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Imu e Tasi: come si calcolano? – Video tutorial

In questa breve guida vediamo quali dati servono per calcolare i due tributi sulla casa (dalla rendita catastale alle aliquote) e come usarli nei vari passaggi – Nel video proponiamo anche un esempio di calcolo: si tratta di uno schema generale valido sia per l’Imu che per la Tasi

Imu e Tasi: come si calcolano? – Video tutorial

Come si calcola l’Imu? E la Tasi? Dopo la prima puntata su chi deve pagare, nel secondo video tutorial di FIRSTonline dedicato ai tributi sulla casa parliamo di come si fanno i conti. Vediamo innanzitutto quali dati servono e poi come usarli nei vari passaggi. Nel video proponiamo anche un esempio di calcolo.

Iniziamo dalla base imponibile, che è la stessa per l’Imu e per la Tasi. Per ottenerla, dobbiamo partire dalla rendita catastale, un valore economico che il Fisco assegna a ogni immobile e che si trova scritto nell’atto di compravendita della casa (di solito alla terza pagina) oppure nel primo foglio della visura catastale. Questa si può chiedere all’Agenzia delle Entrate (anche via internet) oppure si può ricercare attraverso il servizio “Consultazione rendite catastali”.

Una volta trovata la rendita catastale, dobbiamo aumentarla del 5% e moltiplicare il risultato per il coefficiente associato all’immobile (l’elenco è nel video).

Il numero così ottenuto è la base imponibile di IMU e TASI, che va ridotta del 50% se l’immobile viene dato in comodato d’uso gratuito dai genitori ai figli, o viceversa, a patto che siano rispettate le condizioni di cui parliamo nel video.

La base imponibile è dimezzata anche sui fabbricati d’interesse storico o artistico e su quelli dichiarati inagibili o inabitabili da un tecnico comunale.

Alla base imponibile bisogna poi applicare le aliquote, che sono diverse per Imu e Tasi e variano da città a città, perché a deciderle sono i Comuni. Sugli immobili affittati a canone concordato le aliquote sono ridotte del 25%. Per sapere quali sono le aliquote che vi interessano potete consultare la delibera del vostro Comune attraverso il sito del Dipartimento delle Finanze.

Se la Legge di Bilancio non sarà modificata in Parlamento, dal 2019 i Comuni avranno nuovamente il potere di alzare le aliquote Imu e Tasi, perché il Governo ha scelto di non prorogare il blocco degli aumenti in vigore da due anni.

L’esempio di calcolo con cui si chiude il video è uno schema generale valido sia per l’Imu che per la Tasi.

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