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Inter-Juve, un pari che fa felice Allegri e delude Inzaghi

La Juve acciuffa in extremis il pareggio a San Siro grazie a un rigore segnalato dal Var e realizzato dal rientrante Dybala, ma Inzaghi si infuria e viene espulso – Derby d’Italia ad alta intensità che però soddisfa soprattutto Napoli e Milan che tengono a distanza Inter e Juve

Inter-Juve, un pari che fa felice Allegri e delude Inzaghi

Un pareggio che accontenta soprattutto gli altri. Napoli e Milan anzitutto, che lasciano le rivali a distanza di sicurezza, ma anche tutte le altre concorrenti alla zona Champions, decisamente rinfrancate da questo 1-1 di San Siro. Inter e Juventus si sono divise la posta equamente, ma è chiaro che il rammarico maggiore ce l’hanno gli uomini di Inzaghi, raggiunti nel finale da un rigore di Dybala. I nerazzurri pensavano già di avere i 3 punti in tasca; invece, si sono ritrovati a raccoglierne solamente uno, con tutti i risvolti di classifica che ne conseguono. Certo, anche i bianconeri, al netto del pareggio strappato in extremis, non possono fare i salti di gioia: il meno 10 dalla coppia Napoli-Milan è un dato eclatante di suo, per quanto non vada imputato alla gara di ieri ma al disastroso inizio di campionato.

Insomma, il Derby d’Italia si chiude senza vincitori e lascia la sensazione di due squadre ancora troppo instabili per competere ai massimi livelli. Poi però c’è la partita e quella, come spesso capita in confronti così importanti, ha offerto più nervi che spettacolo, nonostante si sia sbloccata relativamente presto. Il primo episodio degno di nota, infatti, è arrivato al minuto 17 quando la Juve, rimasta in 10 per l’infortunio di Bernardeschi (il cambio con Bentancur era già pronto, ma l’ex viola ha chiesto di aspettare), s’è fatta sorprendere lasciando Calhanoglu libero di tirare dalla distanza: destro potente e, soprattutto, deviato sul palo da Locatelli, col pallone finito proprio sul piede di Dzeko, per un tap-in facile facile.

A quel punto, rotti gli equilibri, ci si poteva aspettare una Juve all’arrembaggio e un’Inter negli spazi; invece, Allegri ha mantenuto la rotta iniziale, seppur alzando inevitabilmente il baricentro. E così ad abbassarsi sono stati i nerazzurri, nel tentativo di stanare gli avversari e colpirli in campo aperto: un anno fa, quando sulle panchine sedevano Conte e Pirlo, la mossa riuscì perfettamente e l’Inter ottenne un 2-0 fondamentale in chiave scudetto. Questa volta però non c’era nessuno dei due, ragion per cui il match è proseguito senza particolari sussulti, con Handanovic a vivere una serata abbastanza tranquilla.

Allegri si è così giocato le carte Chiesa, Dybala e Kaio Jorge, nella speranza di trovare l’episodio giusto per il pareggio: missione compiuta all’89’, quando il Var Guida ha segnalato all’arbitro Mariani un fallo di Dumfries su Alex Sandro proprio a cavallo della linea dell’area. Rigore tanto beffardo quanto inevitabile, con Dybala freddissimo a spiazzare Handanovic e regalare ai suoi un pari, a quel punto, del tutto insperato. Decisione che ha fatto infuriare Inzaghi, espulso per proteste, ma che replay alla mano non offre il fianco a nessun tipo di polemiche.

“Sono dispiaciuto perché avevamo fatto una grandissima gara – il rammarico del tecnico nerazzurro – Dovevamo prestare più attenzione, poi Guida ci ha tolto una vittoria che sarebbe stata meritata. Gli episodi fanno la differenza, mancava un minuto e probabilmente il Var poteva anche non richiamare l’arbitro, il rigore poteva non starci. Era l’unico modo in cui potevamo prendere gol, c’è dispiacere perché abbiamo condotto dall’inizio alla fine senza concedere nulla, sono due punti buttati via che non mi fanno piacere. L’arbitro è lì a due metri, vede e dice che è tutto a posto, poi viene richiamato… La nostra è stata una prestazione buonissima contro un avversario di valore, avremmo meritato di più”.

Di umore opposto invece Allegri, consapevole di aver evitato per il rotto della cuffia una sconfitta che, con ogni probabilità, lo avrebbe definitivamente tagliato fuori dal giro scudetto. “È un pareggio che pesa molto perché avvenuto dopo una bella prestazione, soprattutto nel secondo tempo – l’analisi del tecnico bianconero -. È un risultato importante perché manteniamo l’Inter a tre punti, inoltre ci consente di avere la possibilità prima di migliorare la striscia positiva, per poi cercare di rosicchiare qualche altro punto prima della sosta. Prima del gol del pareggio ci sono state due-tre situazioni dove non abbiamo chiuso l’azione, poi la squadra ha giocato un pochino più alta, con più fiducia, contro un’ottima Inter. Sono soddisfatto, ora però bisogna assolutamente vincere col Sassuolo”.

Effettivamente è proprio così e il discorso vale anche per i nerazzurri, chiamati a battere l’Empoli per riprendere la marcia verso la difesa dello scudetto. Perché Napoli e Milan corrono forte e non hanno nessuna intenzione di rallentare…

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