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Il petrolio corre, la Borsa regge, Interpump brilla

In una giornata borsistica tranquilla, Piazza Affari chiude in leggero rialzo ma registra il grande balzo di Interpump (+6,3%) dopo l’acquisizione di White Drive Motors – Bene anche Buzzi, Intesa e Leonardo – Sempre effervescente il petrolio

Il petrolio corre, la Borsa regge, Interpump brilla

La Festa della Repubblica non ferma Piazza Affari che, nonostante gli scambi sottili e le banche chiuse, registra in chiusura un progresso dello 0,23% a 25.379 punti. A imprimere una bella spinta è stato il titolo Interpump, +6,31%, all’indomani dell’annuncio dell’accordo vincolante per l’acquisizione dal gruppo Danfoss della business unit White Drive Motors & Steering. Si tratta dell’acquisto di maggior peso nella storia della società, le cui azioni sono “buy” per Equita, mentre Il broker Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 48 euro da 43 euro precedente. Sul Ftse Mib registrano progressi superiori o pari all‘1%: Buzzi +1,79%; Tenaris +1,15%; Intesa +1,1%; Cnh +1,08%; Stellantis +1%; Pirelli +1%; Leonardo +1%. Sono in rosso Diasorin -2,15%; Atlantia -1,63%; Enel -1,03%..

Fuori dal paniere principale Cattolica (+1,14%, 7,08 euro per azione) resta sopra il prezzo dell’Opa di Generali (+0,12%) a 6,75 euro. Tonica Piaggio (+1,28%), dopo i dati molto positivi delle immatricolazioni europee delle due ruote a maggio. Sull’Aim ha fatto fuochi d’artificio H-farm (+11,98%) a seguito della notizia della vendita dell’app Depop, per 1,625 miliardi di dollari, a Etsy, il marketplace americano quotato al Nasdaq.

Rimane stabile l’obbligazionario: lo spread chiude a 102 punti base (-0,39%), con il tasso del Btp decennale a +0,82%.

In generale il clima è stato prudente ma sereno in Europa e a Wall Street, dopo i dati di ieri sull’andamento della manifattura dall’una all’altra sponda dell’Oceano, mentre l’inflazione si conferma sorvegliato speciale in vista delle riunioni delle banche centrali di giugno e in attesa di testare ancora il polso all’economia Usa, con una serie di report importanti in settimana. Si parte stasera con la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve che fotografa l’andamento della congiuntura a stelle e strisce.

Oggi l’Ocse ha detto che in aprile l’inflazione nell’area è salita a livello più alto da ottobre 2008, +3,3% (dal 2,4% di marzo). I prezzi dell’energia sono aumentati del 16,3% in aprile contro +7,4% del mese precedente. L’inflazione dei prezzi alimentari è, per contro, rallentata all’1,6% dal 2,7%. Anche escludendo energia e settore alimentare, l’inflazione di base nell’area che riunisce i 38 Paesi industrializzati segna un aumento significativo, passando dall’1,8% di marzo al 2,4% di aprile. Intanto il petrolio prosegue la sua corsa e il Brent scambia in frazionale rialzo oltre i 70 dollari al barile.

In questo quadro di fiducia nella ripresa e nell’atteggiamento prudente da parte delle banche centrali alla luce della “temporanea” fiammata inflattiva, i listini europei chiudono vicino ai massimi storici: Francoforte +0,2%, Parigi +0,5%, Amsterdam +0,42%, Londra +0,41%. In controtendenza Madrid, -0,15%. Anche Wall Street è partita con il piede giusto e si muove al momento in rialzo, mentre New Yotk City festeggia il fatto che ieri, per la prima volta da agosto, la città non ha registrato alcun morto per Covid 19. Svetta nell’azionario Amc, titolo dell’omonima catena di cinema, già in rally ieri. Si tratta di uno dei titoli preferiti dai piccoli investitori che si ritrovano su Reddit a parlare di mercati azionari, già al centro di forti speculazioni negli ultimi mesi, insieme a quello della catena di negozi di videogiochi GameStop, che al momento è in lieve ribasso. 

Sul mercato dei cambi l’euro-dollaro è stabile, in area 1,221, mentre la lira turca cede lo 0,9% contro il biglietto verde, dopo aver toccato un nuovo minimo storico nelle ore precedenti (precipitando del 4% e oltre) quando il presidente Recep Tayyip Erdogan ha chiesto al nuovo governatore della Banca centrale, Sahap Kavcioglu, di tagliare i tassi di interesse nei prossimi due mesi.

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