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Intesa Sanpaolo: utile a 901 milioni e il titolo vola

I conti trimestrali positivi ben oltre le attese mettono le ali alle azioni a Piazza Affari. Il gruppo bancario ha nuovamente svalutato la quota in Atlante per 261 milioni. Confermata la politica dei dividendi.

Intesa Sanpaolo: utile a 901 milioni e il titolo vola

Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre 2017 con un utile netto di 901 milioni, in crescita dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Le cifre, pubblicate dal gruppo bancario, superano le stime degli analisti (il consensus era a 780 milioni) e superano anche la quota trimestrale sui dividendi cash prevista per il 2017 (3,4 miliardi). E così il titolo allunga la sua corsa a Piazza Affari: +2,9% a 2,84 euro.

I proventi operativi netti sono aumentati dello 0,8% a 4,2 miliardi, con interessi netti a 1,8 miliardi (-2,7%) e commissioni a 1,86 miliardi (+10%). Sostanzialmente stabili a 2,055 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 48,8%. Sul fronte patrimoniale, il Cet1 è al 12,9% tenendo conto dei dividendi maturati. Per quanto riguarda l’esercizio in corso, l’istituto prevede “un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato lordo, con una riduzione del costo del rischio”. Confermata anche la distribuzione di un dividendo da 3,4 miliardi sul 2017 (10 miliardi complessivi nel quadriennio 2014-2017).

“Nel primo trimestre del 2017 i motori di crescita di Intesa Sanpaolo hanno sostenuto in maniera significativa la redditività – ha commentato il Ceo, Carlo Messina – l’utile netto, pari a 901 milioni di euro supera la quota trimestrale del dividendo previsto per il 2017, grazie al significativo contributo di tutte le divisioni della Banca. Confermiamo come priorità strategica la remunerazione degli azionisti in maniera consistente e sostenibile, con un programma di 10 miliardi nei quattro anni del Piano in corso. Rispetto alle banche dell’Eurozona, abbiamo generato il maggior ritorno per gli azionisti dal settembre 2013 a oggi.  L’utile netto dello scorso anno (3,1 miliardi) è il più alto tra le società quotate a Milano”.

Intesa Sanpaolo ha reso noto di aver svalutato di altri 261 milioni il proprio investimento nel fondo Atlante. La correzione si aggiunge a quella da 227 milioni effettuata nel quarto trimestre 2016 e porta il valore residuo della quota a 198 milioni (dai 686 versati dall’istituto su un impegno complessivo per 845 milioni). La svalutazione complessiva della quota in Atlante è quindi pari al 71%.

“Intesa Sanpaolo si conferma tra le banche più efficienti in Europa con un cost/income del 49 % contro una media del settore del 63% – ha aggiunto Messina – La riduzione dei crediti deteriorati mostra risultati rilevanti: negli ultimi 18 mesi, lo stock lordo è diminuito di 7,5 miliardi di euro e le coperture sono aumentate. I flussi dei crediti deteriorati sono ai valori minimi dalla creazione di Intesa Sanpaolo. La solidità dei nostri ratios patrimoniali – con un common equity del 12,9% – ci rende la banca con il maggiore eccesso di capitale rispetto ai requisiti in Europa”.

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