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Il tracollo di Fca e Saipem riporta la Borsa in rosso (-0,89%): pesano Grecia, petrolio e Ucraina

La forte caduta di Fca in attesa del prezzo del bond convertendo e di Saipem su cui pesa il nuovo ko del petrolio rimandano Piazza Affari in territorio negativo (-0,89%) – Male le banche popolari – In controtendenza Prysmian, la moda e Mediaset – Atene di nuovo in forte ribasso – Bene l’asta dei Bot annuali ma i tassi salgono – Ucraina chiede 17 mld a Fmi.

Il tracollo di Fca e Saipem riporta la Borsa in rosso (-0,89%): pesano Grecia, petrolio e Ucraina

GRECIA, UCRAINA, PETROLIO. UN TRIS PER IL RIBASSO. SOLO PRYSMIAN E MEDIASET BRILLANO IN PIAZZA AFFARI

Prosegue la discesa della Borsa di Atene. Prende velocità il ribasso del greggio a mano a mano che scende la richiesta da parte delle economie industriali, Infine, ad oscurare i cieli dei mercati, c’è l’emergenza finanziaria dell’Ucraina: Kiev chiede 17 miliardi di dollari al Fondo Monetario per evitare il collasso.

Ecco la cornice che spiega la ritirate delle Borse. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib arretra dello 0,89% a quota 19.217,69. Indici in discesa anche a Parigi -0,72% e Madrid –0,9%. Va meglio a Londra –0,27% e Francoforte che alla fine chiude in territorio positivo: +0,21%.

Il rendimento del BTP sale di 3 punti base al 2,06% dopo aver toccato in mattinata quota 2,10%. Oggi il Tesoro ha collocato 5,5 miliardi di euro di Bot a 1 anno al rendimento dello 0,418%, in aumento dallo 0,335% della precedente asta, siamo tornati sui livelli di giugno.

Il decennale della Grecia sale all’8,24% (+0,3%). Atene è però riuscita a raccogliere le risorse, 2,92 miliadi, che le permettono di coprire il mancato pagamento dell’ultima rata del programma di aiuti.

Il future del greggio tipo WTI è in calo del 2,9% a 61,9 dollari il barile, nuovo minimo dal luglio del 2009. Il Brent è trattato ora a meno di 64 dollari, in ribasso di oltre il 2,6% (minimo dal 2009). Il bollettino mensile dell’Opec si aspetta per il 2015 una domanda media di 28,9 milioni di barili al giorno, in calo di 280.000 barili rispetto alla precedente indicazione. Rallenta l’Eni in ribasso dello 0,5%, Saipem cade a picco nel giorno del cda che deve rivedere i target 2015: -4,5%. Tenaris -2,5%.

Altra giornta difficile per le banche, frenate dalla diffusione dei dati di Banca d’Italia sui bilanci delle banche di ottobre che mostrano una perdurante debolezza nelle erogazioni di prestito (impieghi -1,5%) ed un incremento delle sofferenze lorde dell’1,4%. Unicredit -1,6%, Ubi Banca -3%, Intesa -1,5%, MontePaschi -0,4%, Banco Popolare -3% e Mediobanca -3%.

Tra le compagnie assicurative, Generali -0,8% e UnipolSai +0,3%. Tra gli industriali brusco calo di Fca –5%, seguita da Cnh Industrial -3%. Va meglio a StM +0,7% e alla stessa Finmeccanica -0,7%. Tra i titoli migliori Prysmian in rialzo del 3,1% dopo lo sbarco della controllata cinese alla Borsa di Hong Kong La società dei cavi è stata promossa da Goldman Sachs ed ha ricevuto una commessa rilevante nelle Filippine.

Nuovo passo in avanti di Mediaset +1%. Arretra infine Telecom Italia -0,4%.

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