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Generali, Donnet: “Più dividendi e crescita anche con acquisizioni”

Più utili, più dividendi e soprattutto più crescita, anche attraverso acquisizioni: è questa la scommessa del nuovo piano triennale delle Generali, che il CEO Philippe Donnet ha presentato alla comunità finanziaria a Milano – “Abbiamo un’occasione storica: non ci è capitato spesso negli ultimi anni di avere capitale da investire, anche se le acquisizioni si fanno ma non si annunciano” – Il piano piace alla Borsa: il titolo sale.

Generali, Donnet: “Più dividendi e crescita anche con acquisizioni”

Un piano che punta a generare cassa per oltre 10,5 miliardi, in aumento rispetto ai 7 miliardi già accumulati a chiusura del precedente piano (2015-2018) e che ha tre assi prioritari: realizzare un crescita profittevole, rafforzando la leadership in Europa e “puntando sui nostri punti di forza sull’asset management, che ci ha dato soddisfazione nel piano appena concluso e i cui utili cresceranno del 15-20% annuo da qui al 2021, per raddoppiare nell’arco del nuovo piano”; ridurre il livello e il costo del debito (di 1,5-2 miliardi entri il 2021); investire 1 miliardo in innovazione e nella trasformazione digitale. Così il CEO Group di Generali, Philippe Donnet, il cui mandato scade nella prossima primavera, ha presentato un piano strategico che punta sostanzialmente su una parola chiave: crescita. “E’ un’occasione storica per il gruppo: non ci è capitato spesso negli ultimi anni di avere capitale da investire”, ha detto il manager francese che non ha nemmeno escluso una politica di acquisizioni, pur non potendo fornire altri dettagli: “Investiremo 3-4 miliardi nella crescita organica e non, mentre 5 miliardi saranno destinati all’aumento dei dividendi. Al momento non abbiamo sul tavolo acquisizioni, ma saranno prese in considerazione”, ha specificato Donnet rispondendo alle domande dei giornalisti.

TARGET FINANZIARI

Per la gioia degli azionisti (infatti il titolo viaggia bene a Piazza Affari, +2,3% a metà mattinata a 14,5 euro per azione) il range del payout aumenterà al 55-65%, con un aumento degli utili per azione in crescita del 6-8% annuo e un rendimento più elevato per i soci, con un return on equity medio superiore all’11,5% nel periodo 2019-2021. L’altro grande obiettivo finanziario è di ridurre il debito, che nel 2017 è sceso sotto i 12 miliardi, di ulteriori 1,5 o 2 miliardi da qui alla fine del piano, “e soprattutto di ridurre la spesa annua per interessi lordi per una cifra tra i 70 e i 140 milioni”, ha detto Donnet. Il costo medio ponderato del debito finanziario al 31 dicembre 2017 si attestava al 5,71%. La generazione di capitale, come detto, è prevista innalzarsi sino a oltre 10,5 miliardi (oltre 7 già raggiunti nel piano che si conclude il 31 dicembre), con un aumento delle rimesse di cassa alla holding del +35% rispetto al periodo 2015-2018. Per quanto riguarda l’esposizione al debito pubblico italiano, Generali ha confermato di possedere – anche attraverso Banca Generali – 64 miliardi di Btp, “che saranno gradualmente ridotti”. Lo spread, in crescita ai massimi da cinque anni negli ultimi giorni, per ora non preoccupa ma “è tenuto sotto controllo”.

STRATEGIA COMMERCIALE

Per quanto riguarda la crescita del business, il CEO ha più volte insistito, nel corso della conferenza stampa nella cornice di CityLife a Milano, sul fare leva “sui nostri punti di forza e cioè il retail e le Pmi, e sulle attività che fanno dal Danni al Vita e al Wealth&Protection”, puntando anche sull’innovazione e dunque con massima flessibilità dei prodotti, assistenza 24/7 e consulenza a 360 gradi, digitalizzazione della relazione tra agente e cliente, aumentando la quota di polizze digitali. Si tratta, come ha più volte ricordato nell’ultimo periodo Donnet, di “diventare life-time partner dei nostri clienti”. Sulle aree dove puntare di più per crescere, il piano si limita a dire che saranno i mercati assicurativi ad alto potenziale: tra questi soprattutto l’Europa, dove Generali “punta a rafforzare la propria leadership, una leadership che sarà incontrastata”, precisa Donnet. Oggi Generali è leader del mercato assicurativo col oltre 63 miliardi di euro di premi. In particolare, oltre all’Italia, ci sono il mercato tedesco (primo dopo quello italiano con 12 milioni di clienti) e francese, ma anche la Repubblica Ceca dove Generali è la prima compagnia con una quota del 22,6%. Nel nuovo piano si punta a un’espansione nell’Est Europa ma anche in Cina, dove ormai gli agenti Generali sono 18.000 (+20% negli ultimi 5 anni), e in Sudamerica (in Brasile Generali è il primo operatore straniero nelle assicurazioni). Prossimi potenziali mercati: Grecia, India, Malesia e Indonesia.

DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’

Il tema della tecnologia è al centro del progetto, con Generali che si pone l’obiettivo di diventare leader europeo delle soluzioni Internet of Things e Intelligenza artificiale legate all’automobile (come già sperimentato in Italia da Generali Italia), alla wellness insurance e alla casa connessa, altro ambito già ampiamente studiato e proposto da Generali Italia, anche attraverso il lavoro dell’Innovation Park di Mogliano Veneto. Senza però dimenticare il contatto fisico con il cliente: il piano infatti specifica che “le reti distributive fisiche sono rafforzare e non sostituite dalla digitalizzazione. Le reti fisiche rimarranno un vantaggio competitivo per l’industria, sempre più rafforzate da strumenti digitali che permetteranno di ottenere una più alta soddisfazione dei clienti”. Confermato l’impegno alla sostenibilità: Generali si impegna ad aumentare del 7%-9% i prodotti retail green e con impatto sociale e di allocare 4,5 miliardi in investimenti green e sostenibili entro il 2021.

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