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Le Borse europee tentano il rimbalzo

Dopo la buona chiusura di Tokyo e nonostante le vendite a Wall Street a causa del profit warning di Walmart, i listini europei iniziano la giornata in terreno positivo – Sul Ftse Mib buono l’avvio del settore bancario e di quello assicurativo – Tengono i titoli del comparto energetico – Male Fincantieri dopo il profit warning della controllata norvegese.

Le Borse europee tentano il rimbalzo

Inizia bene la seduta delle Borse europee, che tentano il rimbalzo dopo tre chiusure negative. A circa un’ora dall’avvio degli scambi Milano guadagna l’1%, Francoforte lo 0,8%, Parigi lo 0,7% e Londra lo 0,9%. 

A Tokyo, invece, l’indice Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,15%, mentre il Topix ha fatto segnare +1,35%.

Segnali positivi che arrivano nonostante la giornata di vendite a Wall Street, dove gli indici hanno chiuso tutti in rosso sull’onda del profit warning lanciato ieri da WalMart e dell’ andamento dei consumi (+0,1%), che ha largamente deluso le attese. A fine seduta, Dow Jones -0,92%, S&P500 -0,56%, Nasdaq -0,3%. 

Sul fronte dei cambi, l’euro si rafforza ancora e passa di mano a 1,1489 dollari (1,1438 ieri sera) e 136,42 yen a (136,41) mentre il biglietto verde scambia sulla divisa nipponica a 118,74 yen (119,24). 

Il petrolio Wti con consegna a dicembre cede lo 0,58% a 46,38 dollari.

Quanto ai singoli titoli del Ftse Mib, fra le blue chip buon avvio per Fca (+1,52%) e Stm (+1,61%) mentre Ferragamo cede il 2,34%. Fuori dal listino principale, avvio in netto ribasso per Fincantieri, che cede il 13% dopo che il gruppo ha annunciato che la controllata Vard Holding, di cui detiene il 55,63%, ha lanciato un profit warning sul trimestre e sull’anno a causa delle difficoltà dei cantieri in Brasile. 

Buono l’avvio nel complesso del settore bancario e di quello assicurativo, dove i titoli sono tutti in territorio positivo ma con una performance superiore all’1% solo per il Banco Popolare, che guadagna l’1,42%. 

Soffre invece il comparto del lusso, dopo che Burberry ha riportato risultati per il suo primo semestre fiscale (terminato il 30 settembre) che sono risultati inferiori alle attese degli analisti. A pesare sui conti è stato il forte rallentamento delle vendite in Cina, che contano per oltre il 30% sul fatturato del gruppo che a Londra cede in avvio circa il 10%. La sua performance, oltre che su Ferragamo, pesa anche su Tod’s, che scende dell’1,94%. 

Tengono invece i titoli del comparto energetico nonostante la debolezza dei prezzi del greggio: Eni in avvio sale dell’1,04%, Enel dell’1,19% mentre fra i costruttori di infrastrutture Saipem guadagna lo 0,64% e Tenaris l’1,30%.

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