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Intesa Sanpaolo lancia la quinta edizione di “Imprese Vincenti” per le Pmi

Le prime quattro edizioni di Imprese Vincenti hanno visto la candidatura di più di 10.000 imprese, di cui circa 4.000 nella sola ultima edizione.

Intesa Sanpaolo lancia la quinta edizione di “Imprese Vincenti” per le Pmi

Parte la quinta edizione di “Imprese Vincenti”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane lanciato nel 2019. La nuova edizione è dedicata alle PMI che hanno fatto propri i criteri ESG avviando progetti di crescita e impatto sostenibile su comunità e territori. Inoltre anche quest’anno si conferma il focus sulle aziende del Terzo Settore e del settore agro-alimentare.

Intesa SanPaolo sarà partner del progetto di crescita delle imprese selezionate oltre a sostenerle nell’affermazione di una cultura di impresa sostenibile e inclusiva, dice una nota dell’istituto..

Le prime quattro edizioni di Imprese Vincenti hanno visto la candidatura di più di 10.000 imprese, di cui circa 4.000 nella sola ultima edizione. “Un risultato che mostra la volontà delle PMI di mettersi in gioco e, nel contempo, l’efficacia del programma di valorizzazione di Intesa Sanpaolo nell’interpretare i bisogni del contesto produttivo” dice Intesa SanPaolo.

Ecco le novità della nuova edizione

Tra le principali novità di questa nuova tornata ci sono la collaborazione con Università e Centri Nazionali di Ricerca in chiave PNRR, nuovi partner di progetto e la valenza internazionale del programma, grazie al coinvolgimento della Divisione International Subsidiary Banks. Obiettivo: individuare eccellenze internazionali, nei mercati di riferimento dell’economia italiana, per creare confronti e sinergie tra modelli di business, favorendo la collaborazione e l’incremento delle opportunità di scambio commerciale tra l’Italia e il resto del Mondo” dice Intesa Sanpalo.

La quinta edizione di Imprese Vincenti punta inoltre a valorizzare le imprese sostenibili, ovvero le PMI che hanno fatto propri i criteri ESG con progetti di crescita e impatto sulle comunità e sui territori in cui operano contribuendo a creare valore per l’economia, a maggiori livelli occupazionali, al benessere delle persone e delle comunità.

Un ulteriore obiettivo del programma di quest’anno sarà quello di dare voce ai territori, facendo emergere a livello locale e nazionale le realtà produttive più significative ed evidenziando le specificità dei distretti e delle filiere, dice ancora l’istituto.Le Imprese Vincenti selezionate verranno quindi accompagnate in un percorso virtuoso in cui la Banca e i partner di progetto forniranno con continuità supporto, finalizzato alla crescita.

Imprese Vincenti offrirà infine strumenti di crescita alle PMI già focalizzate o che stanno investendo verso obiettivi sinergici a quelli indicati dal PNRR, in linea con gli impulsi di rilancio dell’economia italiana, grazie all’innovazione e alla digitalizzazione. A tal fine la nuova edizione del programma vedrà il coinvolgimento di nuovi partner e la partecipazione agli eventi di Università e Centri Nazionali di Ricerca, con oltre 20 università e Spoke su tutto il territorio nazionale che avranno un ruolo attivo nel confronto con le imprese e che potranno avviare possibili collaborazioni con le aziende.

Le Imprese che hanno vinto le scorse edizioni: ecco i numeri del confronto

Nel periodo 2019- 2021 il fatturato (CAGR) delle PMI a livello di sistema è cresciuto del 6,3%, mentre quello delle Imprese Vincenti è cresciuto del 10,1%. Sul piano dell’occupazione delle PMI, il periodo 2019-2021 vede una crescita complessiva del 4,8%, mentre il numero di dipendenti delle Imprese Vincenti è cresciuto del 5,8%.

Tra i fattori di successo delle Imprese Vincenti risaltano l’innovazione e la ricerca per agevolare la crescita della competitività, l’attenzione al digitale ed a obiettivi di sostenibilità per un successo di lungo periodo, la focalizzazione ai mercati esteri quali motori per la crescita, l’attenzione al ricambio generazionale come leva di sviluppo pur mantenendo il legame con le origini dell’impresa, l’investimento sulle persone e sulle competenze quali risorse strategiche per la competitività, i programmi di welfare e l’attenzione dedicata all’impatto sociale, per uno sviluppo inclusivo dell’economia e della società.

Come fare per candidarsi, chi può partecipare

Le PMI interessate potranno candidarsi entro il 15 febbraio 2024 compilando questo questionario. Possono partecipare tutte le PMI italiane che si riconoscano rappresentative dell’eccellenza nazionale in qualsiasi settore produttivo, che nel biennio scorso abbiano effettuato investimenti in innovazione o guidati da principi di sostenibilità, che investano su persone e competenze, che attuino strategie di internazionalizzazione, che operino in rapporto al territorio anche attraverso la rete delle filiere e dei distretti, che si impegnino al rilancio anche attraverso il ricambio generazionale o la trasformazione tecnologica.

L’autocandidatura è aperta ad imprese – clienti di Intesa Sanpaolo e non clienti – sia pubbliche che private, a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi multinazionali, che abbiano un fatturato compreso fra 2 e 150 milioni di euro, almeno 10 dipendenti. Tali requisiti minimi di fatturato e dipendenti sono derogati per le imprese del comparto agroalimentare e per le imprese candidate alla categoria Impact, che saranno valutate sulle iniziative per sviluppo locale, collaborazioni, progetti e perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale o culturale.

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