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Il superdollaro dà una mano a Stellantis: ricavi in Nord America +29%, Tavares punta sulla Jeep elettrica

Stellantis presenta i conti del terzo trimestre superiori alle attese. Gruppo in calo in Borsa. Confermata la governance per il 2022

Il superdollaro dà una mano a Stellantis: ricavi in Nord America +29%, Tavares punta sulla Jeep elettrica

Incertezza normativa in Europa dove si fa sentire la concorrenza crescente dei cinesi. Pressing dei nuovi modelli Ford e Gm in Usa. Non è un momento facile per un Big a quattro ruote, ma Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, è riuscito comunque a centrare i risultati e a confermare la guidance di fine anno. 

Troppo poco per i mercati che per ora puniscono il gruppo con una flessione superiore al 3%, maglia nera di Piazza Affari in una giornata segnata dalla delusione per la mancata svolta della Fed. Eppure gli analisti mostrano di apprezzare risultati e promesse del colosso dell’auto.

Stellantis: conti del trimestre superiori alle attese, traina il Nord America

  • Le vendite di vetture elettriche sono cresciute rispetto ad un anno fa del 41%.
  • Grazie anche a questo exploit, il terzo trimestre chiude con 42,1 miliardi di ricavi (+29% rispetto al 2022), grazie all’aumento dei volumi, ai migliori prezzi spuntati sul mercato (zero promozioni e sconti) ed ai vantaggi del cambio, grazie al dollaro forte.
  • La crisi dei chips, che ha rallentato la marcia di tutti i costruttori (Toyota e Volkswagen compresi) h in parte “graziato” Stellantis che ha potuto consegnare 1.281.000 veicoli, il 13% in più grazie alla maggior disponibilità do semiconduttori rispetto all’anno prima, il momento più critico per il mercato. L’aumento ha consentito a Stellantis di tornare nei primi nove mesi dell’anno vicino ai livelli dello stesso periodo dell’anno precedente, con consegne pari a 4,21 milioni di veicoli (meno 2 per cento).
  • Le note positive si devono quasi solo all’andamento del mercato americano. In Europa Stellantis soffre, così come in Cina, ancor prima del fallimento della jv con Gac annunciata pochi giorni fa. In particolare:
  • In Nord America i ricavi nei primi nove mesi dell’anno sono saliti da 47 a 63 miliardi di euro, con consegne aumentate da 1,26 a 1,40 milioni di unità. Il gruppo ha retto all’impatto della concorrenza dei nuovi modelli Ev di Ford e Gm, limitando a soli 20 punti il calo delle quote di mercato (10,80%).
  • In Europa il gruppo segna il passo sul fronte della quota di mercato che scende nell’Eurozona al 19,2%, in calo di 90 bps su base annua. Ma, pur vendendo di meno (1,90 milioni di vetture contro 2,13) i ricavi aumentano (44 miliardi contro 43). 
  • Stessa tendenza in Sud America: salgono i ricavi, passati da 7 a 11 miliardi di euro, cala la quota di mercato a conferma di una strategia più attenta agli utili che al fatturato. 
  • La Cina e l’Asia restano un mercato difficile, specie dopo la rottura con Gac . Le consegne dei marchi propri nei nove mesi sono state di 92 mila unità (da 88 mila), accelerando nel terzo trimestre (più 11 per cento) grazie ai lanci delle nuove Citroën C3 e Jeep Meridian.
  • Il marchio Maserati nei nove mesi grazie al lancio della nuova Grecale e alla crescita della supersportiva MC20 ha compensato il calo dei volumi di Levante e Ghibli, consegnando 16.800 vetture (da 16.600) e portando i ricavi da 1,39 a 1,57 miliardi di euro.

Gli analisti apprezzano i conti migliori del previsto. Equita (rating buy, target a 19 euro) rileva che le vetture in magazzino (926 unità) sono ancora ad un livello basso, cosa che consentirà di mantenere prezzi di vendita elevati. Anche per Bestinver la nota positiva sta nei prezzi spuntati dal gruppo mentre il calo della quota di mercato in questa fase “non è motivo di preoccupazione “poiché il gruppo sta dando la priorità alla redditività rispetto ai volumi” Invece, Banca Akros ha osservato che i dati del terzo trimestre 2022 “sono solo leggermente al di sopra delle stime del consenso”, spiegando così le vendite della mattinata.

LEGGI ANCHE: Stellantis, i segreti di Tavares: niente smania per i ricavi e focus sulle auto che rendono di più

Stellantis: Tavares punta sulla Jeep elettrica

Dal puto di vista industriale si profila comunque una road map elettrica, nonostante le note perplessità di Carlos Tavares per le scelte dettate dalla Ue. Ma, dopo la risposta (“entusiatica” secondo il cfo Richard Palmer ) in Usa agli Ev-Day dedicati ai modelli elettrici di Dodge e, soprattutto, di Jeep, la strada è segnata. Il marchio iconico ereditato da Fca mira a diventare il leader globale dei Suv elettrici, grazie a quattro modelli completamente elettrici da lanciare in Europa e Nord America entro il 2025. A gennaio, al prossimo Ces di Las Vegas, ormai il salone mondiale più importante dell’innovazione a quattro ruote, verrà presentato il concept Ram 1500 Revolution BEV.

Stellantis: accordi e progetti in Italia

Non mancano novità che coinvolgono anche la componente italiana dell’azienda:

  • Il gruppo ha annunciato un nuovo accordo con il partner in joint venture Punch Powertrain per aumentare la produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione (eDCT) di nuova generazione per i propri veicoli elettrici ibridi e ibridi plug-in. La produzione di eDCT presso il comprensorio di Mirafiori di Stellantis a Torino andrà a integrare l’attuale produzione nello stabilimento di Metz, Francia.
  • Il comprensorio di Mirafiori ospiterà anche la sede del primo Hub per l’Economia Circolare di Stellantis. Lo stabilimento inizierà a operare con tre attività progettate per aumentare la sostenibilità produttiva: ricondizionamento e smontaggio dei veicoli e rigenerazione dei componenti. L’Hub sarà inaugurato nel 2023.
  • Per finire, Stellantis ha reso noto di avere creato un ecosistema globale che conta oltre 160 progetti cofinanziati e più di 1.000 partner in tutto il mondo. I progetti riguardano, tra l’altro, guida autonoma, connettività, produzione industriale, tecnologie di elettrificazione e sistemi di propulsione avanzata.

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