Condividi

Il roaming torna in Gran Bretagna, ma non in Europa

Tre compagnie britanniche hanno rialzato i prezzi per i cittadini di Sua Maestà che viaggiano nell’Unione europea – I cittadini comunitari, invece, sono salvi dal roaming anche in UK

Il roaming torna in Gran Bretagna, ma non in Europa

Dopo Brexit, è tornato il roaming per chi va in Gran Bretagna? La risposta è no, almeno per il momento. L’accordo di divorzio fra Londra e Bruxelles, infatti, non tocca il capitolo telefonia, lasciando la questione alla (buona) volontà degli operatori.

Fin qui, nessuna compagnia telefonica attiva nell’Unione europea ha detto di voler reintrodurre il roaming per i propri clienti in viaggio nel Regno Unito. Di conseguenza, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord continuano a beneficiare dell’accordo comunitario siglato nel 2017, in base al quale i cittadini europei pagano le tariffe sottoscritte in patria per telefonate e internet mobile anche quando si spostano in altri Paesi Ue.

Se restringiamo lo sguardo all’Italia, le compagnie telefoniche continuano a considerare la Gran Bretagna come gli altri 27 Paesi Ue in cui non è previsto il roaming.

Non è detto però che questa situazione sia destinata a durare, perché la parola degli operatori telefonici non vale per sempre.

A inizio anno le compagnie attive in Gran Bretagna avevano assicurato di non voler reintrodurre il roaming in seguito alla Brexit. Ma ora alcune di loro hanno cambiato idea: si tratta di EE (una controllata di British Telecom), Three e O2. Le tre aziende hanno annunciato cambiamenti tariffari desinati a incidere sui costi di telefonate e connessione via smartphone a carico degli utenti britannici che vanno nell’Unione europea.

Quanto a Vodafone – il principale operatore telefonico oltremanica – per il momento non sono arrivati passi indietro rispetto a quanto affermato nei mesi scorsi, e quindi l’abolizione del roaming resta in vigore.

La questione potrebbe essere risolta in via definitiva l’anno prossimo, visto che entro il 30 giugno del 2022 bisogna rinegoziare l’accordo raggiunto a livello di Unione europea nel 2017. Londra spera quindi che in quella sede si possa centrare l’intesa rimasta fuori dall’accordo sulla Brexit, evitando ai cittadini britannici di tornare a pagare il roaming nei Paesi comunitari.

2 thoughts on “Il roaming torna in Gran Bretagna, ma non in Europa

Commenta