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La Borsa affronta il no Ue e il flop di Btp Italia

I mercati hanno preso atto della scontata bocciatura della manovra italiana in attesa dei prossimi, prevedibili passaggi della crisi – A Wall Street corre solo Foot Locker – Rimbalza il petrolio – Scende lo spread, ma Btp Italia fa flop – Promosso il piano Generali, continua la marcia di Enel – Rcs cita Blackstone che parla di “ricatto”

La Borsa affronta il no Ue e il flop di Btp Italia

È riuscita a metà la rivincita dei mercati Usa dopo il mercoledì nero della tecnologia. Apple, partita con grande slancio, ha esaurito la spinta del Toro nel corso della seduta, fino a chiudere con un nuovo lieve ribasso. La Mela, secondo Wall Street, non sarà per la prima volta la protagonista principale degli acquisti del giorno del Ringraziamento. L’operazione riscatto è invece riuscita in Europa: i mercati hanno preso atto della scontata bocciatura della manovra italiana in attesa dei prossimi, prevedibili passaggi della crisi italiana: ben pochi credono che il premier Giuseppe Conte possa convincere nella cena di sabato Jean-Claude Juncker sulle virtù celate nel piano Italia. A non crederci sono innanzitutto gli italiani che, per la prima volta, hanno disertato in massa l’offerta del Btp Italia. Più incerta la marcia di avvicinamento al meeting di fine mese a Buenos Aires tra i due Grandi, Xi Jingping e Donald Trump. Fa ben sperare la notizia che Peter Navarro, il falco delle sanzioni contro Pechino, non farà parte della delegazione Usa.

RIMBALZA IL PETROLIO , PIATTA SAIPEM

I listini, oggi orfani di Wall Street, aprono cauti la giornata in Asia:

In ribasso le Borse cinesi: Shanghai -0,8%, Hong Kong –0,4%. Stentano a riprendersi i mercati del Far East più legato al ciclo di produzione dell’hi tech. Foxconn, il principale fornitore di Apple, annuncia robusti tagli sui costi per far fronte al calo della domanda.

Meglio Tokyo (+0,4%), sostenuta dalla ripresa del dollaro sullo yen.

Rallenta anche la ripresa del petrolio, anche se i prezzi sono superiori ai minimi toccati lunedì: il Brent tratta a 63,30 dollari, il Wti a 54,72.

Il rimbalzo del greggio ha favorito a Piazza Affari gli ordini in acquisto su Eni (+1,2%), Saipem (+0,38%) e Tenaris (+1,9%).

A WALL STREET CORRE SOLO FOOT LOCKER

Finale debole a Wall Street oggi ferma (domani a mezzo servizio) per il grande rito dello shopping. Piatto il Dow Jones, S&P 500 +0,30%. Il Nasdaq recupera lo 0,9%.

Recupera in parte il settore energia +1,6% (ma -6% lunedì), brillano solo i titoli del consumo: Foot Locker +14,9% seguito da Gap e Nike.

L’EUROPA INTERROMPE LA DISCESA, S’ACCORCIA LO SPREAD

Il cross euro-dollaro è a 1,141, +0,2%. Il future sull’Eurostoxx 50 ha aperto siamo a -0,19%.

La bocciatura era scontata. Ma la scelta della Commissione Ue di non far partire subito la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, pur colpevole di un’infrazione” particolarmente grave” ha allentato la tensione sui mercati europei: l’Eurostoxx ha così potuto mettere a segno un rimbalzo, interrompendo una serie di 5 cali di fila (8 sedute negative su 9). Importante che il rimbalzo abbia coinvolto anche il credito, con discreti cali degli spread su high yield e finanziari sia in US che in Eurozone. La combinazione degli effetti dell’attendismo di Bruxelles con il sentiment generale ha permesso alla carta italiana di ridurre lo spread di 17 punti sul Bund, comunque sostenuto dai tanti timori che dominano i mercati.

PIAZZA AFFARI +1,4%. L’OCSE TAGLIA LE STIME DI CRESCITA

Piazza Affari ha messo a segno un rimbalzo dell’1,41%, indice a quota 18.731 punti.

L’Ocse ha tagliato le stime di crescita per il nostro Paese allo 0,9% su base annua sia nel 2019 sia nel 2020. Nel frattempo, il deficit e il debito non dovrebbero scendere, con il rapporto debito/Pil che dovrebbe rimanere costante al 129,9% nel 2019 e 2020. Il deficit di bilancio dello Stato dovrebbe attestarsi al 2,5% del Pil nel 2019 e al 2,8% nel 2020.

Robusti anche altri listini europei, incoraggiati nel pomeriggio dall’andamento dei mercati Usa: Francoforte +1,6%; Parigi +1,03%; Madrid +1%; Londra +1,52%.

SCENDE LO SPREAD, MA BTP ITALIA FA FLOP

Il secondario italiano ha assorbito senza traumi la notizia, peraltro ampiamente attesa e già prezzata dal mercato, della decisione Ue. Dopo l’annuncio il differenziale tra la carta italiana e quella tedesca sul tratto decennale è arrivato a stringersi fino a 310 punti base.

Nel finale lo spread si attesta a 311 pb, 17 punti sotto la chiusura di ieri, e il rendimento del decennale rientra sotto 3,5%. Sul 2 anni il rendimento scende in una sola seduta a 1,13% dall’1,40% della chiusura precedente (-27 pb).

In questo contesto si è svolta l’ultima giornata dedicata al retail per il nuovo Btp Italia novembre 2022 che ha ricevuto un’accoglienza fredda dai risparmiatori. Nel terzo e ultimo giorno la raccolta dedicata al retail ha registrato ordini per appena 140,6 milioni, portando il totale dei tre giorni a poco più di 863 milioni, aggiornando così in peggio i primi tre giorni dell’emissione di giugno 2012 (975 milioni). Oggi la giornata sarà dedicata agli investitori istituzionali che potrebbero far evitare a questo collocamento l’ultimo posto della storia del BTp Italia, finora fissato a 1,73 miliardi totali.

 BANCO BPM GUIDA LA RISCOSSA DEL CREDITO

Sono state le banche a guidare il recupero del listino. In testa al plotone Banco Bpm (+7,62%). Nonostante le smentite trova credito l’ipotesi di fusione dell’istituto con Cattolica Assicurazioni- 1%. Il cda del 29 novembre potrebbe ratificare la cessione del credito al consumo al Credit Agricole sul credito al consumo. L’operazione ha un valore di 500 milioni.

In salita anche Unicredit (+1,88%): all’esame del vertice l’eventuale scissione in due tra le attività italiane della banca e quelle estere. Giornata di rimbalzi anche pe le altre banche: Bper + 3,61%, Mps +3,48%, Ubi +2,9% e Intesa +2,83%.

Invariata Carige: il cda ha proposto ieri pomeriggio il raggruppamento delle azioni nel rapporto di 1 a 1.00. Invia di definizione i termini del bond da 400 milioni di euro.

PROMOSSO IL PIANO GENERALI, CONTINUA LA MARCIA DI ENEL

Positiva la risposta del mercato al piano industriale al 2021 di Generali (+0,88%) che prevede una crescita annua dell’utile per azione pari al 6-8% e la destinazione a dividendo del 55-65% degli utili.

Continua la marcia di Enel (+1,33%): Mediobanca Securities ha alzato il rating ad outperform dopo la presentazione del piano industriale triennale, che prevede un obiettivo di Ebitda tra 17 e 18 miliardi nel 2019-20 contro 16 miliardi attuali, un dividendo minimo per tre anni di 0,32 centesimi, a fronte di un utile di oltre 5 miliardi e un totale di 27 miliardi di investimenti.

In denaro anche Poste Italiane (+3,29%) e, tra gli industriali, Brembo (+3,05%).

RCS CITA BLACKSTONE CHE PARLA DI “RICATTO”

Piaggio +0,8%. La società sta studiando un prodotto innovativo nel campo della mobilità elettrica e destinato al mercato cinese, il più importante al mondo per volumi di scooter ecologici. Il progetto segue il lancio della Vespa elettrica in Europa, che sarà accompagnato, nei prossimi mesi, dalla commercializzazione dei veicoli negli Stati Uniti e nel resto dell’Asia.

Vola Tiscali (+11%) sostenuta dalla cessione di asset a Fastweb.

Sale Rcs Mediagroup (+6%), in lite con Blackstone. Urbano Cairo ha deciso di ricorrere la scorsa settimana a un arbitrato per chiedere l’annullamento della cessione nel 2013 degli immobili di via Solferino per 120 milioni. Il fondo Usa avrebbe ottenuto un prezzo nettamente inferiore alle condizioni di mercato di allora sfruttando il fatto che il venditore era notoriamente in una situazione di difficoltà finanziaria. Blackstone, parlando di contestazione improvvisata e con il sapore del “ricatto” ha a sua volta fatto causa a Rcs presso la corte di New York con l’accusa di aver fatto saltare la cessione ad Allianz degli immobili in questione.

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