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La Cina rallenta ma la Borsa di Tokyo riparte: oggi ricominciano aste Tesoro. Milano inizia bene

Il Tesoro offre titoli di Stato per 18 miliardi – Rendimento quasi a zero per i Bund tedeschi a 12 mesi – La Borsa di Tokyo si rialza malgrado la crescita della Cina rallenti – Milano parte bene stamani: fumata nera per Rcs, riflettori accesi su Fiat e via all’Opa dei russi di Rosneft sulla Saras dei Moratti – Brillano lusso e risparmio gestito

La Cina rallenta ma la Borsa di Tokyo riparte: oggi ricominciano aste Tesoro. Milano inizia bene

RIPARTE TOKYO. LA CINA RALLENTA LA CRESCITA. BORSE OK. OGGI AL VIA LE ASTE DEL TESORO

Dopo il lungo week end del  bank holiday di Wall Street e della City, che ha fortemente limitato l’attività sugli altri mercati, si torna stamane all’attività piena. Appuntamento di giornata: l’andamento della fiducia dei consumatori Usa e in Francia. 

La frana della Borsa di Tokyo si è arrestata. Stamane l’indice Nikkei risale dell’1,3% sull’onda del calo dello yen. Timbalzano i titoli dei grandi esporatori, a partire da Toyota +4,1%. Più cauto il cammino della Borsa di Hong Kong +0,2%.

Ma le vere notizie dalla Cina arrivano da Berlino. Il premier Li Kequiang, in visita in Germania, ha rivelato che l’obiettivo di crescita del Paese nei prossimi dieci anni sarà il 7 per cento, assai al di sotto dell’aumento medio del 10 per cento che ha segnato la prima decade del secolo.

Anche se in frenata, la Cina resta il primo cliente da rispettare e blandire per il made in Germany. Ieri Berlino ha offerto un esempio delle sue priorità rispetto alla Ue;  il ministro dell’Economia Philip Roessler ha assicurato il premier cinese Li Kequiang, che  porrà il veto alle sanzioni di Bruxelles contro il dumping  di pannelli solari da Pechino, qualunque sia l’esito dell’inchiesta comunitaria. 

GRAZIE AL LINGOTTO PIAZZA AFFARI REGINA D’EUROPA

Continuerà anche oggi la corsa di Fiat +4,4%? Ieri è stato il titolo del Lingotto a trainare il listino di Piazza Affari sull’onda delle voci su un prossimo accordo con il sindacato Usa per incrementare la quota di Chrysler al 100%. Fiat tratta da mesi sul prezzo delle azioni Chrysler (41%) possedute da Veba, fondo sanitario di dipendenti e pensionati.

Insieme a Fiat sono salite anche Fiat Industrial +1,1% ed Exor, la holding degli Agnelli, in rialzo del 3,8%. Sergio Marchionne incontrerà in settimana il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato.   

L’indice FtseMib di Milano è salito dell’1,5% con guadagni diffusi e consistenti per tutte le blue chip. La Borsa di Parigi e la Borsa di Francoforte sono salite dello 0,9%, Madrid +1,2%. In Piazza Affari ieri è stata giornata di stacco del dividendo per una dozzina di titoli.

I BUND TEDESCHI A 12 MESI A RENDIMENTO QUASI ZERO

In programma  le aste del Tesoro di fine mese: 18 miliardi in tre giorni  a partire da oggi, con l’offerta di Ctz (2-2,5 miliardi) e Btp-I (0,5 miliardi).

Sul mercato dei titoli di Stato ha ben recuperato il Btp, scambiato in serata a un rendimento del 4,04% con spread a quota 258, in calo di 11 punti base. E’ l’effetto promozione che fa da traino ai bond periferici.  Guadagni analoghi per i bonos spagnoli.

Si avvicinano a quota zero i rendimenti dei Bund tedeschi a 1 anno. Ieri sono stati collocati 2,13 miliardi a un rendimento dello 0,0011% (0,0018% all’asta di aprile). Malgrado il rendimento al lumicino, il mercato ha fatto richieste per 4,94 miliardi ovvero 2,3 volte la proposta, un dato in crescita rispetto a 1,8 precedente.

Alla vigilia, intanto, la Germania ha offerto un altro esempio della sua concezione dell’unità di intenti in seno alla Ue. Ieri il ministro dell’Economia Philip Roessler ha assicurato il premier cinese Li Kequiang, che Berlino si porrà il veto alle sanzioni di Bruxelles contro il dumping  di pannelli solari da Pechino, qualunque sia l’esito dell’inchiesta.

FUMATA NERA PER RCS, PARTE L’OPA ROSNEFT SU SARAS

Il patto di sindacato Rcs Mediagroup ha deciso ‘di rinviare ad una delle prossime riunioni la nomina del nuovo presidente della direzione’. E’ quanto recita una nota diffusa dal gruppo aggiungendo solamente che i soci, all’unanimita’, hanno deliberato di proporre all’assemblea di giovedi’ 30 maggio la riduzione del numero dei componenti il Cda a 9 membri e di confermare Laura Mengoni, cooptata nel corso dell’esercizio. La carica di presidente, secondo quanto recita l’articolo 12 dello statuto del Patto di Rcs, spetta al piu’ anziano dei soci che in questo caso e’ Francesco Merloni, facente funzioni di presidente.

Fra gli altri titoli industriali, Finmeccanica ha guadagnato il 2,2%, StM +1,3%, Prysmian +1,2%, Ansaldo Sts +1,6%.In Piazza Affari sono salite le banche: Unicredit +2%,Intesa +1,5%, MontePaschi +1,7%, Banco Popolare +2%, Ubi +2%.

Quattro i posti in palio e quattro  candidati, suddivisi  in tre liste. E’ questa la situazione alla vigilia del vertice  per l’integrazione del consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano. Soci dipendenti e pensionati hanno indicato Giacinto Sarubbi, professore universitario e sindaco di Anima sgr, e Flavia Minutillo, gia’ sindaco di Akros Alternative Investments sgr. Il Comitato soci non dipendenti ha candidato Roberto Fusilli, in passato gia’ consigliere di amministrazione Bpm. L’ultima lista in corsa e’ quella presentata dalla Investindustrial di Andrea C. Bonomi che lo fara’ in virtu’ del possesso di almeno lo 0,5% del capitale (e non con la firma di 300 soci).

Brillante il settore del risparmio gestito. Azimut +0,8%, Mediolanum +3,3%. Fra le assicurazioni, Generali è salita dell’1,6%, FondiariaSai +1,1%. Fra le utility, forte rialzo di Enel +2,3%, accompagnata da A2A +3,5%. Telecom Italia è salita dello 0,5%. Balzo di Mediaset +3,9%.

Il petrolio è in calo con il Brent scambiato a 102,4 dollari al barile (-0,2%) e il Wti a 93,6 dollari (-0,5%). Ciononostante Eni ha guadagnato l’1,6%.

Parte stamane l’Opa sul 7,3% di Rosneft su Saras +4,95% a quota 1,12 euro. Il colosso russo, al termine dell’operazione, controllerà il 21% della società mentre  la famiglia Moratti scenderà al 50,2%. L’offerta, 1,37 euro per azione, durerà fino al 14 giugno, riguarda 69,3 milioni di azioni.

Fra i titoli del lusso spicca Ferragamo, in rialzo del 3,1% dopo l’intervista del presidente Ferruccio Ferragamo al quotidiano francese Les Echos, in cui annuncia l’intenzione di rafforzare la presenza in Usa.

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