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JP, Goldman, Wells Fargo: trimestre positivo per le 3 sorelle

I tre colossi di Wall Street archiviano il periodo aprile-giugno con numeri superiori alle attese del mercato – Bene soprattutto JP Morgan (utili +16%), ma la reazione di Wall Street è fredda

JP, Goldman, Wells Fargo: trimestre positivo per le 3 sorelle

Dopo l’esordio positivo di Citigroup, che lunedì ha aperto la tornata delle trimestrali di Wall Street, martedì arrivano conti positivi anche da altri tre colossi della finanza made in Usa: JP Morgan, Goldman Sachs e Wells Fargo. Tutte e tre hanno mandato in archivio il periodo aprile-giugno con numeri superiori a quelli previsti in media dagli analisti.  

JP MORGAN

In particolare, JP Morgan ha registrato una crescita dell’utile netto pari al 16% su base annua, a 9,65 miliardi di dollari, pari a 2,82 dollari per azione, +23% rispetto a un anno fa e sopra il consensus degli analisti, che non andava oltre i 2,50 dollari. Il fatturato ha raggiunto invece quota 29,56 miliardi, in aumento del 4%.

“Abbiamo registrato un secondo trimestre e un primo semestre solidi che hanno beneficiato del nostro modello di business diversificato – ha commentato il chairman e ceo Jamie Dimon – Continuiamo a vedere un momentum positivo per i consumatori americani (grazie a un livello della fiducia positivo, a una solida creazione dei posti di lavoro e a salari in crescita) che si sono riflessi nei risultati della della nostra divisione Consumer & Community Banking”.

Il manager ha sottolineato l’incremento in doppia cifra delle vendite di carte di credito e dei volumi delle transazioni si sia tradotto in un positivo andamento delle spese per consumi e in un +8% nei prestiti sulle carte. In calo invece la performance del Corporate&Investment banking a causa delle maggiori incertezze macroeconomiche e geopolitiche: la divisione ha riportato utili per 2,935 miliardi, in flessione dell’8%, su ricavi per 9,64 miliardi (-3%).

GOLDMAN SACHS

Sempre nel secondo trimestre, Goldman Sachs ha realizzato utili per 2,4 miliardi di dollari, il 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In ogni caso, l’utile per azione si è attestato a 5,81 dollari, superando di molto i 5,03 dollari previsti dal consensus degli analisti. Superiori alle attese anche i ricavi, pari a 9,46 miliardi (-2% dal 30 giugno 2018) contro gli 8,88 stimati. Il Roe annualizzato è risultato pari all’11,1%. Il Cda ha anche confermato la decisione di alzare il dividendo trimestrale a 1,25 dollari per azione dai precedenti 0,85 dollari, già comunicato dopo il recente via libera regolamentare, a partire dal terzo trimestre.

“Siamo incoraggiati dai risultati del primo semestre dell’anno, mentre continuiamo a investire in nuove attività e nella crescita per servire un maggior numero di clienti – ha commentato l’ad, David Solomon – Data la forza del nostro marchio presso la clientela, siamo ben posizionati per beneficiare della crescita dell’economia globale. La nostra forza finanziaria, inoltre, ci mette in condizione di restituire capitale agli azionisti, anche con un significativo incremento del dividendo nel terzo trimestre”.

WELLS FARGO

Quanto a Wells Fargo, il secondo trimestre si è chiuso con un utile da 6,2 miliardi di dollari, in crescita del 20% su base annua. L’utile per azione è stato pari a 1,3 dollari, contro gli 1,17 dollari attesi dagli analisti. I ricavi hanno raggiunto quota 21,6 miliardi, sostanzialmente in linea con lo scorso anno e a fronte dei 20,8 miliardi previsti dal mercato. L’istituto ricorda inoltre l’intenzione, soggetta al via libera del cda, di alzare il dividendo trimestrale a 0,51 dollari per azione da 0,45.

“Nel secondo trimestre abbiamo registrato solidi utili e continuato a fare progressi nelle nostre priorità: focalizzarci su clienti e dipendenti, soddisfare le aspettative dei regolatori e continuare la trasformazione della nostra società – ha commentato l’amministratore delegato ad interim, Allen Parker – Sono fiducioso che tutti i nostri stakeholder beneficeranno dei cambiamenti che stiamo mettendo in atto mentre lavoriamo per costruire la Wells Fargo più concentrata sul cliente, efficiente e innovativa di sempre”.

LA REAZIONE DI WALL STREET

Dopo la pubblicazione dei conti, il titolo di JP Morgan cede in apertura a Wall Street lo 0,2. Positive invece Goldman Sachs (+2,4) e Wells Fargo (+0,3%).

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