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Intesa Sanpaolo lancia CENTAI, il laboratorio di ricerca avanzata sull’Intelligenza Artificiale

Il laboratorio avrà sede a Torino ed è dedicato allo sviluppo di nuove metodologie di analisi dei dati e di soluzioni avanzate nell’Intelligenza Artificiale, mirando oltre il machine learning

Intesa Sanpaolo lancia CENTAI, il laboratorio di ricerca avanzata sull’Intelligenza Artificiale

Nasce CENTAI, il laboratorio per la ricerca avanzata nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Una Società per azioni partecipata al 49% da Intesa Sanpaolo e controllata per il 51% dalla compagine scientifica, guidata da un Comitato Scientifico di riferimento di alto profilo internazionale. Il Cda sarà composto da Marco Ciurcina (presidente), Paolo Benanti, Francesco Bonchi, Filippo Raiteri e, in rappresentanza di Intesa Sanpaolo, Paolo Maria Vittorio Grandi (chief governance office), Stefano Barrese (responsabile divisione Banca dei Territori) e Massimo Proverbio (chief IT digital innovation officer).

Si tratta di una realtà nuova, spiega l’istituto bancario, dotata degli strumenti più avanzati di AI e big data, “capace di esplorare le proprietà strutturali di tutti quegli aspetti della società che fanno da collante alle tante variabili di questo pianeta”.

“Intesa Sanpaolo vuole aprire nuove strade nel campo dell’Artificial Intelligence – ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo -. La trasformazione digitale e tecnologica del Gruppo avrà Torino come capitale e il nostro Grattacielo si conferma così cuore pulsante dell’innovazione. Il nuovo laboratorio CENTAI, avvalendosi dello studio e del contributo degli scienziati, potrà attrarre nuovi talenti”.

“La conoscenza oggi si basa sui dati e sul saperli processare in modo intelligente, rapido, efficiente. È una vera rivoluzione, già in pieno svolgimento”, ha detto Mario Rasetti, Chair del Comitato Scientifico di CENTAI, aggiungendo che “CENTAI si propone di diventare il supporto proattivo a questa intelligenza, con l’AI: con la ricerca di base sui fondamenti dell’AI e l’identificazione dei determinanti dei processi causali, per una comprensione più profonda del ruolo strutturale del ‘comportamento’; ricorrendo a strumenti come la teoria dei linguaggi naturali, le scienze cognitive, le neuroscienze; mirando oltre il machine learning”.

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