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La Corporate America corre ma Ebola fa paura anche alle Borse

Le trimestrali super delle grandi corporation americane spingono le Borse ma la notizia che Ebola ha colpito a New York le spaventa e l’Asia rallenta subito – Caterpillar traina Wall Street e Marchionne ne approfitta – Microsoft (+4%) sale sulle nuvole – Piazza Affari snobba Barroso ma il Btp Italia delude – Rosneft mette Saipem nel mirino

La Corporate America corre ma Ebola fa paura anche alle Borse

La Corporate America accelera il passo. Dalle trimestrali di alcune società leader, da Caterpillar a Microsoft, emerge la forza della ripresa dell’economia Usa. Una volta tanto l’Europa segue, grazie a dati migliori del previsto. Ma a guastare la festa ci ha pensato Ebola. In serata è stato confermato che il virus ha colpito a New York, a pochi chilometri da Wall Street, con il ricovero di un medico che ha operato in Africa. La notizia ha frenato la marcia delle Borse in Asia, comunque ancora in terreno positivo.

L’indice Nikkei a Tokyo, pur riducendo i guadagni iniziali, sale ancora dell’1%. In lieve perdita il paniere Asia Pacific -0,1%.  Deboli Hong Kong -0,3% e Shanghai.

I futures sulle Borse Usa, dopo le notizie sul virus, registrano invece un calo dello 0,7% rispetto alla chiusura americana.

Ieri sera chiusura molto positiva per Wall Street: l’indice Dow Jones è salito dell’1,31%, l’S&P 500 a sua volta dell’1,3% e il Nasdaq dell’1,6%.

MICROSOFT SALE SULLE NUVOLE: +4% DOPO I CONTI

Apple ancora in salita dell’1,8%. Impressionante il rally di Microsoft +4% nel dopo Borsa grazie agli eccellenti dati trimestrali: +25,2% le vendite, profitti in crescita (54 cent per azione contro i 49 previsti) dopo aver interamente spesato i costi di ristrutturazione di Nokia. La società, a differenza di Ibm e Sap, ha gestito con successo la migrazione verso il cloud: i ricavi per i servizi legati “alla nuvola” salgono del 128% 

Il rendimento del Treasury decennale è salito al 2,3%.

Il rapporto euro/dollaro è sceso a 1,2646, l’oro ha perso terreno a 1.228,8 dollari l’oncia. 

MILANO SNOBBA I RILIEVI DI KATAINEN, MA BTP ITALIA DELUDE

A 48 ore dal responso degli stress sulle banche, anche l’Europa ha imboccato la strada del rialzo grazie al rimbalzo del Pmi (l’indice degli acquisti delle aziende) industriale.

Sale Francoforte +1,2%, in linea con Parigi +1,28%. Seguono Madrid +0,82% e Londra. A migliorare il sentiment dei listini Ue ha contribuito anche l’indice di fiducia preliminare dei consumatori dell’Eurozona, che a ottobre si è attestato a -11,1 punti contro i -12 attesi e i -11,4 di settembre, facendo ben sperare per una ripresa dei consumi nei prossimi mesi.

Piazza Affari +0,88% ha chiuso in rialzo una seduta iniziata sotto cattivi auspici: dopo la pubblicazione della lettera del Commissario Ue Jury Katainen critica nei confronti della legge di stabilità, l’indice Ftse Mib ha segnato un minimo a quota 19.037, per poi rimbalzare sull’onda dei dati macro europei e Usa ad un massimo di 19.434.  

 Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 162 punti base e il tasso del decennale domestico si è assestato al 2,51%. 

Sul mercato primario il collocamento della settima edizione del Btp Italia ha deluso le attese, raccogliendo solo  7,5 miliardi di euro (4,6 miliardi dal pubblico retail). Il Tesoro italiano ha deciso di alzare di 10 punti base, da 1,15% a 1,25% la cedola definitiva dell’emissione.

CATERPILLAR TRAINA WALL STREET, MARCHIONNE NE APPROFITTA

Le trimestrali Usa fanno da traino ai titoli della scuderia Exor, per la soddisfazione di Sergio Marchionne che vede premiata la sua strategia a pochi giorni dal cda londinese di Fiat Chrysler.

Sale innanzitutto CNH Industrial + 2% al traino delle notizie arrivate da Caterpillar +4%.

Il primo produttore al mondo di macchinari per il movimento terra ha rivisto al rialzo le stime di utile per azione dell’anno in corso.  Nel periodo luglio- settembre è salita la domanda di scavatori, ruspe e altre macchine usate nei cantieri edili,

General Motors ha battuto le stime di utile in sei degli ultimi trimestri chiudendo il terzo trimestre con un utile per azione di 97 centesimi di dollaro, 2 centesimi di dollaro in più delle aspettative.

Fiat Chrysler guadagna l’1,2% sulla scia del concorrente di Detroit.

Pirelli, invariata, ha patito l’impatto negativo dei conti della rivale Michelin -4,8% a Parigi, peggior blue chip del Cac40. Il produttore di pneumatici ha rivisto in calo le stime di crescita dei volumi nel 2014 dopo aver registrato una flessione del 4,6% dei ricavi nel terzo trimestre.  Il fatturato è stato pari a circa 4,9 miliardi di euro, contro stime degli analisti a poco più di 5 miliardi. 

OIL, ROSNEFT METTE NEL MIRINO SAIPEM

Il miglioramento delle aspettative, oltre alla notizia di una stretta dell’offerta saudita, ha messo le ali anche al petrolio: il future del petrolio Brent sale del 2% a 86,5 dollari il barile. 

Ne approfittano i titoli oil.

Salgono  Eni e Tenaris , entrambi +1%.In grande evidenza Saipem +2% dopo le parole di Igor Sechin, numero uno della russa Rosneft (grande azionista di Pirelli) che  ha affermato di volersi fare avanti quando si aprirà il processo di vendita.

Anche Saras +4% (quinto rialzo in sei sedute), già nell’orbita di Rosneft,  ha tratto giovamento dalle dichiarazioni di Sechin: “i soci azionisti di Rosneft – ha detto – sono soddisfatti dell’investimento in Saras. Se ci saranno altre proposte efficienti le prenderemo in considerazione. I flussi di cassa che genera Rosneft ci consentono di portare avanti i nostri piani di investimento”.

Tra le oil equipment svetta Trevi +5% 

BANCHE, VERSO LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Il conto alla rovescia per il  comprehensive assessment ( somma dei vari esami sulle banche) della Bce è cominciato. L’ora X è fissata per le 12 di domenica, quando saranno pubblicati gli scrutini di 130 istituti che gestiscono l’85% degli impieghi nell’economia europea.

Secondo gli esperti, il numero delle banche che saranno chiamate ad un ulteriore rafforzamento della struttura patrimoniale varia da 11 a 18, secondo la previsione di Pimco, 

A Milano, intanto, i titoli bancari hanno chiuso in ordine sparso: Monte Paschi, dopo il rally di mercoledì, ha ceduto l’1,15%, Bper lo 0,4%. Sale invece Bpm +3,04% nonostante la notizia che BlackRock ha ridotto la sua partecipazione da 5,149% a 4,959%. In crescita anche Intesa +0,69%, Unicredit + ,12%, Ubi +0,73% Banco Popolare +1,51%. Mediobanca +1,35%.

Unicredit sale dell’1,5%: si va verso l’esclusiva alla cordata di Prelios-Fortress per Uccmb, la banca all’interno del gruppo che si occupa di crediti deteriorati e sofferenze.

WDF AL TOP DEL PANIERE FTSE MIB, PROMOSSO IL VERTICE LUXOTTICA

Nel resto del listino da rilevare la riscossa di World Duty Free +5,7%, in testa al paniere Ftse Mib: dal primo gennaio il titolo accusa un calo del 28%.

Dopo la nomina di Adil Mehboob-Khan a co-amministratore delegato, Luxottica è risalita dell’1,91% a 38,86 euro

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