano il 90% del business, vanno aggiunti i progetti di sviluppo in Cina e in Indonesia.   

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