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India, delude il Pil del quarto trimestre

L’economia indiana è cresciuta meno delle attese e ai minimi da 2 anni – A causare la frenata il rallentamento globale e l’aumento dei tassi di interesse per frenare l’inflazione.

India, delude il Pil del quarto trimestre

C’è sconcerto a Nuova Delhi per i risultati dell’ultimo trimestre del 2011. L’economia dell’India si è indebolita ai minimi da oltre due anni, registrando, negli ultimi tre mesi dello scorso anno, una crescita del Pil del 6,1%, più basso dell’atteso 6,3%. In calo anche rispetto al terzo trimestre, quanto l’economia era cresciuta del 6,9%: si tratta della performance più debole dal secondo trimestre del 2009. Nel complesso le stime per l’anno complessivo sono state riviste a ribasso al 6,9%, dato abbastanza scoraggiante se si pensa che ad aprile il premier Manmohan Singh si aspettava una crescita del 9%. 

La flessione dei dati economici sono dovuti principalmente al rallentamento dell’economia globale, ma anche ai numerosi rialzi dei tassi di interesse operati dalla Banca centrale per cercare di frenare l’inflazione galoppante. L’indice dei prezzi al consumo ha raggiunto poche settimane fa il 10% e la Reserve Bank of India da marzo 2010 ha alzato i tassi di interesse 13 volte. Attualmente il tasso bancario di riferimento è al 9,5%.

Una crescita nel 2011 inferiore al 7%, se può sembrare elevata rispetto a un’economia europea in crisi, in realtà non è sufficiente per un Paese che, con oltre 1,2 miliardi di persone, di cui oltre il 35% vive sotto la soglia minima di povertà, vuole puntare a uno sviluppo sostenibile e a sconfiggere l’indigenza.   

 

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