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Le Borse europee non cedono alla guerra dei dazi, Juve star a Milano

I listini accolgono la prova del fuoco senza particolari traumi ma restano prudenti – Scivola lo spread – Buoni i dati congiunturali su produzione industirale e vendite al dettaglio – Mediaset miglior Blue Chip, si assesta Fca, sale Brembo – Perdono ancora terreno Moncler e Ferragamo

Le Borse europee non cedono alla guerra dei dazi, Juve star a Milano

Il d-Day è arrivato. Esulta il falco Steve Bannon, Pechino insorge contro “il teppista alla Casa Bianca” dopo l’imposizione dei dazi per 34 miliardi sull’import da Pechino. Già sono scattate ritorsioni per un importo analogo, anche se non sono stati rivelati i dettagli della stretta. Intanto il premier Li Kequiang è a Sofia per il meeting 16+1 che riunisce la Cina con diversi Paesi del centro e dell’Est europeo.

I mercati accolgono l’avvio ufficiale della guerra commerciale senza particolari traumi. Anzi, le borse europee hanno provato ad accelerare al rialzo. Alle 12 Milano, ad un soffio da quota 22 mila, Francoforte e Parigi sono poco sopra la parità. Il titolo Deutsche Bank è balzato del 5% sulla scia delle indiscrezioni del settimanale WirtschaftsWoche, secondo cui JPMorgan e Industrial and Commercial Bank Of China potrebbero essere interessate a rilevare una partecipazione nella banca. Positiva Madrid +0,3%, sotto la parità Londra.

Cambi complessivamente stabili in un mercato dove prevale la cautela. Ci vorranno mesi perché l’effetto dei dazi produca effetti visibili.

L’euro/dollaro scambia in moderato rialzo sopra 1,17 con un picco a 1,1721, massimo da metà giugno. Praticamente invariato il cambio dollaro/yen, che galleggia appena sopra la soglia di 110,50.

Tra poche ore intanto usciranno i dati sul mercato del lavoro Usa: previsti 195.000 nuovi posti non agricoli e un tasso di disoccupazione stabile al 3,8%.

In leggero rialzo il mercato obbligazionario italiano dopo un avvio di seduta debole. Il tasso del decennale italiano scambia al 2,68%, contro una chiusura ieri a 2,72%. In apertura il rendimento era salito a 2,73%. Parallelamente lo spread tra Btp e Bund decennali scivola a 230 punti base, cinque in meno rispetto ai 243 di ieri.

Petrolio sui prezzi di ieri, Brent 77,40 dollari, Wti 73,20 dollari. Crescono a sorpresa le scorte di greggio USA. Lo stock è aumentato di 1,25 milioni di barili, rispetto al calo di circa 5,2 milioni atteso dagli analisti e a quello di 4,5, milioni del dato Api. Eni -026%.

A sostenere l’ottimismo sono i buoni segnali congiunturali: in crescita i dati dell’economia tedesca e francese diffusi in prima mattinata ed ora anche quelli italiani sulle vendite al dettaglio

In Germania, la produzione industriale di maggio è cresciuta del +3,1% su base annua contro stime a 1,5%. Rivisto al ribasso a +1,4% da +2% il dato precedente. In Italia, a maggio, l’Istat stima un aumento delle vendite al dettaglio, rispetto al mese precedente, dello 0,8%. Su base annua, le vendite al dettaglio mostrano un aumento dello 0,4%. L’indicatore anticipatore elaborato dall’Istat evidenzia perà una nuova decelerazione, consolidando uno scenario di contenimento dei ritmi di crescita dell’economia.

Si assesta in Piazza Affari Fiat Chrysler -1,7% dopo il rally di ieri. Exor -0,14%. Ancora in rialzo Brembo +1,5%.

Continua a brillare il titolo Juventus +6% nell’attesa della conferma dello sbarco di Cristiano Ronaldo nel club torinese. La capitalizzazione della società si aggira ormai su 800 milioni di euro: potrebbe essere il week end decisivo per l’operazione.

Allunga il passo anche Mediaset +2,5% a 2,67 euro, tra le migliori blue chip di oggi. Pier Silvio Berlusconi, in occasione della presentazione dei palinsesti non ha poi escluso un ritorno al dividendo a valere sui conti 2018, l’ultima cedola risale al 2016 ed è stata pari a 0,02 euro per azione. La raccolta pubblicitaria nel primo semestre è cresciuta del 2%, mentre il totale dei primi sette mesi sarà “molto migliore” di questo dato, anche grazie alla coda dei Mondiali di calcio.

Perdono ancora terreno invece i titoli del Lusso: Moncler -0.1,2%. Nuove bocciature per Salvatore Ferragamo -1,2%. Stamattina Kepler-Cheuvreux ha abbassato il target price a 19 euro da 22,50 euro. Confermata la raccomandazione Reduce (ridurre il peso in portafoglio). Ieri JP Morgan ha abbassato il target a 19 euro da 20 euro, confermando il giudizio Neutral. Sempre ieri MainFirst ha limato il prezzo obiettivo a 18,50 euro da 19 euro.

Nel resto del listino:

  • In coda al listino Banca Generali: -1,9%
  • Bene Cerved +2,4%, ora la migliore tra le Mid cap. Sta lavorando ad operazioni di M&A importanti per crescere nel core business.
  • Tra le Small cap in evidenza ancora  Energica Motor +6%. Apre a Verona il primo centro assistenza nell’area de l nord-est.
  • Esautomotion, holding del gruppo Esa, operatore attivo nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriale, debutta oggi sull’Aim.

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