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In Italia salari tra i più bassi dell’Ocse, dietro anche a Spagna e Irlanda. Il cuneo sale al 47,6%

Nel 2011 il salario netto medio di un single senza figli a carico si è attestato in Italia, all’attuale tasso di cambio, a 25.160 dollari netti – Siamo al ventritreesimo posto: dietro ai big europei, ma anche a Spagna e Irlanda – Il cuneo fiscale sale al 47,6% e nel 2011 è stata sorpassato solo dall’Ungheria.

In Italia salari tra i più bassi dell’Ocse, dietro anche a Spagna e Irlanda. Il cuneo sale al 47,6%

Nel 2011 l’Italia si conferma in fondo alla classifica dei salari stilata dall’Ocse all’interno del rapporto Taxing wages. Anzi, il nostro Paese scivola addirittura indietro di una posizione, passando al ventitreesimo posto dal ventiduesimo del 2011. Di 34 Paesi membri non solo è alle spalle di tutti i big europei, ma anche di Spagna e Irlanda.

Questi i numeri: in Italia il salario netto medio di un single senza figli a carico si è attestato, all’attuale tasso di cambio, a 25.160 dollari (circa 19.47 euro), contro una media Ocse di 27.111 dollari (20.632 euro). Rimangono sopra la media Ocse la Spagna (21.111 euro) e Irlanda (24.208 euro) e tutti gli altri grandi Paesi europei: Francia (22.677 euro), Germania (25.128 euro) e Gran Bretagna (29643 euro).

La distanza con la media europea si riduce quando si parla di salario lordo, che è stato di 36.361 (27.671 euro), contro una media di 36.396 (27.698 euro). Rimane quindi alto il peso delle tasse sui salari, con il peso del cuneo fiscale che nel 2011 aumenta al 47,6% dal 47,2% del 2010. Un dato che si confronta con la media Ocse del 35,3%.

L’Italia si piazza così al sesto posto della classifica, guadagnando una posizione solo grazie al sorpasso dell’Ungheria, che archivia nel 2011 una pressione fiscale sui salari al 49,4%. Questa la classifica delle prime cinque posizioni per pressione fiscale: Belgio (55,5%), Germania (49,8%), Ungheria (49,4%), Francia (49,4%) e Austria (48,4 per cento).

 

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