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Le Borse temono Trump. A Milano Tim sale ancora, Stm giù

A metà giornata listini europei in lieve calo: si temono nuove mosse da Washington sui dazi – Banche contrastate – In controtendenza gli energetici: il petrolio viaggia sui 78 dollari – Pesante ko per Cucinelli, vola il titolo Juventus sulle voci del possibile arrivo di Cristiano Ronaldo.

Le Borse temono Trump. A Milano Tim sale ancora, Stm giù

Borse europee in lieve calo condizionate dalla chiusura di Wall Street e dall’incertezza sui dazi: domani entreranno in vigore i dazi su beni cinesi per 34 miliardi di dollari e si temono nuovi annunci di Trump. Nell’attesa la Borsa di Milano -0,08% è quasi piatta attorno a 21.750 punti. Andamento analogo per Francoforte e Londra, In lieve progresso Parigi, meglio Madrid e Zurigo entrambe +0,4%.   

La notizia che un tribunale americano ha vietato a Micron Technology di vendere microprocessori in Cina ha affossato le azioni dei titoli del settore. In Europa, il tech cala di 0,5%. Stm cede il 2,7%, il titolo peggiore di Piazza Affari. Infineon perde lo 0,7%, Siltronic -5,8%. 

L’elvetica Comet, la cui attività è concentrata sulla tecnologia di raggi-X e radio frequenze, ha emesso un profit warning per il 2018 e il titolo è crollato del 18%. 

Poco mosso sia il rapporto euro/dollaro a 1,1675 +0,15% che lo spread, salito nei primi scambi a 237 punti (da 236). Bene loroa 1259 dollari l’oncia, +0,4%, dopo la buona performance di ieri.   

Il petrolio Brent viaggia sulla parità a 77,9 dollari, +0,1%, mentre il WTI perde lo 0,4% a 73,8 dollari dopo essersi spinto sui massimi dal 2014 su attese di scorte Usa in calo. Eni +0,7%, Saipem +0,5%, Tenaris +1,1%.

L’indagine PMI sui direttori acquisti registra, a giugno, un progresso a 54,3 punti, più di un punto rispetto al dato di maggio (53,1) e sopra le attese del mercato (53,3). Secondo Chris Williamson, il capo economista di Markit che cura l’indagine, “la crescita dell’Eurozona ha ripreso vigore. Inoltre i costi delle aziende e i prezzi medi di vendita di beni e servizi sono aumentati a tassi che non si vedevano da quasi sette anni, ed è probabile che ciò possa ripercuotersi sull’indice dei prezzi al consumo nei prossimi mesi”.  

Dopo Grecia, Spagna e Turchia, l’Italia è il quarto paese Ocse in cui il mercato del lavoro ha il maggiore livello di insicurezza, cioè la probabilità di perdere il posto e di restare senza reddito. E’ quanto emerge dal rapporto annuale ‘Employment Outlook’ secondo cui “la situazione del mercato del lavoro in Italia è migliorata negli ultimi anni ma più lentamente che in altri Paesi”. Nel 2016, infatti, meno di un disoccupato su 10 riceveva il sussidio di disoccupazione, una delle percentuali più basse nella Ue, sottolinea il rapporto. 

Gli italiani sottostimano la quota di popolazione con età superiore a 65 anni e sovrastimano il numero di immigrati, una situazione che riflette “vera e propria disinformazione” secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri. Secondo Boeri, “quando si pongono forti restrizioni all’immigrazione regolare aumenta l’immigrazione clandestina: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell’immigrazione regolare quella illegale aumenta dal 3 al 5%”. 

Telecom Italia +1,6% è la miglior del listino di Piazza Affari. Prosegue il movimento di recupero da ieri. Tra le utilities Enel +0,3% continua lo shopping in Sud America. Il gruppo ha concluso l’acquisizione del 21% del capitale di una NewCo che detiene Ufinet International, operatore di reti in fibra ottica leader in America Latina.   

In rosso l’Automotive. Cnh -1,3%, Brembo -0,1%. Fiat Chrysler -0,4%, nonostante le vendite negli Usa in giugno siano cresciute dell’8% a 202.264 veicoli grazie al traino di Jeep. Contrastate le banche: Mediobanca +0,8%. Banco Bpm +0,3%. Finecobank +0,1%. Bper banca -0,7%. Carige +1,1%. 

Nel lusso pesante caduta di Brunello Cucinelli  in ribasso del 6,4% a 35 euro. Stamattina Berenberg ha tagliato la raccomandazione a Hold da Buy, limando il target price a 34 euro da 35 euro. Brilla la le stelle il titolo Juventus +5,60% a 0,73 euro sull’onda del possibile affare del secolo: l’acquisto di Cristiano Ronaldo.

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