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La Cina spinge i listini, cade Telecom

I dati della bilancia commerciale di Pechino sostengono le Borse europee – Il differenziale tra il Btp e il Bund torna sotto quota 300 punti base – L’euro recupera sul dollaro – Telecom cade dopo il taglio del monte dividendi – Saipem scende del 2,2% – Banche e assicurazioni in rialzo – Fiat sale, prosegue il recupero di Montepaschi.

La Cina spinge i listini, cade Telecom

La Cina, per fortuna, è vicina. I dati della bilancia commerciale di Pechino hanno sostenuto i listini del Vecchio Continente in attesa di un accordo sul bilancio europeo che pare a portata di mano. A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,61%, a quota 16.500. Londra+ 0,47%, Parigi +0,48% Francoforte sale dello 0,16%.

Il differenziale tra il Btp e il Bund torna sotto quota 300 punti a 293 punti base. Il rendimento del decennale è al 4,52%. Dopo la caduta di circa l’1% registrata ieri, l’euro recupera terreno contro il dollaro a 1,341, da 1,339 della chiusura di ieri sera. Ancora in rialzo stamattina il petrolio Brent, scambiato a 117,6 dollari al barile (+0,3%). Il Wti è scambiato a 96 dollari (+0,1%).

Nel mese di gennaio le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 25% sullo stesso mese del 2012, superando le previsioni degli economisti che indicavano una crescita del 17%, mentre le importazioni sono salite del 28,8%. Anche l’attivo commerciale della Germania ha raggiunto livelli record nel 2012 a 188,1 miliardi. A dicembre l’attivo commerciale era pari a 12 miliardi su base non destagionalizzata.

Nelle Borse europee i titoli in maggiore rialzo sono quelli dell’automotive (Stoxx del settore +0,8%) e delle banche (+0,8%). Cade in Piazza Affari Telecom Italia -4,61% dopo i dati preliminari del bilancio 2012 diffusi stamattina e l’aggiornamento al piano triennale 2013-2015. Il debito non è sceso come gli analisti avevano previsto e c’è il monte dividendi è stato dimezzato.

Il 2012 si è chiuso per Telecom Italia con ricavi in rialzo dello 0,5% in termini organici a 29,503 miliardi di euro (-1,5% in termini assoluti), un Ebitda in calo del 2% a 11,665 miliardi (-4,2%). In calo l’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2012 che si è attestato a 28,274 miliardi. Infine, per quanto riguarda la vendita di TiMedia, il Cda si è aggiornato a una prossima riunione.

Saipem scende del 2,2%. In una conference call con gli analisti, l’ad Umberto Vergine ha detto che dopo la verifica effettuata sul portafoglio ordini tutte le commesse di Saipem garantiscono redditività. Il titolo ieri era salito del 5,2%. Rimbalza Eni (+1%) dopo la caduta di ieri (-4,6%) e nonostante il declassamento di Citigroup che ha tagliato il giudizio a neutral da buy. Il capitombolo di ieri è stato provocato dalla notizia che l’ad Paolo Scaroni è indagato per corruzione in Algeria.

A Milano Fiat sale dell’1,7% dopo che l’ad Sergio Marchionne ha detto di aspettarsi il pareggio dei flussi di cassa operativi delle attività in Europa fra il 2013 e il 2014. Prosegue il recupero di MontePaschi, +2,4%. Le banche sono tutte in rialzo: Unicredit +2,17%, Intesa+0,9%, Ubi+2,54%, Banco Popolare +1,16%. Salgono anche le assicurazioni: Generali+1,61%, Unipol +0,4%. Nel risparmio gestito Azimut +1,2%. Sono in rialzo anche Lottomatica +0,8%, Mediaset+0,76% e Tod’s+1,06%. Tra le small caps, brilla ancora D’Amico +3,8%, che nelle ultime tre sedute ha guadagnato il 20%. Astaldi+2,3%, Sorin +1,9%. In caduta gli editoriali: Rcs -4,8% e L’Espresso -2,5%.

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