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Le banche e le fondazioni aprono al pubblico i loro gioielli d’arte

Torna il sei ottobre l’evento Invito a Palazzo organizzato da Abi su tutto il territorio nazionale e che vede l’apertura dei palazzi storici sede di banche e fondazioni bancarie a tutti i cittadini

Le banche e le fondazioni aprono al pubblico i loro gioielli d’arte

Il primo sabato del mese di ottobre tornano ad accendersi le luci dei palazzi storici e di architettura moderna e contemporanea che nel corso del resto dell’anno sono la sede di banche e fondazioni bancarie presenti su tutto il territorio nazionale.

Ieri è stata presentata alla stampa presso Palazzo Altieri, sede dell’Associazione Bancaria Italiana a Roma, la nuova edizione di Invito a Palazzo, evento gratuito che avrà luogo il prossimo 6 ottobre dalle ore 10 alle 19 in tutta Italia.

La presentazione della manifestazione è avvenuta alla presenza del Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, il presidente di Abi Antonio Patuelli e il vice presidente di Acri Francesco Profumo ed è promossa dall’Associazione Bancaria Italiana sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, il patrocinio della Commissione italiana dell’UNESCO e il Ministero per i beni e le attività culturali

Quest’anno l’evento, giunto alla sua diciassettesima edizione, vanta 107 palazzi storici – tra cui la sede della Banca d’Italia a Roma nota anche come Palazzo Koch e sita in Via Nazionale 91 in 57 città italiane. I palazzi che parteciperanno per la prima volta quest’anno alla manifestazione sono sette e sono due le città che altrettanto per la prima volta aprono le porte delle loro sedi: Carpi e Macerata. Nel dettaglio, i palazzi aperti nel Lazio sono lo stesso Palazzo Altieri, il Palazzo Rondinini sede di Banca Mps dove marmi antichi e decorazioni ad affresco si alternano, Palazzo de Carolis sede di Unicredit nell’imponente complesso di Via del Corso, Palazzo Dosi a Rieti sede della Fondazione Varrone. Questi sono solo alcuni dei luoghi della regione che ospitano la manifestazione.

Durante la presentazione dell’evento Antonio Patuelli ha affermato: “Mostriamo le sedi storiche delle banche nell’ottica della conservazione e della tutela dei nostri beni culturali e questo processo è a carico di soggetti privati. Con questa iniziativa intendiamo conservare e valorizzare i beni artistici e architettonici di ogni epoca e renderli accessibili a tutti. È il segno di un mondo bancario che opera insieme alla comunità, a conferma della profonda sintonia con il proprio territorio. L’edizione 2018 di Invito a Palazzo è stata inserita nel calendario ufficiale dell’anno europeo del patrimonio culturale che definisce il patrimonio culturale come elemento di memoria e identità, ma anche di creatività e futuro”.

Con Invito a Palazzo decine di migliaia di visitatori potranno accedere al patrimonio artistico e architettonico conservato all’interno delle fondazioni bancarie, ai loro arredi e alle opere d’arte di ogni epoca. Per il secondo anno consecutivo le sedi degli eventi organizzeranno visite guidate che saranno illustrate da giovani studenti delle scuole superiori. Anche l’iniziativa “Guida per un giorno” è un progetto culturale nell’ambito del programma del MIUR alternanza scuola-lavoro, che ha come scopo la diffusione dell’arte tra i ragazzi delle scuole.

All’evento ha preso parte il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli che ha affermato: “Permettere ai cittadini di poter visitare luoghi di lavoro delle banche è un’iniziativa virtuosa che mi piacerebbe venisse replicata a diversi livelli, nazionale e regionale ad esempio. Soprattutto si sposa con la filosofia di salvaguardare il nostro patrimonio per renderlo fruibile. Il patrimonio culturale ci identifica come nazione ed è una fortuna trovare e instaurare dei rapporti tra pubblico e privato. Occasioni come questa si sposano perfettamente con gli obiettivi del ministero”.

Francesco Profumo invece ha concluso il suo intervento affermando: “Invito a Palazzo è un bellissimo progetto che ha la capacità di coinvolgere i territori e di darne rappresentazione. Si tratta di palazzi storici ed edifici contemporanei che costituiscono l’anima operosa delle nostre città. Le fondazioni riunite in Acri e le Casse di Risparmio ad essa associate sono un partner convinto ed entusiasta dell’Abi in questa iniziativa, perché quotidianamente attive sui loro territori proprio per contribuire a far crescere comunità più consapevoli, coese e solidali. E l’arte e la bellezza sono da sempre due chiavi preziose per arrivare al cuore di tutti”.

La presentazione dell’evento Invito a Palazzo si è conclusa con la premiazione dei giovani dell’Istituto Pantheon di Roma che si sono aggiudicati la vittoria nell’ambito di una competizione tra scuole di arte che si propone di premiare il progetto più bello e farlo diventare il segno grafico della manifestazione. Quest’anno l’immagine selezionata era quella di una chiave, segno diretto e immediato di apertura e che ben sposa l’avvicinamento tra i visitatori e l’arte.

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