Condividi

Inter, Napoli, Milan e Lazio: sfide d’alta quota. La Juve doma il Toro con Vlahovic e torna a sorridere

Domenica di alta intensità per le prime della classe – La Juve vince il derby con una zampata di Vlahovic e dà respiro ad Allegri – Battendo il Sassuolo per 2 a 1 l’Atalanta è momentaneamente prima

Inter, Napoli, Milan e Lazio: sfide d’alta quota. La Juve doma il Toro con Vlahovic e torna a sorridere

Una domenica d’alta quota. Napoli, Milan, Lazio e Inter sono pronte a sfidarsi a distanza per un posto al sole, ovvero la vetta della classifica attualmente occupata dall’Atalanta, vittoriosa in rimonta nell’anticipo contro il Sassuolo (2-1) e balzata al comando con 24 punti. La partita più affascinante, sia a livello di gioco che di forma delle squadre, è quella dell’Olimpico tra Lazio e Udinese, ma anche Napoli-Bologna, Verona-Milan e Inter-Salernitana promettono gol e spettacolo. In tutto ciò la Juventus ha battuto un colpo vincendo il derby col Torino e ora osserva interessata le partite odierne, nella speranza di recuperare punti a qualcuno. Decisivo il gol di Vlahovic al 74’, una zampata sotto porta da attaccante puro che ha indirizzato una sfida equilibrata, nella quale erano stati però i bianconeri ad avere le occasioni più grosse: Allegri (“abbiamo dimostrato di essere un gruppo, ma è solo il primo passo”, le sue dichiarazioni nel post gara) può tirare un sospiro di sollievo, mentre Juric deve rimandare nuovamente l’appuntamento con i 3 punti nel derby della Mole.

Napoli-Bologna (ore 18, Dazn)

Spazio ora alle partite odierne, a cominciare da quella della capolista Napoli, che riceverà al Maradona il Bologna di Thiago Motta. Sulla carta non sembrerebbe essere una sfida equilibrata, visto che le squadre, al di là delle differenze tecniche, ci arrivano in due momenti diametralmente opposti: 9 vittorie consecutive tra campionato e Champions per gli azzurri, una sola in stagione invece per i rossoblu, ancora a secco di sorrisi dall’arrivo di Motta al posto di Mihajlovic. Spalletti però deve mantenere le antenne ben alzate, perché sono proprio queste le sfide che, nella scorsa stagione, gli sono costati punti pesantissimi, forse decisivi in chiave Scudetto: in questo senso va ricordato il ko con lo Spezia allenato proprio dall’italo-brasiliano, una beffa che il Napoli non vuole rivivere per nessun motivo.

Spalletti avvisa i suoi : “Dobbiamo rimanere coi piedi per terra”

“Siamo travolti dalla felicità di aver toccato il massimo e ottenuto grandi risultati, ma se si guarda bene, soprattutto in campionato, sono tutte lì a pochi punti – il monito del tecnico azzurro -. Poi non sappiamo dove si può arrivare, il nostro obiettivo è vincere le partite e questo ci dà autostima e tranquillità, dove possiamo arrivare lo capiremo poi col passare delle gare. Noi facciamo il calcolo sempre su noi stessi, ci chiediamo quanto siamo forti noi, non gli avversari. Ripeto, in campionato sono tutte lì, la classifica ci tiene coi piedi per terra”.

Napoli-Bologna, le formazioni: Osimhen parte dalla panchina

Rispetto alla formazione-tipo mancheranno gli infortunati Anguissa e Rrahmani, mentre Osimhen andrà in panchina per scelta tecnica: Spalletti, infatti, non ha fretta di accelerare il suo reinserimento, alla luce delle cose stupende fatte da Raspadori. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Ndombelé, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Raspadori e Kvaratskhelia in attacco. Thiago Motta, ancora a secco di vittorie sulla panchina bolognese, risponderà con un 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali, Posch, Soumaoro, Lucumi e Cambiaso nel reparto arretrato, Ferguson e Medel in mediana, Aebischer, Dominguez e Barrow alle spalle dell’unica punta Arnautovic.

Verona-Milan (ore 20.45, Dazn)

Subito dopo la sfida del Maradona toccherà al Milan, atteso dalla trasferta di Verona. Qualche mese fa il Bentegodi fu teatro di un match infuocato, nel quale l’Hellas cercò in tutti i modi di rovinare il sogno Scudetto di Pioli, ovviamente senza riuscirci: questa volta, invece, le premesse sono diverse, perché i veneti sono lontani parenti di quelli dell’anno scorso, come dimostra l’esonero di Cioffi avvenuto in settimana in virtù di Bocchetti, promosso dalla Primavera. Il Diavolo invece è rimasto grossomodo invariato, anche se la sconfitta col Chelsea, al netto delle polemiche arbitrali, potrebbe aver lasciato qualche strascico di troppo.

Verona-Milan, le formazioni: Pioli col dubbio Krunic-Messias

Pioli, ieri in silenzio stampa, si augura che non sia così, anche perché l’elenco degli infortunati, per quanto ancora piuttosto fornito, si sta piano piano assottigliando. Vincere a Verona sarebbe molto importante per la classifica dei rossoneri, tanto più che la prossima sarà l’unica settimana vuota da qui al Mondiale e viverla con l’entusiasmo giusto sarebbe sicuramente cosa gradita. Il tecnico dovrebbe confermare la formazione di martedì sera, dunque 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia, Tomori e Hernandez in difesa, Bennacer e Tonali a centrocampo, Krunic (ballottaggio con Messias), Diaz e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Nessuna novità tattica per Bocchetti, che tenterà l’impresa con il 3-4-2-1 già visto con Cioffi: Montipò tra i pali, Hien, Gunter e Cabal nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Doig in mediana, Hrustic e Verdi alle spalle dell’unica punta Henry.

Inter-Salernitana (ore 12.30, Dazn e Sky)

Ad aprire la domenica sarà però lo stadio di San Siro, che ospiterà il match tra Inter e Salernitana. Inutile dire che i nerazzurri sono favoriti, ancor più dopo la grande prova di Barcellona che ha definitivamente chiuso il periodo di crisi. Riaprirlo però è un attimo, soprattutto in gare come queste, dove si rischia di abbassare troppo la soglia di attenzione, specialmente dopo l’adrenalina del Camp Nou. Servirà un’Inter rabbiosa e determinata, decisa a vincere per restare aggrappata alla vetta del campionato, al momento distante ben 9 punti, altrimenti la Salernitana di Nicola potrebbe approfittarne come già fatto qualche tempo fa contro la Juventus.

Inzaghi: “Che cuore a Barcellona, ma ora testa alla Salernitana”

“È stato un mercoledì intenso, abbiamo fatto una grandissima gara contro un avversario molto forte, però è già il passato, poi penseremo di nuovo alla Champions ma prima abbiamo una partita da affrontare nel migliore dei modi, contro un avversario ben organizzato – le parole di Inzaghi -. Quella che abbiamo giocato è una di quelle sfide in cui si spende tanto a livello fisico e mentale, ora c’è subito un altro match e dobbiamo recuperare sapendo che servirà molta intensità. Affronteremo una squadra organizzata, che l’anno scorso ha fatto un girone di ritorno molto buono, con corsa, qualità e ottimi elementi, quindi dovremo fare molto bene”.

Inter-Salernitana, le formazioni: Lukaku non ce la fa

Il tecnico nerazzurro sperava di recuperare Lukaku, invece il rientro del belga è rimandato alla trasferta di Firenze di settimana prossima. Rispetto a Barcellona ci dovrebbero essere alcune novità, su tutte Asllani e Gosens dal primo minuto, per un 3-5-2 con Onana in porta, Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu e Gosens a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Nicola, che tenterà l’impresa con Sepe tra i pali, Gyomber, Daniliuc e Lovato nel reparto arretrato, Candreva, Coulibaly, Kastanos, Vilhena e Mazzocchi in mediana, Piatek e Dia coppia offensiva.

Commenta