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Il rasserenamento politico interno, il rinvio della guerra e il Pil Usa danno sprint alla Borsa

Per il secondo giorno consecutivo Piazza Affari guadagna poco meno dell’1%: è l’effetto del rasserenamento politico dovuto all’abolizione dell’Imu, al rinvio della guerra in Siria e alla crescita oltre le attese del Pil americano – Mediaset, la moda e le banche sugli scudi – Boom di Vodafone – Positiva l’asta dei Btp – Spread a quota 250 – Giù l’oro.

Il rasserenamento politico interno, il rinvio della guerra e il Pil Usa danno sprint alla Borsa

Accantonata, solo per ora, la questione siriana, la finanza globale festeggia una giornata positiva. La Borsa di Milano chiude in rialzo con l’indice FtseMib, che sale dello 0,97%, a quota 16905. Anche le altre Borse europee sono positive: Parigi avanza dello 0,65%, Francoforte +0,45%. Londra guadagna lo 0,82% grazie all’operazione Verizon-Vodafone.

Sale anche Wall Street, nonostante torni a farsi più probabile, visti i dati economici, il tapering già a settembre: Dow Jones +0,53, S&P +0,66%, Nasdaq +1,15%. Galoppa infatti l’economia Usa che, grazie all’aumento dell’export, ha registrato un aumento più rapido delle attese nel secondo trimestre. Il Pil è cresciuto a un tasso annuale del 2,5% contro precedenti stime di un 1,7%. Immediata la reazione su valute e titoli di Stato. Il dollaro salito a 1,322 nei confronti dell’euro, da 1,334 della chiusura precedente. Il t-bond decennale ha ampliato le perdite fino a rendere il 2,82% per poi scendere al 2,78%.

Dopo due giorni di rialzo, ripiega il petrolio: Brent a 116 dollari al barile (-0,4%). In calo anche l’oro a 1.408 dollari l’oncia (-0,6%).

Migliora, in Italia, la fiducia delle imprese. E dall’asta dei Btp a 5 e 10 anni arrivano buonenotizie, sia sui rendimenti che sulla domanda complessiva. In serata il Btp a 10 anni tratta al 4,37%, lo spread con il Bund è stabile a quota 251. L’asta dei Btp di stamattina è andata molto bene con il Tesoro che ha collocato l’ammontare massimo previsto a rendimenti pressoché stabili.

A Milano vola Mediaset (+4,80%). Anche Gtech (+4,69%) trae vantaggio dalle decisioni di Palazzo Chigi: il temuto salasso sui giochi non c’è stato il governo ha deciso una sostanziale riduzione delle multe a suo tempo elevate alle società che gestiscono videolotteries per una vecchia controversia.

In Europa il settore migliore è quello delle tlc (Stoxx del settore +3,4%). Vodafone sale dell’8,5% dopo la notizia dell’accordo in America dove Vodafone vende il suo 45% di Verizon Wireless al socio Verizon Communications per 130 miliardi di dollari. Telecom Italia riduce il guadagno allo 0,71%, dopo avere segnato in giornata un rialzo del 3%.

Positive le banche: Unicredit +1,40%, Intesa +2,6%, MontePaschi +1,09%. Ancor meglio Ubi, che sale del 3,72%, Banco Popolare +1,27%, Pop.Emilia +2,11%.

Fra i titoli industriali, Fiat +0,60, Pirelli +1,73%,Finmeccanica -0,66%, StM +0,64%, nonostante Citigroup abbia abbassato il target price sul titolo da 7,2 euro a 6,2 euro. Riparte alla grande il lusso: Brunello Cucinelli corre in rialzo del 6,02% dopo i risultati molto positivi, Ferragamo +5,53% e Yoox +5,47%. 

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