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Incentivi Pmi: dal 18 maggio si può fare domanda per gli aiuti europei agli investimenti sostenibili

Il Mise pubblica il decreto: in arrivo 678 milioni di euro garantiti da React-Eu e dai fondi di coesione per finanziare tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico

Incentivi Pmi: dal 18 maggio si può fare domanda per gli aiuti europei agli investimenti sostenibili

Novità sugli incentivi alle Pmi. Dal 18 maggio piccole e medie imprese italiane (ma anche le micro) potranno fare domanda per le agevolazioni sugli “investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico”. Lo prevede un decreto del ministero dello Sviluppo economico, il cui obiettivo è “favorire la trasformazione digitale e sostenibile di attività manifatturiere”, si legge in una nota.

I requisiti e le modalità per fare domanda

Le imprese che richiederanno l’agevolazione “non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento – spiega il Mise – e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso”.

La procedura prevede inoltre per le PMI “una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione necessaria ai fini della richiesta dell’incentivo che verrà avviata il prossimo 4 maggio”, prosegue la nota.

Le domande andranno presentata attraverso sportelli online che saranno gestiti da Invitalia per conto del ministero dello Sviluppo economico.

Incentivi Pmi: quanti soldi ci sono e come vengono ripartiti

In tutto, lo Stato mette a disposizione 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

La somma è così ripartita:

  • 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro-Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
  • 428 milioni, invece, saranno destinati alle Regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

Le parole del ministro Giorgetti

“Sosteniamo l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi – sottolinea Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico – Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologie in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese”.

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