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La Borsa risale con petrolio e viaggi. Vendite su Tim, Juve giù

Con molta prudenza i mercati tentano il rimbalzo dopo la batosta di venerdì scorso. La variante Omicron fa meno paura. Tlc al centro dell’attenzione con l’offerta del colosso indiano Reliance sull’inglese BT. Tengono i Btp

La Borsa risale con petrolio e viaggi. Vendite su Tim, Juve giù

Avanti piano. I mercati europei recuperano parte delle perdite accusate venerdì ma la cautela regna sovrana: ci vorranno giorni, se non settimane, per valutare la minaccia della variante Omicron. Ma, a poco a poco, l’ottimismo diffuso dai future di Wall Street (+0,7%) fa breccia anche nel Vecchio Continente: secondo Morgan Stanley venerdì c’è stato un eccesso di reazione negativo.

A Piazza Affari, attorno alle 13, il rialzo dell’indice principale, di nuovo sopra i 26 mila punti, supera di poco il punto percentuale. A dare il via alla ripresa è stato il petrolio +4,4%, che recupera poco meno della metà della frana di fine settimana assieme ai titoli del settore (+1,7%), ed il rimbalzo del comparto viaggi, letteralmente massacrato nel venerdì nero, che mette a segno un rimbalzo del 3,4% dopo i cali a doppia cifra. Vola Carnival +8%.

  Ma la vera scossa è arrivata dal sud del modo, ovvero dal colosso indiano Reliance, la conglomerata fondata da Dhirubhai Ambani che opera dall’energia al tessile fino alle tlc. Il colosso, secondo il settimanale Economics Times,  è pronta a lanciare un’offerta su British Telecom. La City ci crede: il titolo Bt ha messo a segno un rialzo iniziale del 9% (poi sceso a +5%) trascinando al rialzo il settore tlc europeo, uno dei più depressi nel 2021.

I venti di Opa che soffiano su Londra contrastano con la debolezza di Telecom Italia – 2,5% a 0,47 euro dopo la battaglia in cda di venerdì, fatale all’ex ad Luigi Gubitosi che, pur restando in consiglio, ha rimesso le deleghe. Il personaggio chiave è ora Pietro Labriola, promosso direttore generale che resta anche alla guida di Tim Brasil. Toccherà a lui ricucire i rapporti tra i soci ed affrontare l’eventuale profit warning (sarebbe il terzo in pochi mesi) reso necessario dal flop dell’accordo sul calcio con Daz’n che si cercherà di rivedere in tempi stretti. Intanto un comitato guidato dal presidente Rossi – che avrà un ruolo fondamentale nei rapporti con il Governo Draghi – esaminerà l’offerta di Kkr. Freddi gli analisti: Banca Akros abbassa il rating da buy a neutral, mentre il target price resta invariato a 0,51 euro. 

Partenza in salita, come previsto, per l’aumento di capitale da 400 milioni della Juventus pur garantito per due terzi dalla sottoscrizione anticipata da parte del socio di controllo Exor +0,06%. Sotto la pressione dell’indagine sulle compravendite fittizie di giocatori (“in linea con la prassi internazionale della football industry” è la difesa del club) che ha convolto i vertici della società, l’operazione è partita in profondo rosso: – 4,7% per una capitalizzazione di meno di 600 milioni.

Sul fronte macro spicca il calo del sentimento di fiducia dei consumatori europei a novembre, a 117,5 punti da 118,6. La causa principale della contrazione è legata al minor ottimismo dei consumatori, dati i timori per la quarta ondata della pandemia di coronavirus e la potenziale introduzione di nuove restrizioni.

A far le spese del nuovo clima è stata Faurecia, uno dei maggiori produttori di componentistica per automobili al mondo, che ha tagliato la sua guidance per l’anno fiscale 2021. La causa principale è il calo della produzione automobilistica europea, ma anche i costi una tantum negli Stati Uniti e i continui stop and go per le forniture.

A Piazza Affari poco mossa Stellantis ora -0,23%: Citigroup ha riavviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 23 euro. La società e Vulcan Energy Resources hanno firmato un accordo vincolante in base al quale Vulcan fornirà in Europa idrossido di litio per batterie, da utilizzare nei veicoli elettrificati del gruppo.

In netto rialzo i titoli del lusso dopo le perdite della seduta di venerdì: Moncler +3,48%.

Tengono intanto le obbligazioni: il Btp decennale oscilla attorno all’1%  “E’ molto improbabile che nel 2022 si creino le condizioni per un rialzo dei tassi di interesse”. Concetti analoghi, probabilmente, verranno ribaditi nel pomeriggio da Christine Lagarde che tiene una Lectio Magistralis all’Accademia dei Lincei.

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