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Ipo in aumento in Europa, nel 2024 sarà boom?

Negli ultimi anni le condizioni macroeconomiche e geopolitiche hanno scoraggiato le Ipo, ma nel 2024 le cose potrebbero cambiare. Il commento di Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management

Ipo in aumento in Europa, nel 2024 sarà boom?

Il 2024 potrebbe segnare una significativa ripresa delle Ipo in Europa, con i mercati in pieno boom e un aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Secondo Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management, dopo un periodo di incertezza, la ripresa economica negli Usa e in Europa, insieme ai tagli dei tassi di interesse, sta spingendo le Ipo verso l’alto. Galderma, con un +18% dalla quotazione, e Douglas, con un -11% al debutto, sono solo alcuni esempi di questa tendenza. Il futuro sembra promettente, con una pipeline ricca di nuove società e un mercato pronto a sottoscrivere nuove offerte.

Il rally dei mercati europei nel 2024

Dopo un periodo di relativa calma, i mercati europei hanno visto un vero e proprio rally dallo scorso ottobre: l’Eurostoxx è schizzato del 24%, di cui il 9.8% solo nel 2024, mentre lo STOXX Europe è salito del 19% (7% Ytd). Questa fervente attività ha alimentato le aspettative per il ritorno in grande stile delle Ipo, dopo un periodo relativamente piatto.

Negli ultimi mesi del 2023, l’Europa ha contato 21 Ipo per un valore totale di 4.8 miliardi di euro. Ma quest’anno è iniziato con un altro spirito: grazie alla solida performance dei mercati, sostenuta da dati macroeconomici incoraggianti e una stagione dei risultati senza grandi sorprese negative, il numero di Ipo è già aumentato del 24%, raggiungendo una cifra complessiva di circa 6 miliardi di euro.

Cosa ha frenato le Ipo nel 2023?

Il mercato globale delle Ipo è stato indebolito dall’incertezza macroeconomica, con timori di recessione negli Stati Uniti dissipati da un GDP intorno al 2.5%. In particolare, Europa e Asia hanno subito una riduzione del 51% e del 44%, rispettivamente, secondo uno studio di EY, mentre gli Stati Uniti hanno visto un aumento del 155%, raggiungendo 22.7 miliardi di dollari, quasi triplicando il livello del 2022. Questo aumento è stato in parte trainato da Ipo nel settore dell’intelligenza artificiale, come nel caso di Arm nei semiconduttori.

E in Italia? Il 2023 ha visto circa una quarantina di Ipo e ammissioni alla Borsa Italiana, tra cui Lottomatica e Ferretti (dual listing dopo HK). Tuttavia, l’incertezza sui tassi di interesse ha reso la valutazione degli attivi per le Ipo una sfida.

Ma il futuro sembra più che promettente. Con l’economia statunitense in un percorso verso un “soft landing” e quella europea che dovrebbe riprendersi nella seconda metà dell’anno, insieme a probabili tagli dei tassi di interesse da parte di Fed e Bce attorno a giugno, la tendenza positiva delle Ipo del primo trimestre potrebbe accelerare.

Ipo, verso un record nel 2024?

Il barometro di Goldman Sachs, che misura quanto il contesto macroeconomico e di mercato possa essere favorevole per nuovi ingressi, segna un livello di 119, sopra il livello di 100 che indica un aumento delle Ipo. Questo dato incoraggiante vale anche per l’Europa, in ritardo di circa un trimestre rispetto agli Stati Uniti secondo le evidenze di Goldman Sachs.

L’appetito del mercato per sottoscrivere Ipo sembra essere alto, come indicato anche dal livello di cassa nei Fondi in gestione. Tuttavia, sarà importante monitorare l’andamento dei nuovi ingressi nel 2024.

Guardando all’inizio del 2024, vediamo esempi come Galderma, società dermatologica fondata nel 1981 da Nestlé e L’Oreal, che ha avuto un Ipo di 2 miliardi di euro in Svizzera, con una performance positiva del +18% dalla quotazione. D’altra parte, Douglas, catena tedesca di profumerie, ha chiuso circa -11% al primo giorno di quotazione a Francoforte, nonostante l’Ipo di 890 milioni.

Nei prossimi mesi sarà cruciale verificare il contenimento dell’inflazione, l’inizio della discesa dei tassi di interesse e la continuata sovraperformance delle società del comparto growth, come è stato visto dalla ripresa dei mercati a fine ottobre 2023.

Una bassa volatilità di mercato potrebbe supportare ulteriori Ipo. La pipeline è ricca di potenziali nuove società, con circa 28mila aziende che i fondi di Private Equity vorrebbero vendere, di cui l’Ipo rappresenta una strada possibile, soprattutto se le valutazioni richieste si allineano con il mercato.

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