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Juve e Lazio, due vittorie e la corsa scudetto si scalda

La Lazio espugna Torino e batte i granata in rimonta (2-1), ma la Juve risponde a Marassi sconfiggendo nettamente il Genoa per 3-1 e mantenendo la testa della classifica con 4 punti di vantaggio

Juve e Lazio, due vittorie e la corsa scudetto si scalda

Tutto come prima. Juventus e Lazio superano indenni le trasferte di Genova e Torino, mantenendo così invariato il distacco in classifica, che vede ora i bianconeri a 72 punti e i biancocelesti a 68. È stato un martedì di gol e spettacolo quello che abbiamo vissuto, con la squadra di Sarri a mostrare tutto il suo strapotere offensivo e quella di Inzaghi a ribattere con la solita fame di successo.

La resistenza del Genoa in quel di Marassi è durata solo un tempo, dopodiché sono saliti in cattedra i tenori dell’attacco juventino. A sbloccare una partita già dominata nei primi 45’ ci ha pensato Dybala, autore dell’ennesima grande giocata con quel sinistro a cui manca solo la parola: dribbling nello stretto e tiro imparabile alle spalle di Perin (50’). Una volta scardinato il muro, per la Signora è stato letteralmente un gioco da ragazzi, anche perché Ronaldo, forse stimolato dal gioiello di Dybala, ha voluto subito ristabilire le gerarchie con un gol pazzesco, uno dei più belli segnati in maglia bianconera: progressione palla al piede dalla linea di metà campo e botta terrificante nella porta del Genoa (56’).

Tutto finito? Assolutamente no. A quel punto Sarri, proprio come da copione, ha fatto entrare anche Douglas Costa e il brasiliano, apparso già brillante contro il Lecce, lo ha ripagato con uno splendido sinistro a giro che ha lasciato Perin senza parole (73’). A chiudere la girandola del gol ci ha poi pensato Pinamonti con un bel diagonale su cui Szczesny, sin lì spettatore non pagante, non ha potuto nulla (76’). Una piccola macchia in una serata di festa, nella quale la Juventus ha ribadito tutta la sua qualità, oltre che una condizione fisica sempre migliore.

“La squadra ha fatto bene per tutto il match, la palla viaggiava veloce e abbiamo tirato spesso senza concedere nulla – il commento di Sarri – In una buona prestazione di tutti sono venuti fuori tre perle dei singoli, tre gol bellissimi. Dopo la delusione della Coppa Italia la squadra si è ripresa molto bene, ma era solo una questione fisica”.

Serata di gioia anche in casa Lazio, seppur annacquata dalla successiva risposta bianconera, ma soprattutto dalle ammonizioni di Immobile e Caicedo: entrambi erano diffidati e dunque salteranno la partita col Milan di sabato, lasciando Inzaghi con il solo Correa, peraltro ancora lontano dalla forma migliore, a disposizione. A questo però si penserà solo da oggi, perché la priorità era battere il Toro, nella speranza che lo stesso possa poi fare un favore nel derby del prossimo fine settimana. Missione compiuta ma non senza fatica, anzi si può dire che la Lazio, proprio come contro la Fiorentina, ha dovuto sudare sette camicie per venirne a capo, questa volta senza polemiche arbitrali.

A sbloccare il match, anzi, è stato proprio un rigore contro, per un tocco col braccio di Immobile dopo appena 5’: sul dischetto è andato Belotti, per l’1-0 granata. Biancocelesti di nuovo sotto e costretti a una partita di lotta, peraltro senza emergere per tutto il primo tempo. Poi però, proprio come sabato, è salito in cattedra il capocannoniere Immobile, in rete con un diagonale che ha beffato Sirigu nel giorno delle 100 presenze in maglia granata (48’). Il pari ha rinvigorito la squadra di Inzaghi, che pur senza la brillantezza del pre-lockdown ha continuato a spingere, nella speranza di trovare l’episodio decisivo. E questo è arrivato al 72’ con Parolo, a dire il vero più fortunato che bravo nel pescare la deviazione di Bremer e regalare così ai compagni il punto del sorpasso (72’).

“Portare a casa due vittorie in rimonta dà fiducia – le parole del viceallenatore biancoceleste Farris, presentatosi in conferenza al posto dello squalificato Inzaghi – Avremo un giorno di riposo in più del Milan, speriamo di recuperare qualche giocatore anche perché dovremo fare a meno degli squalificati. A breve non abbiamo possibilità di recuperare nessuno, bisognerà valutare Cataldi e Marusic che si sono riscaldati ma non erano pronti. Dovremo poi vedere chi affiancare a Correa, potrebbe esserci anche un’ipotesi di cambio modulo”.

A questo però si penserà solo tra qualche ora, perché prima, seppur per poco, è tempo di godersi l’attuale classifica. Che, se ancora ce ne fosse bisogno, ha ribadito come la Lazio non abbia nessuna intenzione di arrendersi allo strapotere bianconero.

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