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Italia e Spagna sempre più nella bufera finanziaria: Caporetto per Borse e spread

Italia e Spagna sempre nella bufera finanziaria – Piazza Affari perde il 2,7% e Madrid il 3,5% – Gli spread con i Bund tedeschi alle stelle: il differenziale del Btp a 10anni raggiunge quota 534, il massimo da 10 anni e i tassi salgono al 6,53% – Pioggia di vendite sui titoli bancari: Ubi perde il 7%, Mediobanca e Bper oltre il 6%

Volano gli spread, cadono ancora le Borse al terzo giorno di passione senza fine dei mercati. Il differenziale Btp-bund chiude ai massimi di giornata a 534,39 punti tornando ai livelli del 17 novembre 2011 con rendimento del decennale ormai al 6,58%. Lo spread Bono-Bund corre a 639. I listini dimenticano il tentativo di ripresa dell’avvio e chiudono in calo con i periferici che guidano i ribassi: Milano -2,71%, Madrid –3,58%. Francoforte cede lo 0,45%, Londra lo 0,63% Parigi lo 0,87%. Atene rimbalza dello 0,10%. A Wall street il Dow Jones cede lo 0,95% e il Nasdaq lo 0,50%.

L’indice Richmond Fed che misura l’attività manifatturiera a luglio è peggiorato a -17 punti dal -1 di giugno. Ma gli occhi sono tutti all’Europa dove la situazione si fa sempre più allarmante. E mentre oggi arriva la Troika in Grecia, fonti Ue a fine pomeriggio confermano che Atene non rispetterà i target e ci sono nuove misure in arrivo.L’euro scivola ancora a quota 1,2081 sul dollaro e a 94,46 sullo yen mentre il petrolio rimbalza dello 0,73% a 88,78 dollari al barile.

Oggi la Spagna è riuscita a collocare 3,05 miliardi di euro di titoli di Stato (attesa un’offerta per 2-3 miliardi) a tre e sei mesi, Ma a tassi in deciso rialzo. L’emissione a tre mesi ha mostrato rendimenti al 2,650% rispetto al 2,5% della scorsa emissione, mentre i tioli di Stato a sei mesi sono stati collocati a un tasso del 3,950%, dal precedente 3,369%. Ma la strada per il Paese continua a diventare sempre più ripida: anche la Catalogna, una delle regioni più ricche di Spagna, che contribuisce storicamente per un quarto del Pil iberico, è ora ufficialmente intenzionata a chiedere una mano al governo Madrid per ricevere aiuti finanziari. Il ministro delle Finanze De Guindos è volato oggi a Berlino per incontrare il ministro tedesco Wolfgang Schauble. Nonostante le varie smentite, la stampa spagnola teme che al centro della visita ci sia il nodo salvataggio alla luce di costi di finanziamento dello Stato ormai insopportabili. E sul tavolo ci sarebbe anche una linea di credito per coprire 28 miliardi di titoli in scadenza a ottobre. Anche Berlino gioca con il fuoco: nella notte Moody’s ha modificato a negativo l’outlook sul debito del Paese (mentre il rating rimane tripla A) insieme a quello di Olanda e Lussemburgo.

Peggior titolo sul Ftse Mib è A2A -7,44% ancora colpita dalle vendite sulle utility e appesantita dalle incertezze sul debito in attesa dle piano industriale atteso per novembre. In rosso le banche: Bper – 7,03%, Ubi -6,56%, Intesa -4,56%, Mps -4,16% e Unicredit -4,03%. Il Financil Times Unicredit ritiene che, dopo l’entrata di diversi investitori stranieri, Piazza Cordusio potrebbe essere un primo test di break-up finalizzato a creare valore. Alla luce della crescente complessità regolatoria e delle minori prospettive reddituali, gli azionisti bancari europei sono pronti a spingere per una semplificazione dell’industria bancaria, diventata troppo articolata sia in termini geografici sia di business (commistione retail/investment banking). Mediobanca chiude tra i peggiori a –6,75%. Oggi Piazzetta Cuccia ha smentito l’esistenza di un accordo con i Ligresti per una loro buonuscita da Premafin (+0,37%). Ma le indagini del pm Orsi vanno avanti e oggi è stata sentita per tre ora e mezza l’avvocato Rossello, segretaria del patto di Mediobanca che ha custodito il documento indicato dai Ligresti (ma che non risulta firmato).

Intanto sul fronte scandali si allarga l’inchiesta sul Libor che ha travolto Barclays e che non riguarda però istituti italiani. Sotto inchiesta sarebbero infatti almeno dodici trader di nove istituti finanziari in tutto il mondo, che avrebbero collaborato nel manipolare i tassi d’interesse interbancari in continenti diversi. I nuovi dettagli hanno infatti lasciato intendere agli inquirenti che la frode fosse diffusa e sia andata avanti per anni.

Male StM -4,31%% dopo i risultati del trimestre annunciati questa notte: la perdita è stata di 75 milioni di dollari, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. In controtendenza Pirelli +5,66% che giovedì presenterà i conti trimestrali, Saipem +0,52% che si è aggiudicata nuovi contratti nelle perforazioni di terra per un valore di circa 250 milioni di dollari con la Saudi Aramco, Tod’s +0,21%. Invariata Fiat Industrial.

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