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La produzione industriale si risveglia, l’euro scende: la Borsa tiene (+0,3%). E Mps vola (+19,9%)

Finalmente segnali di ripresa della produzione industriale mentre l’euro assorbe l’effetto Draghi e scende ai livelli di febbraio nel cambio con il dollaro – Piazza Affari (+0,3%) resiste meglio dei maggiori listini europei – Boom per il titolo Mps – Recupera Yoox – Mediaset, Stm, Enel e Atlantia in evidenza – In ribasso Bpm ma anche Moncler

La produzione industriale si risveglia, l’euro scende: la Borsa tiene (+0,3%). E Mps vola (+19,9%)

LISTINI PIATTI MA CONTINUA IL VOLO DI MPS
IN EVIDENZA STM E YOOX, ATTESA PER L’ASTA BOT

Chiude in terreno positivo Piazza Affari in una giornata di assestamento dei listini: Ftse Mib +0,33% a quota 22502.

La Borsa di Londra arretra dello 0,02%, Parigi+0,13% e Francoforte + 0,2%. Scende Madrid -0,1%

Il leading indicator dell’Ocse anticipa sviluppi positivi per l’economia italiana nei prossimi mesi. In crescita anche la produzione industriale in Italia nel mese di aprile +0,7% sul mese precedente, meglio delle attese (+0,4%).

Sul mercato dei titoli di Stato il Btp arretra leggermente dopo i recenti guadagni delle ultime giornate: il rendimento è salito al 2,77%, dal 2,70% di ieri, lo spread è a quota 137 (+5 punti base). Domani prendono il via le aste di metà mese con l’offerta di 6,5 miliardi di Bot: il semestrale potrebbe scendere sotto lo 0,5%.

All’indomani del terzo massimo storico in tre giorni, la Borsa americana è in lieve calo: il Dow Jones perde lo 0,15%, l’S&P500 lo 0,2% ed il Nasdaq ll 0,2%.

Il rendimento del Treasury Bill a 10 anni sale di 4 punti base al 2,64%, massimo dell’ultimo mese. Tra oggi e giovedì gli Stati Uniti mettono in asta fino a 62 miliardi di dollari di titoli a tre, dieci e trent’anni.

Il dollaro si sta rafforzando nei confronti dell’euro che scende a 1,3546, da 1,359 della sera precedente.

Si muovono in ordine sparso i titoli del paniere Ftse Mib 40.

Spicca il rimbalzo di Yoox +2,1%, ancora una volta legato alle vicende della britannica Asos, il benchmark dell’ecommerce del lusso: Goldman Sachs ha inserito il titolo nella buy conviction list, con un effetto positivo che si è trasmesso alla società bolognese.

In calo invece Moncler -1,9% e Safilo -2,3%.

Fra i titoli industriali spicca StM + 1,6%.

Pirelli scende dell’1,2%, Cnh Industrial -1,1%, Fiat avanza dello +0,3%, invariata Finmeccanica.

Si muovono in ordine sparso le banche. Decolla Carige +7,5% dopo il collocamento di un a tranche del capitale da parte della Fondazione. Arretra più di tutti Banca Popolare di Milano -2,5%.

Sale Unicredit + 0,7%, Intesa arretra -0,2%. In ribasso consistente Ribassi consistenti per Banco Popolare -1,6%, positiva Ubi +1%.

Un discorso a parte, al solito, lo merita Banca Monte Paschi. Il titolo che non ha mai fatto prezzo nel corso della giornata per eccessiva distanza fra le proposte segna un rialzo del 19,91% (-7,35% i diritti) mentre l’azione quotata in Germania scambia regolarmente a quota 2,57 euro (-19,94%). L’anomalia potrebbe andare avanti ancora per molto tempo e non è escluso che possa durare per tutto il periodo di sottoscrizione dell’aumento di capitale che si chiuderà il 27 giugno con i diritti negoziabili fino al 20.

La banca ha ceduto, infine, crediti in sofferenza per 500 milioni all’americana Fortess.

Soffrono invece gli altri aumenti di capitale in corso: Italcementi -4,2%, Banca Pop.Sondrio -3,1%.

Positiva Enel +1,2%, dopo l’intervista dell’ad Starace al Financial Times in cui il manager ribadisce la volontà di abbassare il debito. In rialzo anche Atlantia +0,7%. A2A perde l’1,2%.

Eni sale dello 0,2%. Saipem avanza dello 0,4%. Invariata, infine, Telecom Italia.

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