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La Corte di Cassazione stoppa il Governo sul nucleare

Il quesito referendario sul rilancio del nucleare in Italia troverà spazio alle urne il 12 e il 13 giugno. Respinto il tentativo del Governo di annullare il voto.

La Corte di Cassazione stoppa il Governo sul nucleare

La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum sul nucleare. Inutile il decreto governativo del 24 maggio che di fatto istituiva una moratoria sul rilancio dell’energia nucleare in Italia. L’intenzione del Governo era di rinviare la costruzione di nuove centrali nucleari (o la riaperura di quelle esistenti) a tra un paio d’anni, quando l’opinione pubblica avrebbe ‘smaltito’ lo shock dell’incidente nella centrale giapponese di Fukushima.

L’ufficio centrale elettorale della Cassazione, a maggioranza, ha accolto nello specifico l’istanza del Partito democratico di trasferire i quesiti refendari sul nucleare sulle nuove norme contenute nel Dl Omnibus. La richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applichera’ appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5, commi 1 e 8).

Resta da vedere come si gestirà il problema degli Italiani all’estero, dato che le operazioni di voto sono già cominciate e le schede distribuite e votate contengono il vecchio quesito. Il 12 e il 13 giugno gli Italiani sono chiamati alle urne per esprimersi su quattro referendum. Accanto alla domanda sul nucleare, si chiede agli elettori di abrogare la legge sul ‘legittimo impedimento’ dei processi a carico di membri dell’Esecutivo e due norme sulla gestione privata dell’acqua.

Pubblicato in: News

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