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Internet, e-commerce e salute: i trend di investimento degli italiani

Una ricerca commissionata da Invesco a Eumetra mostra come sono cambiate le strategie di investimento degli italiani durante la pandemia

Internet, e-commerce e salute: i trend di investimento degli italiani

Come si sono comportati gli investitori durante la pandemia di Covid-19? Si sono informati di più, hanno mostrato una maggior propensione alla diversificazione e si sono affidati a un buon consulente. Questi i trend principali che emergono dalla ricerca “L’investitore tra pandemia e futuro” commissionata da Invesco a Eumetra e svolta su un campione di 803 investitori e 301 consulenti.

Il 2020 è stato un anno drammatico a livello sanitario e le ripercussioni economico-finanziarie della crisi sono già sotto gli occhi di tutti. La pandemia ha inciso anche sul modo di investire degli italiani e sul rapporto che essi hanno instaurato con il proprio consulente finanziario. Nel dettaglio, secondo lo studio, gli investitori hanno ritenuto prioritario studiare e informarsi prima di decidere dove piazzare i loro soldi (26%). Il 25% degli intervistati ha inoltre sottolineato l’importanza di diversificare, mentre il 23% ha affermato di essere stato più razionale nella strategia d’investimento. “Infine, nonostante oltre un anno di social distancing e video call, l’investitore riconosce il valore cruciale di un buon consulente (13%), a testimonianza che – in momenti difficili – i rapporti umani e professionali di qualità si rivelano fondamentali”, commenta Invesco.

La pandemia ha inoltre accresciuto l’enorme liquidità già presente sui conti correnti italiani. La ricerca evidenzia che l’84% del campione ha mostrato un orientamento alla crescita del proprio patrimonio nel prossimo futuro (2-3 anni), anche se si ritiene utile disporre di una liquidità maggiore rispetto al solito (nel 55% dei casi).

 “Ciò che balza all’occhio è che questa predisposizione all’investimento, per compiersi, ha bisogno di motivazioni sufficientemente credibili: l’investitore italiano si dimostra quindi poco sensibile al globale andamento positivo dei mercati, cerca motivazioni più solide nel tempo”, si legge nello studio.

Quali sono dunque le motivazioni ritenute convincenti? Storytelling, innovazione, trend strutturali di lungo periodo e impatto.

Passando ai trend strutturali, la ricerca Invesco-Emetra identifica tre pilastri: internet, e-commerce e salute. Per l’86% degli intervistati tutto ciò che attiene all’universo digitale aumenta la sostenibilità e per l’89% crea valore per l’economia. Anche il trend ESG, durante la pandemia ha mostrato un’evoluzione e oggi ci si aspetta che la sostenibilità salvi il mondo (riscaldamento globale 44%) e migliori la gestione delle risorse scarse (41%). 

La salute, dopo il digital, è il trend più noto presso gli investitori: l’utilità sociale immediata di questo trend porta l’85% del campione a legarlo al miglioramento del mondo e l’89% ne percepisce la creazione di valore per l’economia e le imprese.

Rita Schirinzi, Head of Marketing Italy di Invesco, ha dichiarato: “La nostra ricerca mette in luce un cliente/investitore nuovo, che si aspetta racconti di grande concretezza e pragmatismo, anche quando si parla di valori (come nel caso delle soluzioni ESG). Se lo aspetta da tutti i settori, da tutte le imprese e la finanza non fa, né farà eccezione. Se il mondo finanziario accetterà questa sfida ed affiancherà alla propria cultura e strumentazione finanziaria approcci e dimostrazioni sulla effettiva concretezza ed impatto su società ed economia delle sue soluzioni di investimento, svolgerà anche quel ruolo sociale che si era in passato perso nelle nebbie delle precedenti crisi finanziarie.”

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