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Il Presidente Mattarella scioglie le Camere: si voterà entro 70 giorni ed esattamente il 25 settembre

Dopo le dimissioni del premier Mario Draghi, il Capo dello Stato scoglie immediatamente il Parlamento – Il Consiglio dei ministri indica la data del voto, che sarà il 25 settembre

Il Presidente Mattarella scioglie le Camere: si voterà entro 70 giorni ed esattamente il 25 settembre

“È sempre l’ultima scelta”, sottolinea il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma non c’era altro da fare. Il Capo dello Stato ha sciolto le Camere. Parte dunque il conto alla rovescia per le elezioni: ci saranno 70 giorni di tempo per portare l’Italia alle urne. Si voterà il 25 settembre, una settimana prima rispetto alle attese iniziali.

Mattarella ha sciolto le Camere: “Era l’ultima scelta, ora chiedo il contributo di tutti”

Dopo aver incontrato i presidenti delle Camere, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente della Repubblica si è presentato davanti ai microfoni del Quirinale. Un discorso breve, il suo, ma chiaro. “Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni”, ha detto Mattarella.

Il governo ha presentato le dimissioni, nel prenderne atto ho ringraziato Mario Draghi e i ministri per l’impegno in questi 18 mesi”, ha continuato il Capo dello Stato. “Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo Esecutivo”. 

“La situazione politica ha condotto alla decisione di sciogliere le camere: la discussione, il voto e le modalità con cui è stato espresso ieri hanno reso evidente il venire meno del sostegno del Parlamento al Governo e l’assenza di prospettive di dare vita a nuova maggioranza, rendendo obbligatorio lo scioglimento delle Camere”, ha spiegato il Presidente della Repubblica. 

“Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione”, ha aggiunto.

Poi un avvertimento che suona come un messaggio ai partiti: “Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per  famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia. A queste esigenze si affianca l’attuazione nei tempi concordati del Pnrr, né può essere ignorata l’azione di contrasto alla pandemia”, ha affermato.

“Mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato, nell’interesse superiore dell’Italia”, ha concluso Mattarella.

Il Governo Draghi al lavoro sulla Nadef, Ddl Concorrenza in Aula senza i taxi

Mentre i partiti saranno impegnati nella campagna elettorale estiva, il Governo Draghi si occuperà della Nadef, la Nota di aggiornamento del Def che deve essere presentata entro il 27 settembre per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie sull’Italia. Per quanto riguarda la Manovra, invece, essa verrà definita e approvata dal nuovo governo che emergerà dopo le elezioni, anche se i tempi saranno molto stretti: la legge di Bilancio deve infatti essere presentata alle Camere entro il 15 ottobre. 

In questi 70 giorni, Draghi, da Premier dimissionario,  manterrà l’agenda internazionale “a cui si presenterà comunque con la credibilità di Mario Draghi”, scrive il Sole 24 Ore. 
Nel frattempo è stato calendarizzato l’approdo in Aula del Ddl Concorrenza. Il disegno di legge arriverà a Montecitorio lunedì 25 luglio, ma senza l’ormai noto articolo 10 sui tassisti, che è stato soppresso in commissione.

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