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Il presidente della Fed Bernanke delude i mercati e rinvia a settembre la decisione sugli stimoli

Bernanke riconosce che la ripresa è inferiore alle attese ma si professa ottimista e rinvia a settembre ogni decisione su nuovi sostegni all’economia – I mercati però si aspettavano iniziative concrete e le Borse rispondono vendendo titoli – Il presidente della Fed incalza i politici Usa e si dice fiducioso sull’Europa

Il presidente della Fed Bernanke delude i mercati e rinvia a settembre la decisione sugli stimoli

Da Jackson Hole, Wyoming, si è levata la voce che tutti attendevamo impazientemente da giorni. Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, ha parlato ma non ha detto quello che tutti ci attendevamo e i mercati hanno subito reagito in maniera negativa (DowJones perde l’1,5% e il Nasdaq l’1%). (Leggi il testo in lingua originale) 

Niente allegerimento quantitativo, né QE3 né acquisti di titoli. Bernanke ha pronunciatoparole rassicuranti, nonostante la revisione a ribasso della crescita del Pil. “Le basi della crescita americana ci sono, ha detto, “e la Fed farà il possibile per assicurare la crescita”. Tuttavia le discussioni sulla politica da seguire su una possibile iniezione di liquidità sono rimandate a settembre. Per due giorni, e non solo uno come programmato, la Fed “discuterà in maniera più completa” l’ipotesi di provvedere o meno a un ulteriore stimolo.

“La Fed continuerà a valutare lo scenario economico alla luce delle nuovi informazioni e è pronta a mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per promuovere una ripresa più vigorosa in un contesto di stabilità di prezzi”.

Bernanke ha fatto appello ai membri del Congresso chiedendo loro di effettuare nuove manovre per risanare il bilancio, sottolineando come il loro margine di manovra sia maggiore di quella della sua istituzione.

Evocando la crisi del debito europeo il Presidente della Fed ha affermato ” di avere fiducia”. Secondo Mr Bernanke “gli europei faranno quello che bisogna fare per uscire dalla crisi”.

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