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La Juve risorge in Champions e l’Atalanta resiste in Spagna

Prima vittoria stagionale della Juve di Allegri-2, che debutta in Champions espugnando Malmoe – Prova di carattere dell’Atalanta, che in Spagna pareggia con il temibile Villareal

La Juve risorge in Champions e l’Atalanta resiste in Spagna

L’Europa fa bene alla Juve. I bianconeri espugnano Malmoe con un netto 3-0 e trovano così il primo successo stagionale, in un girone che lascia presagire una corsa a due con il Chelsea, a sua volta vittorioso sullo Zenit (1-0, gol di Lukaku). Serata positiva anche per l’Atalanta, capace di strappare un pareggio, per giunta in rimonta, nella tana del Villarreal: punto che, unito alla clamorosa sconfitta del Manchester United contro lo Young Boys (2-1, la rete di CR7 non è bastata), rende ancor più avvincente la corsa alla qualificazione.

Insomma, il calcio italiano si presenta bene alla serata inaugurale della Champions League, anche se l’avversario, nel caso della Juve, non autorizza a fare voli pindarici. Troppo evidente la differenza tecnica con gli svedesi per lasciarsi andare a facili entusiasmi, anche se i bianconeri tornano da Malmoe con diverse indicazioni positive, utili in vista del big match col Milan di domenica sera. Anzitutto s’è vista la rabbia giusta, concretizzata in un primo tempo perfetto, nel quale il match, di fatto, ha preso la direzione di Torino.

Allegri poi può sorridere perché i sudamericani, assenti a Napoli per cause di forza maggiore, hanno risposto presente, mostrando a tutti che la Signora, con loro in campo, è ben altra cosa, ma anche per il secondo gol consecutivo di Morata e per la porta di Szczesny rimasta, finalmente, imbattuta.

Tutto facile, insomma, sin dal minuto 23’ quando Cuadrado ha pescato Alex Sandro in area di rigore: bel colpo di testa in tuffo e palla in buca. Ma la svolta vera è arrivata poco prima dell’intervallo, quando la Juve, in appena due minuti, ha chiuso ogni discorso, prima con Dybala (45’), freddo nel trasformare un rigore procurato da Morata, poi con lo stesso spagnolo, letale nel battere Diawara con un morbido tocco sotto (46’).

La ripresa s’è così trasformata in una sorta di allenamento, anche perché il Malmoe di Tomasson, capita l’antifona, ha preferito evitare la goleada. La Juve così, eccezion fatta per un paio di occasioni di Kean (gol annullato per fuorigioco), ha risparmiato le energie in vista del Milan, impegno fondamentale in chiave campionato, che potrà però affrontare con molta più fiducia di prima.

“Dopo tre partite in campionato senza risultato è normale che avessimo un po’ di pressione, ma i ragazzi tecnicamente hanno fatto bene anche se in qualche situazione si poteva fare meglio – l’analisi di Allegri – Dobbiamo migliorare il percorso iniziato a luglio ed essere bravi a mantenere l’equilibrio, ora andremo ad affrontare un avversario in grande forma e questo deve essere fonte di stimolo, ma il nostro obiettivo è puntato sulla sosta di ottobre, lì vedremo dove saremo”.

Serata positiva, come detto in precedenza, anche per l’Atalanta, brava a restare in piedi nonostante i colpi del Villarreal campione dell’Europa League. La Dea, con le dovute proporzioni, s’approcciava alla trasferta spagnola un po’ come la Juve, dunque alla ricerca delle certezze perdute in questo inizio di stagione sottotono. Missione compiuta, nonostante alcuni errori individuali che sono costati la vittoria: senza quelli, infatti, i bergamaschi sarebbero tornati a casa con i 3 punti.

Non a caso l’avevano sbloccata con Freuler già al 6’, poi però non sono riusciti a trovare il raddoppio nelle tre occasioni avute da Gosens, Pessina e Zappacosta e il Villarreal ha ripreso coraggio, prima sfiorando il pari con Gerard Moreno (splendido Musso), poi trovandolo con Trigueros (39’). Il trend è proseguito nella ripresa fino al 2-1 degli uomini di Emery firmato da Danjuma, in gol al primo pallone toccato (73’).

Poteva essere il colpo del ko del Sottomarino Giallo, poi però, al minuto 83’, ecco la zampata del solito Gosens, spietato nel concludere un’azione nata sull’asse Ilicic-Miranchuk. Nel finale la Dea, complice l’espulsione di Coquelin, ha addirittura accarezzato la vittoria, ma l’ultima occasione è stata degli spagnoli e solo l’ennesima grande parata di Musso ha evitato la beffa.

“Abbiamo incontrato una squadra molto forte e, anche se mi spiace per come abbiamo preso i gol, sono molto soddisfatto del risultato – il commento di Gasperini – Abbiamo avuto la forza di non buttare via palla e nel finale, in superiorità numerica, speravamo anche di vincerla ma poi è stato bravo Musso a salvarci. Entrambe le squadre hanno giocato bene”.

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