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L’agricoltore come custode del territorio: via libera del Senato al nuovo presidio di tutela ambientale

Il Senato ha riconosciuto l’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio, con premialità per le regioni. Inoltre, ogni seconda domenica di novembre sarà la “Giornata nazionale dell’agricoltura”

L’agricoltore come custode del territorio: via libera del Senato al nuovo presidio di tutela ambientale

Un presidio in più a tutela del territorio: è il contadino. Sì, definitivo del Senato – senza passare per l’aula, ma in commissione Agricoltura in sede legislativa – al riconoscimento della figura del­l’agricoltore come “custode dell’ambiente e del territorio, che concorre alla protezione del territorio stesso dagli effetti dell’abbandono delle attività agricole nonché dello svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico”.

È previsto che l’impegno per la tutela del territorio sia ricompensato. Infatti, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, in­clusivi della riduzione dei tributi di rispettiva competenza, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.

I contadini custodi del territorio

Ma chi sono, in concreto, i contadini custodi del territorio? Imprenditori singoli o associati che si occupano di 1) manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione, di salvaguardia del paesaggio agrario, montano e forestale e di pulizia del sottobosco, nonché cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeolo­gico e difesa dagli incendi boschivi; 2) custodia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali; 3) allevamento di razze animali e coltivazione di varietà vegetali locali; 4) conservazione e tutela di formazioni vegetali e arboree monumentali; 5) contrasto all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo; 6) contrasto alla perdita di biodiversità attraverso la tutela dei prati polifiti, delle siepi, dei boschi, delle api e di altri insetti impollinatori e coltivazione di piante erbacee di varietà a comprovato potenziale nettarifero e pollinifero.

Gli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio sono iscritti, su richiesta, in un apposito elenco. Con l’occasione è stato istituito un premio al merito, denominato «De agri cultura», riconosciuto agli agricoltori che si sono distinti per aver prodotto beni di elevata qualità o per l’impiego di strumenti di innovazione tecnologica in agricoltura o di tecniche e metodi di coltivazione integrata rispettosa dell’ecosistema.

A completare il quadro, ecco anche la “Giornata nazionale dell’agricoltura” al fine di far conoscere il ruolo fondamentale di questo settore. Sarà la seconda domenica di novembre.

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