Condividi

Internet cambia le relazioni sentimentali: per le nuove generazioni i social sono il canale ideale

La ricerca realizzata da Changes Unipol ed elaborata da Kkienn analizza come internet e soprattutto i social abbiano cambiato le relazioni personali e i canoni di bellezza

Internet cambia le relazioni sentimentali: per le nuove generazioni i social sono il canale ideale

La tecnologia e soprattutto internet hanno cambiato le nostre abitudini e, con esse, anche le relazioni: il 38% dei giovani della Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) ha avviato una relazione con una persona che ha conosciuto online. È quanto emerge dall’ “Osservatorio Generation Ship” la ricerca realizzata da Changes Unipol ed elaborata da Kkienn, finalizzata a offrire un’analisi dell’impatto della tecnologia su alcune sfere della vita pubblica e privata. L’Osservatorio è stato presentato in occasione della Milano Digital Week nel corso dell’evento “Millennials e Gen Z oltre i loro limiti” presso l’Università Iulm 2.

Le relazioni sentimentali ai tempi di internet

Sotto la spinta del digitale si è verificata una vera e propria metamorfosi delle relazioni sentimentali: si parla più liberamente di sessualità (67% è d’accordo), sono aumentate le relazioni occasionali (65% è concorde) ed è accettata una gamma più ampia di preferenze (64% è d’accordo).

In questo scenario, i giovani della Gen Z sono più sensibili alla libertà intesa come piena espressione di sé e attenzione all’altro. I Millennials, invece, risultano più sensibili alla maggiore facilità di scegliere e trovare partner.

Il ruolo dei social

Per le nuove generazioni i social network sono diventati il canale per iniziare nuove storie: il 39% del segmento senior della Gen Z (23-27 anni) ha avviato online una relazione (34% nel segmento junior della Gen Z di età compresa tra i 16 e i 22 anni). Tuttavia la Gen Z è meno propensa ad affidarsi ad app di incontri. Al primo posto vi sono, invece, i Millennials (37%), seguiti dal segmento senior della Gen Z (33%), dal segmento junior della Gen Z (26%) e dalla Gen X (23%).

Tra i timori nell’utilizzo di app di incontri, nella Gen Z prevale la paura di incontrare persone diverse da come si presentano online (46%) o malintenzionati (39%) e i dubbi sulla superficialità di una relazione basata sull’aspetto fisico (39%). I vantaggi sono, invece, individuati nelle maggiori possibilità di incontrare persone con interessi simili (52%), nella comodità nel cercare e connettersi con potenziali partner (47%) e nell’espansione delle opportunità di incontri al di fuori della propria cerchia di relazioni (42%).

Come i social influenzano i canoni di bellezza

Dai dati della ricerca emerge come il 68% degli intervistati avverta la pressione dei modelli di bellezza imposti dai social network, causando difficoltà nel relazionarsi con gli altri e nel rapporto con se stessi.

In particolare, sono le giovani donne quelle più influenzate: social e app veicolano immagini perfette con cui confrontarsi e che provocano insicurezza e disagio riguardo al proprio aspetto fisico. Tale malessere è inversamente proporzionale all’età, il 66% delle ragazze della Gen Z ammette di aver sperimentato insicurezza e/o disagio rispetto al proprio corpo. È un vissuto che resta dominante anche in età adulta: 59% fra le donne Millennials (28-35) e 55% fra quelle della Gen X (36-55 anni). Solo con la maturità la preoccupazione si attenua pur senza scomparire (Baby Boomers: 39%). In sintesi, con l’età le donne si affrancano gradualmente dallo standard e abbracciano la valorizzazione della differenza.

Per contro, gli uomini sono meno influenzati dai canoni estetici: solo il 28% per la Gen Z, il 29% dei Millennials, 24% per la Gen X e addirittura 19% dei Baby Boomers.

Commenta