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Le Borse europee in fiduciosa attesa delle mosse della Fed sui tassi

Tranne Londra tutti positivi i listini del Vecchio Continente: Piazza Affari guadagna lo 0,2% – Boom di Autogrill – Banche a due velocità – L’euro si rafforza sul dollaro – Lo spread a quota 113 punti base.

Le Borse europee in fiduciosa attesa delle mosse della Fed sui tassi

IN ATTESA DELLA FED VOLA AUTOGRILL. SI SGONFIA INWIT, RIMBALZO DEI BANCARI

Seduta senza storia sui listini in attesa delle decisioni della Fed. A Milano l’indice FtseMib si è mantunto poco sopra quota 22 mila chiudendo a +0,2%. Stesso copione a Francoforte +0,10%, Parigi +0,33%. Fanno eccezione Madrid +1,44% e Londra sotto di circa mezzo punto percentuale. Tutto fermo, o quasi, anche alla Borsa americana. I tre indici principali, Dow Jones, S&P500 e Nasdaq sono pressoché invariati.

C’è molta incertezza su quale sarà la decisione dei governatori della Fed, incertezza che si riflette in una quotazione del dollaro quasi ferma, a 1,131 contro l’euro (da 1,129 della chiusura di ieri sera).

Il rendimento del Treasury bond statunitense a due anni, quello più sensibile al rialzo dei tassi a breve da parte della Fed, si è portato invece negli ultimi giorni sui massimi degli ultimi 4 anni.

Nelle ultime ore tra gli analisti prevale 2 a 1 la tesi che, alla fine, Janet Yellen deciderà di rinviare ancora la svolta a dicembre. Ma sarà importante capire il ritmo dei futuri aumenti, sneza però dimenticare che i tassi a breve Usa si manterranno comunque sotto il tassi di inflazione fino alla fine del 2017 e probabilmente anche oltre. La Fed aumenterà i tassi oltre il 2%, insomma, solo nel frattempo l’indice dei prezzi sarà salito oltre il 2%. Sul listino milanese da segnalare Mediolanum +0,51% a 6,90 euro.

L’Ad di Banca Mediolanum (in Borsa dal 28 dicembre in sostituzione dell’attuale Mediolanum), Massimo Doris, nel corso di una presentazione ha detto che le turbolenze dei mercati finanziari di agosto si sono tradotte in “zero” commissioni di performance per Mediolanum, ma che il gruppo conferma la previsione di un utile netto e di una raccolta per l’intero 2015 superiori a quelle del 2014. E’ stata accantonata la vendita del 50% di Esperia, resta strategico il 3,4% di Mediobanca.

Sotto i riflettori Autogrill con un rialzo che sfiora il 5% a quota 8,44 euro. L’ad Tondato da Ruos ha annunciato che il 2015 chiuderà meglio sia del 2014 ch di ogni altro esercizio dal 2010. Da inizio anno il titolo Autogrill segna in Borsa un rialzo del 33%. Arretra Telecom Italia -0,5% in parallelo alla discesa di Inwit -0,73%: la spagnola Celltex ha smentito l’ingresso nella società delle torri dell’ex incumbent. Mediaset sale dell’1% a 4,466 euro.

La società, per bocca del suo direttore marketing Federico di Chio, segnala che con la partenza della Champions League, ha registrato, “un picco di abbonamenti” alla sua Pay Tv. Ieri Mediaset aveva diffuso i dati di audience della partita di esordio della Juventus: 0,80 milioni di spettatori con uno share del 3,21%.

Riscossa nel pomeriggio il Banco Popolare +1,17% dopo la flessione del mattino, provocata dai duri giudizi sul settore bancario italiano di Berenberg, il broker, che ha avviato la copertura su Mps -1,5% convinto che gli istituti italiani dovranno concentrarsi ancora sul taglio dei costi perché la crescita continuerà a deludere.

Ha girato in rialzo anche Bpm +1,5%. Dalle comunicazioni a Consob è emerso che il Canada Pension Plan Investment Board detiene il 2,013% del capitale della banca lombarda. L’operazione è del 9 settembre. In terreno positivo Intesa e Unicredit. La perfromance peggiore è stata di Bper -2,13%.

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