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La Bce avverte i mercati prima di Jackson Hole: il Qe non si tocca

Alla vigilia del meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole la Bce conferma la propria politica monetaria espansiva mentre la Corea del sud alza i tassi – Nuovi record per S&P e Nasdaq ma oggi effetto Kabul sulle Borse europee. Piazza Affari apre in ribasso

La Bce avverte i mercati prima di Jackson Hole: il Qe non si tocca

Alla vigilia degli incontri di Jackson Hole òa prima mossa sui tassi arriva dalla Corea del Sud. La banca centrale ha deciso stanotte di alzare il costo del denaro di un quarto di punto allo 0,75%. Le ragioni? L’aumento dell’indebitamento delle famiglie ed il boom del mercato immobiliare hanno convinto i banchieri a mandare un lieve invito alla prudenza, tale da non compromettere la corsa del pil (+4%) e degli investimenti, dall’auto a guida autonoma ai nuovi chips in cui Samsung scommetterà mei prossimi anni 260 miliardi di dollari. 

LA STRETTA NON FRENA IL KOSPI

L’indice coreano, il Kospi, ha reagito con un modesto ribasso, lo 0,7%, alla ministretta, confermando così che le Borse sono ben disposte a rallentare la corsa, dopo un’estate rovente. Anzi, se la Fed non agisse entro settembre, prenderà corpo il sospetto che, complice la variante Delta, le banche centrali siano assai meno ottimiste di quanto non appaia.

AUSTERITY A PECHINO. NON AUMENTANO GLI ALCOLICI

  • Le borse della Cina scendono dopo tre giorni di rialzo, quella di Hong Kong (-1,3%) è penalizzata dai dati del trimestre deludenti pubblicati da due aziende dell’high tech: Kuaishou Technology e AAC Technologies perdono oltre il 10%. La prima fornisce servizi streaming e la seconda produce componenti elettronici.
  • Nel CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, in calo dell’1,2%, vanno giù i produttori di alcolici e super alcolici: la stampa di settore ha riportato che uno dei grandi del settore, Moutai, non alzerà i prezzi delle sue bevande in vista delle festività autunnali che vedono dei picchi nei consumi. Si fanno sentire gli effetti dei richiami alla moderazione arrivati delle autorità di controllo.
  • A fronte dell’indice Msci Global vicino ai massimi, i listini asiatici registrano un calo del 12% rispetto ai prezzi di febbraio.
  • Il Nikkei di Tokyo è sulla parità ed il BSE Sensex di Mumbai in lieve rialzo.

ANCORA RECORD SUI MERCATI USA, AFFARI SUI CHIPS

  • I future di Wall Street sono in lieve ribasso dopo il nuovo record dell’S&P 500 (+0,22%) e del Nasdaq (+0,15%). A guidare il movimento sono state le società dei trasporti, del turismo, del movimento e dell’intrattenimento. Sale anche il Dow Jones +0,11%.
  • Western Digital +7,8% è in trattative per l’acquisto del produttore di chips giapponese Kioxia, un’operazione da 20 miliardi di dollari.
  • Il rendimento del Treasury Note a dieci anni, a seguito del boom di vendite arrivato in poche ore nel pomeriggio, ha registrato una delle variazioni più importanti delle ultime settimane, nel corso della notte c’è stato un assestamento e qualche acquisto. Stamattina tratta a 1,33%.
  • Euro/dollaro a 1,176, in lieve calo dopo 4 sedute di apprezzamento.
  • Petrolio WTI in ripiegamento a 67,8 dollari il barile, -0,7%.    

LA BCE: ECONOMIA OK, MA IL QE NON SI TOCCA

“A prescindere da quando giungerà la fine del Pepp, questo non rappresenterà la fine dell’intervento della Bce in termini di quantitative easing”. Il capo economista della Bce, l’irlandese Philip Lane, da sempre in fedele Draghi boy, ha affidato ad un’intervista alla Reuters la posizione della Bce prima dell’intervento di oggi di Jerome Powell . La rotta di Francoforte, insomma, non cambia. La variante Delta, spiega Lane, avrà probabilmente solo un impatto limitato sull’economia della zona euro, che rimane sulla rotta giusta per una crescita robusta quest’anno e il prossimo. Gli ha fatto eco da Madrid il vicepresidente della banca centrale Luis De Guindos. Anzi, ha anticipato l’ex ministro delle Finanze spagnolo, la Bce potrebbe e potrebbe rivedere al rialzo le previsioni macroeconomiche per la zona euro di nuovo a settembre, dopo i recenti dati di una solida attività nel terzo trimestre.  Iniezioni di fiducia raccolte solo in parte dai mercati in attesa del verbo della Fed: Powell anticiperà la strategia d’autunno o si limiterà a dare un calcio alla lattina, in attesa dei dati di metà settembre?

PIAZZA AFFARI PIATTA, L’IFO SPINGE GIU’ FRANCOFORTE

  • Piazza Affari, quasi piatta, si è comunque mantenuta sopra i 26 mila punti: +0,12% a quota 26.060 pinti. 
  • Sopra la parità Parigi +0,15% e Londra lo 0,22%.
  • Gli ultimi dati sull’Ifo tedesco hanno raffreddato Francoforte, l’unica a chiudere in rosso (-0,31%).
  • Secondo il sondaggio dell’istituto Ifo il dato è sceso a 99,4 punti, da 100,7.  L’indice IFO di agosto, basato sulle aspettative delle 9000 aziende tedesche che partecipano al sondaggio, è sceso a 97,5 da 101 di luglio, il consensus era a 100. Il presidente dell’istituto di ricerca, Clemens Fuest segnala che a condizionare le aspettative delle aziende manifatturiere sono i timori sulle forniture di prodotti intermedi, oltre che le preoccupazioni sull’andamento della pandemia.
  • A deprimere gli investitori teutonici ha contribuito anche un sondaggio d’opinione pubblicato martedì sulle prossime elezioni federali in Germania, dal quale emerge che, a un mese dal voto, i socialdemocratici di centro-sinistra (SPD) hanno superato i conservatori della cancelliera Angela Merkel per la prima volta in 15 anni.

IL DAX SI ALLARGA, AL VIA UN DERIVATO DEL BITCOIN 

  • Il 3 settembre l’indice Dax della Borsa di Francoforte salirà da 30 a 40 società quotate, nella più importante ristrutturazione della sua storia. Invece la Borsa dei derivati Eurex lancerà Bitcoin Etf furure il primo cripto derivato  che consente in Europa di prendere posizione e fare copertura sul Bitcoin attraverso exchange traded notes.
  • In grande evidenza ovunque i titoli del settore viaggi (+1,4% a livello europeo). 

UNIVERSAL VERSO LA BORSA PROMETTE EBITDA +25%

  • In movimento Vivendi +0,48%. Universal Music, di cui la società di Bolloré conserverà il 10%, ha anticipato ieri i suoi obiettivi in attesa della quotazione ad Amsterdam il 21 settembre prossimo. E’ previsto un ebitda in crescita del 25%. Nel 2020 la cara discografica aveva sotto contratto 192 mila artisti, con un giri d’affari di 7,43 miliardi di euro.
  • In movimento il settore dell’abbigliamento di consumo dopo il report di Deutsche Bank; scendono Inditex (Zara) e H&M, entrambe -1% dopo un rating sell. Avanzano dell’1,5% Adidas e Puma dopo il buy.

BALZO DEL RENDIMENTO DEL BTP, SPREAD A 108 

Scintille sul reddito fisso dopo le indicazioni improntate all’ottimismo in arrivo dalla Bce.  Il rendimento del Btp decennale è balzato di circa 10 punti base in poco più di mezza giornata, con un rendimento che sfiora lo 0,67%, livello che non si vedeva da un mese. 

Lo spread con il Bund è salito a 107,6 dai circa 104 della chiusura di martedì.

Oggi è in programma l’asta dei Btp short e dei Btpei. Saranno offerti fino a 2,75 miliardi della terza tranche del Btp Short gennaio 2024 e fino a 1 miliardo di Btpei a 5 anni. Nell’asta di fine luglio lo Short era stato collocato per 3,75 miliardi a -0,29%, con un bid-to-cover di 1,37.

LA RIPRESA DEI VOLI SPINGE AUTOGRILL +4,59%

In grande evidenza Autogrill, +4,59% sull’onda della ripresa dei viaggi, specie del traffico aereo secondo quanto anticipato dall’amministratore delegato di RyanAir e nel giorno del decollo della nuova Ita. Lufthansa ha in programma di riaprire le rotte verso gli Stati Uniti da fine estate e verso l’Asia dal 2022. Equita vede il traffico domestico in buon recupero, con passeggeri all’80% dei livelli pre-pandemia. Gli analisti hanno quindi confermato il rating buy e il target price a 7,4 euro.

BENE LE BANCHE, CALTAGIRONE AL 4,9% IN MEDIOBANCA

Per il resto un listino diviso a metà: bene il comparto bancario, ancora in calo le utilities. 

Tra i titoli del credito brilla Banco Bpm +3,49% seguito da Unicredit +3,14% e Bper +2,09%.  Intesa Sanpaolo +0,42%.

Focus su Mediobanca+0,79%: secondo quanto emerge dalle comunicazioni Consob Francesco Gaetano Caltagirone detiene una posizione pari a 4,953%. La nuova posizione ingloba un 3,003% con diritti di voto che il costruttore aveva comunicato lo scorso luglio a cui si aggiunge un’opzione pari all’1,950%.

IN ROSSO LE UTILITY REGOLATE, TERNA -3,85%

Le perdite più pesanti riguardano le utility regolate: Terna -3,85%; Snam -3,36%; Italgas -2,32% dopo i downgrade di RBC che cita previsioni deboli sui rendimenti futuri.

Restano mediatamente positivi i titoli petroliferi, con il greggio attualmente poco mosso. Saipem +1,39%, nonostante il taglio del target price a 2,5 da 2,7 euro da parte di Barclays.

SERVONO SOLDI, JUVENTUS ACCELERA SULL’AUMENTO 

Da segnalare la battuta d’arresto della Juventus – 0,78% dopo la notizia che il cda bianconero ha approvato la proposta di aumento di capitale a pagamento fino a 400 milioni di euro. L’assemblea per l’approvazione è in agenda il 29 di ottobre, ma l’azionista di maggioranza Exor -0,14%, che detiene una quota del 63,8% è pronto a mettere sul piatto 255 milioni di euro ma anche a fare un versamento in conto futuro aumento di capitale da 75 milioni, “al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della società nelle more dell’esecuzione dell’aumento di capitale”. Un segnale eloquente dello stato delle casse del club. 

BREVETTO CINESE PER PHARMANUTRIA

Sotto i riflettori Pharmanutria +4,89% che ha ottenuto il brevetto per le formulazioni a base di acidi grassi cetilati (CFA) in Cina.

Sull’Aim denaro su Ala +0,51% a 9,95 euro: Intesa Sanpaolo ed Equita hanno avviato la copertura del titolo dell’operatore della logistica per Aerospace & Defence con rating buy e un prezzo obiettivo rispettivamente a 14,5 e 12 euro.

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