Cresce più del previsto Gucci, che nel quarto trimestre del 2015 ha registrato un aumento delle vendite del 4,8% rispetto al +1,5% atteso dagli analisti. Il brand, che sta tentando il proprio rilancio e ha cambiato da poco la direzione creativa (passata ad Alessandro Michele) ha fatto segnare una crescita del fatturato del 4,6%.
Il fatturato della maison è tornato a crescere nell’intero 2015, a 3,898 miliardi di euro (+11,5%) con un aumento progressivo delle vendite trainato dai negozi gestiti direttamente nei mercati maturi ed emergenti. Il risultato operativo è però calato del 2% circa, a 1,032 miliardi.
Un dato che emerge nel contesto della buona performance di Kering, la multinazionale francese che controlla Gucci, che ha registrato un utile netto in aumento del 31,6% a quota 696 milioni di euro, mentre il fatturato consolidato è cresciuto del 15,4% a 11,5 miliardi (+4,6% su base comparabile), oltre le attese mediane a 11,4 miliardi.
Il risultato operativo, invece, ha registrato un calo dell’1% a 1,646 miliardi di euro, e il margine operativo, su cui pesano gli effetti di cambio negativi e l’aumento delle spese per il marketing, si è contratto di oltre il 31%: pesano gli effetti di cambio negativi e un aumento delle spese per comunicazione e marketing di Puma, legati al lavoro sulla nuova immagine del brand.
Tra gli altri marchi controllati da Kering, Bottega Veneta ha segnato un fatturato in aumento del 13,7% a 1,286 miliardi, e un risultato operativo in crescita del 17,3% a 374 milioni, nonostante la flessione del 3,1% dei ricavi registrata nel quarto trimestre.
