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Ilva, Bentivogli: Emiliano gioca allo sfascio, ora basta

Per il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, il Procollo d’intesa messo a punto dal Governo è positivo mentre ulteriori rilanci del Governatore della Puglia, Emiliano, sono insostenibili e hanno solo finalità elettoralistiche che rischiano di mettere in pericolo il salvataggio dell’Ilva

“Il Protocollo che ci è stato inviato dal Governo contiene le richieste che da tempo chiedevamo nei 9 articoli e che hanno il merito di coinvolgere tutti i soggetti interessati su un lavoro costruttivo”, così in una nota, commentando le novità sull’Ilva, il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli.

“L’ennesimo rilancio del Governatore della Puglia Emiliano – ha detto Bentivogli -, a questo punto sarebbe ridicolo se la situazione non fosse già grave e oltre ogni limite. Tutti noi, ma in particolare chi ricopre ruoli istituzionali, ha il dovere di fare la propria parte e non personalizzare lo scontro politico su vicende che attendono decisioni e concretezza”.

Il Protocollo proposto è sottoscritto dai ministri Claudio De Vincenti e Carlo Calenda, “che per noi sono gli interlocutori con cui discutere, è il documento su cui procedere nel lavoro da fare”.

Per quanto riguarda la Fim Cisl, prosegue la nota, “i due Ministri rappresentano il Governo e il Presidente del Consiglio, negare l’interlocutore è l’atteggiamento consono a chi non ha argomenti e sta ritardando ambientalizzazione e la salvaguardia dell’occupazione”.

“I cittadini di Taranto e i lavoratori dell’Ilva sanno bene che questi rilanci continui hanno solo finalità elettoralistiche. Troppo tempo è passato bisogna sbrigarsi a costruire e attuare le prescrizioni previste dall’Aia. Come molte cose proposte dal Governatore, la ratio dell’inserimento dell’acquedotto pugliese nel capitale Ilva ci sfugge – e fa parte della continua confusione che alimenta utile solo a perdere altro tempo prezioso. Ci basta ricordare la frase di Salvemini sull’acquedotto Pugliese: “Quell’opera ciclopica che diede più da mangiare che da bere”.”

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