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La casa di Corso Trieste, il romanzo di Cristina Bruscaglia

Il libro, edito da Prospettiva Editrice, racconta la storia di Lilli, una “una ragazzina quarantenne” che, come la maggior parte delle donne della sua generazione, vive sulla propria pelle la difficoltà di invecchiare, in un’implacabile società che non lo permette.

La casa di Corso Trieste, il romanzo di Cristina Bruscaglia

La casa di Corso Trieste è il romanzo di Cristina Bruscaglia appena pubblicato da Prospettiva Editrice.

Tre mesi e tutta una vita raccontati da Lilli, una ragazzina quarantenne. Una giovane quarantenne che, come la maggior parte delle donne della sua generazione, vive sulla propria pelle la difficoltà di invecchiare, in un’implacabile società che non lo permette.

Una storia narrata con “ausilio  di un’agenda” sulla quale la protagonista ha segnato, senza saperlo, il destino che la porterà a scoprire i fantasmi del passato; ciò che la memoria non ha avuto la forza di trattenere. È così che, raccontando i tre mesi precedenti, nella vita di tutti i giorni – tra spesa al supermercato, visita di un’amica ed ecografia dal ginecologo – descrive la sua relazione sentimentale con un uomo separato e padre di due adolescenti, il rapporto forte e conflittuale con le adorate sorelle maggiori, la sua attività di pittrice ritrattista, talentuosa ma insoddisfatta, e soprattutto analizza le difficili infanzia e giovinezza.

Il suo presente, nella Roma del 2000, si intreccerà con quello della sua eccentrica famiglia, vissuta nei primi del ‘900 in un villino di Corso Trieste.

Un romanzo dove ordinario e paranormale, serenità, ilarità e angoscia possono convivere facendoci comprendere quanto la natura umana possa essere forte e fragile, e sperare che certe ferite si possano rimarginare senza farci vergognare delle cicatrici che inevitabilmente ne resteranno.

Il finale, raccontato come cronaca dettagliata di una cena, svelerà un segreto nascosto in quasi tutte le pagine.

Cristina Bruscaglia è nata a Roma nel 1961. Dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti ha lavorato come illustratrice per alcuni noti quotidiani. Ha partecipato a numerose mostre di pittura e scultura, personali e collettive in Italia e all’estero. Dal 1988 è disegnatrice bozzettista presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, inoltre, per quindici anni, ha insegnato pittura all’UPA (Università per Adulti).

Nonostante le scelte, indirizzate decisamente verso l’arte figurativa, non ha mai abbandonato la sua passione per la scrittura e molti suoi racconti sono stati pubblicati.

Nel 2003 ha scritto “Secondo te”, autopubblicato (per scarsa stima in se stessa, senza neanche tentare la pubblicazione) con Edizioni Simple nel 2008, ottenendo un buon successo nella vendita online.

Nel 2016 ha vinto il concorso “Scrivi un racconto con Baricco” indetto dal quotidiano La Repubblica in collaborazione con Alessandro Baricco e la Scuola Holden.

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