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La Bce chiude il 2023 in rosso: perdita di 1,266 miliardi dovuta alla stretta monetaria

La perdita in realtà sarebbe stata di 7,8 miliardi, ma 6,6 miliardi sono stati coperti con il fondo rischi, che è così stato azzerato.

La Bce chiude il 2023 in rosso: perdita di 1,266 miliardi dovuta alla stretta monetaria

Mentre le banche europee pubblicano i loro risultati finanziari contenenti utili da record, la Bce finisce in rosso per la prima volta negli ultimi 20 anni. Sembra un paradosso ma non lo è. Anzi, oltre a non essere una sorpresa per nessuno, le due questioni sono strettamente legate. Perché se alla base degli utili delle banche private c’è proprio l’aumento dei tassi d’interesse stabilito dalla Bce per frenare l’inflazione, a causare le perdite dell’istituzione guidata da Christine lagarde ci sono proprio la lotta contro il caro prezzi e l’inasprimento della politica monetaria.

La Bce chiude il 2023 in rosso

Dopo un 2022 in sostanziale pareggio, per la Bce il 2023 si è chiuso con una perdita di 1,266 miliardi di euro. Per trovare un precedente bisogna tornare indietro di 20 anni, a quel 2004 che si chiuse con un rosso di 1,6 miliardi di euro a causa della svalutazione delle riserve di valuta straniere in conseguenza del netto rafforzamento dell’euro che arrivò a superare quota 1,36 sul dollaro. 

Ma come ha fatto la Bce a finire in rosso? Lo spiega lo stesso istituto centrale, secondo cui il rialzo dei tassi di interesse stabilito per contrastare l’inflazione ha determinato un incremento della spesa per interessi sulle passività della Bce remunerate a tassi variabili, in particolare quelle legate a Target verso le banche centrali nazionali che acquistano titoli per conto dell’Eurosistema. In parallelo, gli interessi attivi percepiti dalla Bce non sono invece aumentati nella stessa misura o allo stesso ritmo, poiché le attività sono prevalentemente a lunga scadenza e tassi fissi. 

“La perdita, che segue quasi due decenni di utili consistenti, riflette il ruolo e le necessarie azioni dell’Eurosistema nell’adempimento del mandato primario di mantenimento della stabilità dei prezzi e non ha alcun impatto sulla capacità di condurre una politica monetaria efficace”, ha commentato la Bce.

Bce: il fondo rischi ha coperto 6,62 miliardi di perdite

La perdita registrata ne 2023, fa sapere l’Eurotower, sarà riportata nel bilancio per essere compensata con i profitti futuri con la tecnica del “roll over” utilizzata  anche dalla Federal Reserve, dalla Bank of Canada, dalla banca centrale australiana e altre banche centrali. Il rosso tiene conto del rilascio integrale del fondo rischi finanziari, pari a 6,62 miliardi di euro, che ha parzialmente coperto le perdite subite nell’esercizio. La perdita complessiva, senza utilizzo degli accantonamenti, sarebbe dunque stata pari a 7,88 miliardi di euro. Il fondo rischi finanziari, con questo esborso, è stato totalmente azzerato. 

La perdite della Bce ha anche effetto sulle varie banche centrali nazionali dell’Area Euro che quest’anno non riceveranno alcuna distribuzione di utili da parte della Banca Centrale Europea. 

Bce: nuove perdite nei prossimi anni

Il 2023 però non sarà un unicum. La Bce si aspetta di subire nuove perdite negli anni a venire che dovrebbero comunque essere inferiori a quelle riportate per il 2023 (ovvero di 7,88 miliardi, non considerando l’utilizzo degli accantonamenti) in considerazione della riduzione del costo del denaro attesa a partire dai prossimi mesi che incide sulla valutazione dei titoli a bilancio.

Nulla da preoccuparsi, però anche perché il mandato della Bce non è quello di realizzare profitti ma di perseguire l’obiettivo della stabilità dei prezzi. Gli utili in ogni caso torneranno e saranno sostenuti, come accaduto tra il 2005 e il 2021, quando complessivamente, per 17 anni, la Bce ha riportato e distribuito profitti per circa 23 miliardi di euro, rassicura l’Eurotower.

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