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Istat: mortalità record, nascite al minimo storico

Il saldo tra nascite e decessi nel corso del 2015 è stato negativo per 165mila unità – In calo la popolazione residente in Italia – Cresce la percentuale di over 65: sono il 22% della popolazione – Liguria la regione più anziana, Campania la più giovane.

Istat: mortalità record, nascite al minimo storico

Tasso di mortalità ai massimi, e nuovi nati al minimo storico. E’ la fotografia demografica dell’Italia scattata dall’Istat, secondo cui nel 2015 i morti sono stati 653 mila, 54 mila in più rispetto all’anno precedente (+9,1%), facendo registrare un tasso di mortalità al 10,7 per mille, il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. Le morti si sono concentrate nelle fasce anziane della popolazione (75-95 anni).

In calo le nascite, a quota 488mila (8 per mille residenti), 15 mila in meno rispetto al 2014. Un dato che segna un nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia. Il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi), dunque, è stato negativo per 165mila unità.

Secondo gli indicatori demografici dell’Istat, la speranza di vita alla nascita segna un leggero calo rispetto al 2014: per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3), per le donne a 84,7 anni (da 85). Il saldo migratorio netto con l’estero è di 128 mila unità, risultato di 273 mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni.

In calo la popolazione residente in Italia, che registra una flessione di 139mila unità nel corso del 2015, attestandosi a 60,656 milioni di residenti al primo gennaio. Gli stranieri residenti in Italia sono 5,054 milioni e rappresentano l’8,3% della popolazione totale, con un incremento di 39mila unità rispetto all’anno precedente.

L’Italia continua ad invecchiare: gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale della popolazione, mentre nel 2015 risultano in diminuzione sia la popolazione in età attiva (15-64 anni) sia quella fino a 14 anni di età. La prima scende a 39 milioni, il 64,3% del totale, la seconda comprende 8,3 milioni di ragazzi e rappresenta il 13,7%.

Cresce il numero di residenti di 75 anni e più, che passano da 6,7 a 6,8 milioni; sono l’11,2% del totale residenti: l’indice di dipendenza strutturale cresce in un anno dal 55,1 al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani dal 33,7 al 34,2%. L’età media della popolazione sale di ulteriori due decimi a 44,6 anni.

Nel dettaglio, la Liguria rimane la regione con l’età media della popolazione più alta (48,5 anni), seguita da Friuli-Venezia Giulia (46,9 anni) e Toscana (46,5 ), mentre in Campania si registra l’età media della popolazione piu’ bassa (41,7 anni).

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