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Il No alla manovra e Wall Street mandano in rosso le Borse

La netta bocciatura della manovra italiana da parte della Ue e le turbolenze di Wall Street spingono al ribasso tutti i listini azionari – Piazza Affari perde lo 0,86% di nuovo sotto quota 19 mila- Saipem, Moncler, Tenaris e Banca Generali i titoli peggiori – In controtendenza Mediaset, Luxottica, Fca e Brembo

Il No alla manovra e Wall Street mandano in rosso le Borse

Piazza Affari perde lo 0,86% e scende a 18.802 punti, nel giorno della bocciatura della manovra economica da parte della Commissione Europea. Soffrono i titoli di Stato: lo spread risale a 312,7 punti base e il rendimento del decennale italiano si porta al 3,6%. In attesa di sapere cosa dirà giovedì Mario Draghi alla fine del consiglio direttivo della Bce e di conoscere, venerdì, il nuovo giudizio di S&P sul rating sovrano, l’Italia contribuisce così al malessere generale dei mercati, già fiaccati dalla guerra commerciale, dal problema del rapporto Usa-Arabia Saudita dopo l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, dallo stentato procedere della Brexit. Oggi ci si mette anche il petrolio, che s’inabissa nella percezione di un rallentamento dell’economia mondiale: Brent -2,13%, 77,75 dollari al barile.

I listini europei toccano in seduta i minimi da due anni: Francoforte è il peggiore, -2,17%, trascinato in basso da Bayer, (-9,52%), dopo la conferma nel merito della sentenza d’indennizzo a carico di Monsanto (ridotto dal giudice di San Francisco) per un giardiniere malato di cancro (patologia posta in questo caso in relazione con il glifosato). Male Parigi -1,69%; Madrid -0,91%; Londra -1,69%; Zurigo -1,18%. L’euro resta poco mosso sul dollaro, in area 1,148.

Wall Street apre in pesante ribasso, anche a seguito della pubblicazioni di alcune trimestrali deludenti come quelle di 3M, che taglia le stime future sugli utili; Caterpillar, che vede costi in aumento per le materie prime, a causa dei dazi; Harley-Davidson, che registra la contrazione trimestrale maggiore da oltre otto anni delle vendite retail in Usa, per colpa del boicottaggio di Donald Trump. In controtendenza McDonald’s.

Fra le materie prime si galvanizza l’oro, come bene rifugio e sale in zona 1236 dollari l’oncia.  

Il principale bene rifugio della zona euro invece è il Bund e il clima di scarsa propensione al rischio da parte degli investitori ne abbatte il rendimento, innalzando lo spread soprattutto col Btp. 

La bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione Europea è un fatto inedito nell’Unione. Ora il governo avrà tre settimane per presentare un documento programmatico corretto, raccogliendo il monito del vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis: “l’Eurozona è costruita su stretti legami di fiducia” e se “la fiducia viene erosa tutti gli stati membri vengono danneggiati”. Da Roma fanno sapere che la risposta arriverà nei tempi previsti e sarà animata “da spirito costruttivo”.

In Piazza Affari le banche perdono quota anche oggi, Mps in particolare scende del 3,65% e ogni azione vale 1,451 euro.

Sul paniere principale però i titoli peggiori di oggi non sono quelli degli istituti di credito. In fondo troviamo infatti Saipem, -4,95%; Moncler -4,1%; Tenaris -3,94%; Banca Generali -3,62%; Cnh -3,5%. Gli acquisti premiano Luxottica, +3%, in scia ai conti del terzo trimestre; Mediaset +2,96%; Fca +1,27%; Brembo +0,79%; Terna +0,75%.

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