Condividi

Juve, passo falso contro il Chievo

Finisce 1-1 quella che poteva essere la vittoria decisiva – De Ceglie segna subito, ma nel finale arriva la beffa – Il pubblico fischia, Conte non ci sta: “Ricordiamoci da dove arriviamo”.

Juve, passo falso contro il Chievo

Chiamatela JuventuX. Il 12° dodicesimo pareggio in 25 partite (il 4° nelle ultime 5) pesa come un macigno sulle ambizioni bianconere, anche se, è bene ricordarlo, all’appello manca ancora la sfida di Bologna (mercoledì, ore 18.30). Il pari contro il Chievo conferma la preoccupante tendenza della Juventus ogni qualvolta affronta in casa le cosiddette piccole: quello di ieri infatti è il 5° pareggio interno (gli altri erano arrivati con Bologna, Genoa, Cagliari e Siena). Tanti punti persi insomma, un paradosso per una squadra ancora imbattuta, a fronte di un Milan che invece è già caduto 4 volte. Ma nel calcio dei 3 punti si sa, un pareggio equivale ad una mezza sconfitta e questa Juve è già inciampata troppe volte. Ora che la condizione fisica è calata poi, le difficoltà aumentano a vista d’occhio e i bianconeri faticano sempre di più.

“Dispiace perchè oggi si doveva vincere ma dico anche che questa squadra sta andando a tavoletta – ha detto Antonio Conte nel post partita – abbiamo dato sensazione di fatica, c’era la sensazione diffusa che potessimo subire gol vedendo la gara. C’era la voglia di spaccare il mondo e abbiamo concesso ripartenze non da noi. Ci può stare dato che questo stadio ti da una carica pazzesca, però non possiamo attaccare in 8 e difendere in 2…”.

Tutto esatto, ma più che di equilibrio, ci sembra che il vero problema della Juventus sia in attacco. Matri a parte (ma anche lui ieri sera è stato impalbabile), nessuna delle punte riesce a segnare con continuità. Se n’è accorto anche Conte, che nelle ultime partite ha più volte mischiato le carte nel reparto offensivo, purtroppo per lui senza risultati. Emblematico il caso di Vucinic, acquistato proprio per dare gol e qualità, eppure ancora fermo a quota 3 gol (!). Il pubblico juventino comincia a perdere la pazienza nei confronti dell’ex romanista, tanto che ieri sera sono arrivati i primi fischi. Com’era prevedibile, Conte non gli ha presi bene: “Non dobbiamo dimenticarci mai da dove veniamo e che per vincere c’è un percorso da fare, noi abbiamo trovato scorciatoie ma dobbiamo anche ammettere che ci sono squadre con organici superiori”.

Il tecnico bianconero si riferisce al Milan, che vanta un Ibrahimovic già a quota 18 gol in campionato, quasi come tutto l’attacco della Juve (sommando le reti di Matri, Pepe, Vucinic e Quagliarella si arriva a 20). Quella di ieri era la classica partita da vincere sfruttando gli episodi, anche perché uno c’era stato: il gol di De Ceglie infatti era in fuorigioco, errore compensato nella ripresa da Gervasoni, che non ha espulso Dramè (già ammonito) per un fallo evidente. Proprio lui poi è andato a realizzare il gol del pareggio. La Juve è stanca, ma il tempo per riposare non ci sarà. Mercoledì infatti i bianconeri se la vedranno con il Bologna, in una partita da vincere a tutti i costi, soprattutto ora che il Milan è a + 3. In caso di successo la Juve tornerebbe prima, in virtù degli scontri diretti favorevoli sui rivali, mentre in caso di passo falso il sorpasso rossonero diventerebbe ufficiale. A quel punto bisognerebbe correre ancora di più, e questa Juve lo sta facendo da inizio campionato.

Commenta