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Juve cerca la riscossa dopo la stangata: con l’Atalanta il primo test. Zaniolo rompe con la Roma: andrà da Conte?

Prima verifica sul campo dello stato di salute della Juve dopo la mazzata delle plusvalenze – Intanto il Napoli non si ferma mai e vince anche il piccolo derby campano – Zaniolo verso il Tottenham

Juve cerca la riscossa dopo la stangata: con l’Atalanta il primo test. Zaniolo rompe con la Roma: andrà da Conte?

Avanti il prossimo. Mentre il mondo del calcio si interroga sulla sentenza che ha sconvolto la Juve e l’intero campionato, il Napoli continua a vincere e chiude il girone d’andata con 50 punti. Il successo di Salerno (0-2 firmato da Di Lorenzo e Osimhen) porta gli azzurri a +12 sul Milan (impegnato martedì a Roma con la Lazio), ma soprattutto conferma ciò che ormai è noto da tempo: questo Napoli non ha paura di volare, anzi più sta in alto e più sembra sereno e consapevole della propria forza. Il messaggio alle inseguitrici è fortissimo e inequivocabile, tanto che al momento, più che di scudetto, è bene che pensino a guardarsi le spalle da Lazio, Atalanta e Roma, tutte decise a scalare la classifica e prendersi un posto in Champions, a maggior ragione dopo la sentenza di venerdì. In questo senso Juventus-Atalanta di stasera diventa ancor più importante e non solo per i punti: c’è da capire lo stato mentale della Signora, che potrebbe accusare il colpo della Corte Federale, oppure tirare fuori gli artigli e rilanciarsi prepotentemente.

Salernitana – Napoli 0-2, Spalletti ammette: “Scudetto? Occasione irripetibile, ma serve umiltà”

Il Napoli comunque non ha di questi problemi: il suo vantaggio in classifica, infatti, è talmente ampio da metterlo al riparo da qualsiasi scossone, quantomeno nell’immediato. Anche ieri, contro una Salernitana decisa a cancellare la figuraccia di Bergamo e senza Kvaratskhelia, uno dei suoi uomini migliori, Spalletti ha saputo cogliere l’opportunità giusta e prendersi i 3 punti con un gol per tempo, il primo con Di Lorenzo, proprio un attimo prima che l’arbitro mandasse tutti negli spogliatoi, il secondo col solito Osimhen, sempre più capocannoniere del campionato. Ennesima prova di forza insomma, anche e soprattutto dal punto di vista mentale: quando le gambe girano meno e il morale può non essere al massimo (l’eliminazione dalla Coppa Italia brucia), la squadra risponde presente e continua a vincere. Una bella risposta per Spalletti, sempre più lanciato verso uno scudetto storico, per Napoli e per lui. “Queste partite possono essere condizionate dall’entusiasmo, dalla troppa responsabilità, bisogna gestirle in maniera corretta dal punto di vista mentale, giocare bene a pallone e avere quel ritmo che serve per portare a casa il risultato: i ragazzi hanno fatto tutto ciò che dovevano – l’analisi del tecnico azzurro -. Scudetto? È giusto che se ne parli, noi sappiamo che abbiamo un’occasione irripetibile ed è giusto non disperdere questa possibilità, ma dobbiamo giocare il nostro calcio rimanendo umili e professionali”.

Juventus – Atalanta (ore 20.45 su Dazn)

Le attenzioni della domenica sono rivolte in gran parte alla Juventus, non tanto per la partita con l’Atalanta (comunque importantissima), quanto per la pesantissima sentenza sul caso plusvalenze, che ha inevitabilmente stravolto classifica e ambizioni del club. Se fino a 48 ore fa, seppur in maniera tiepida, qualcuno pensava ancora a una rimonta Scudetto, da venerdì sera pure la Champions sembra una chimera: il meno 15 in classifica, infatti, ha fatto scivolare i bianconeri al decimo posto, a 12 punti da Lazio, Atalanta e Roma. Il clima è incandescente, con il popolo juventino sul piede di guerra e la società decisa a lottare al Consiglio di Garanzia del Coni per cancellare gli effetti del processo, intanto però la palla passa a Massimiliano Allegri e ai suoi giocatori, chiamati a compattarsi e tentare una rimonta sul campo che avrebbe del clamoroso: la missione, difficile ma non impossibile (mancano pur sempre 20 giornate), comincia oggi contro l’Atalanta.

Allegri carica i suoi: “Meno 15? Non cambia niente, è il momento di ricompattarci”

“Cosa cambia con questo meno 15? Assolutamente niente – ha tuonato Allegri -. Bisogna chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi. Sarà una gara particolare, dovremo ricompattarci ancora di più tutti, ma noi dobbiamo solo pensare al campo e a lavorare. Dobbiamo fare punti e contro l’Atalanta sarà difficile perché sono veramente in forma, però giochiamo in casa e dovremo farlo al meglio per poter agganciare il settimo posto. Poi ci sono anche l’Europa League e la Coppa Italia, noi terremo il profilo basso per fare il meglio possibile. Le vicende giudiziare riguardano la società e ci sarà un ricorso, ma tra due mesi (quando arriverà la nuova sentenza, ndr) non voglio avere rimpianti di nessun tipo: pensiamo solo al campo e cercare di girare a 25 punti. Nel girone di ritorno dovremo scalare piano piano le posizioni cercando di fare il massimo”.

Juventus – Atalanta, le formazioni: Allegri si affida a Di Maria e Milik, Chiesa in panchina

E allora sotto con l’Atalanta, in un match che si preannuncia davvero apertissimo: la Juve avrà dalla sua un carico infinito di motivazioni, ma la Dea sta molto bene e sente profumo di Champions. Allegri punterà sul solito 3-5-2 con Szczesny in porta, Danilo, Bremer e Alex Sandro in difesa, McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Di Maria e Milik in attacco, con Chiesa pronto a subentrare dalla panchina proprio come giovedì in Coppa Italia. Gasperini, costretto a fare a meno dello squalificato Koopmeiners, risponderà con un sistema di gioco simile, dunque 3-4-1-2 con Musso tra i pali, Toloi, Palomino e Scalvini nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Ederson e Ruggeri in mediana, Pasalic alle spalle della coppia offensiva composta da Lookman e Hojlund.

Spezia – Roma (ore 18 su Dazn)

L’altra gara di cartello della domenica è quella di La Spezia, dove la Roma di Mourinho andrà a caccia di punti Champions. Già, perché la penalizzazione della Juve ha evidentemente aumentato le chance di quarto posto dei giallorossi, che ora se la possono giocare con Lazio e Atalanta: squadre forti, ci mancherebbe, ma sicuramente alla portata. La Roma sa che l’occasione è quasi irripetibile e dunque da sfruttare al massimo, tanto più in un turno che vedrà anche Juventus-Atalanta e Lazio-Milan. Due scontri diretti che toglieranno punti a qualcuno e che potrebbero proiettare Mourinho in piena zona Champions, a patto però di non inciampare nello Spezia di Gotti.

Roma – Zaniolo, è rottura: trattativa con il Tottenham, Mou vuole Deulofeu

I giallorossi però non ci arrivano al massimo della serenità, visto che vigilia è stata segnata dal caso Zaniolo. L’attaccante, dopo l’influenza diplomatica di domenica scorsa, è uscito allo scoperto, prima chiamandosi fuori dalla trasferta di La Spezia e poi chiedendo ufficialmente la cessione al Tottenham, già in questo mercato di gennaio. Pinto e Paratici (ancora operativo, anche se non si sa per quanto) hanno dieci giorni per trovare l’intesa, vale a dire una cessione a titolo definitivo per 25-30 milioni: solo così i giallorossi potranno avere i soldi per il sostituto, già identificato in Deulofeu, per cui l’Udinese ne chiede una decina.

Spezia – Roma, le formazioni: Mou ritrova Ibanez e punta sul tridente Pellegrini-Dybala-Abraham

Nel frattempo però Mourinho dovrà cavarsela con quelli rimasti, proprio come domenica scorsa con la Fiorentina, anche se stavolta ritrova la difesa titolare con il rientrante Ibanez. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà così Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Celik, Cristante, Matic e Zalewski a centrocampo, Pellegrini e Dybala alle spalle dell’unica punta Abraham. Sistema di gioco simile anche per Gotti, che in pochi giorni ha perso sia Kiwior (ceduto all’Arsenal per 23 milioni) che il bomber Nzola, fermato da un infortunio al soleo. Il tecnico si affiderà così a un 3-5-2 con Dragowski tra i pali, Amian, Caldara e Hristov nel reparto arretrato, Holm, Bourabia, Ampadu, Agudelo e Reca in mediana, Gyasi e Verde in attacco.

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