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Il monitoraggio Fmi sull’Italia affossa Piazza Affari (-2,6%) e lo spread va al record (462 pb)

Il commissariamento dell’Italia da parte di Fmi e Ue e i pesanti giudizi critici (Lagarde: “Il problema dell’Italia è la credibilità”) raccolti dal Governo Berlusconi al vertice del G20 colpiscono sia la Borsa milanese che i nostri Btp che stabiliscono il nuovo recordo rispetto ai Bund – Unicredit paga l’inserimento nella lista delle banche sistemiche

Il monitoraggio Fmi sull’Italia affossa Piazza Affari (-2,6%) e lo spread va al record (462 pb)

MONITORAGGIO DEL FONDO MONETARIO CHIESTO DALL’ITALIA
RINVIATO A FEBBRAIO L’ACCORDO DEL G20 SULLE RISORSE AL FMI

Si risolve in parte il giallo sul monitoraggio del Fmi internazionale sulle misure dell’Italia. Il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato che l’Italia ha chiesto di sua iniziativa che il Fmi vigili sull’implementazione delle annunciate riforme allo scopo di sostenere la fiducia dei mercati nella sua capacità di raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit. La conferma arriva anche dallo stesso premier Silvio Berlusconi. Ma rimane il giallo sugli aiuti rifiutati dall’Italia e mai offerti dal Fmi.

Intanto gli ispettori del Fondo arriveranno entro fine mese. Roma dovrà agire anche sotto la supervisione della Commissione europea. Dal G20 arriva comunque un esito amaro: i leader politici non trovano l’accordo sulle risorse fresche di cui dotare il Fmi per soccorrere i Paesi europei in difficoltà per la crisi del debito. In pratica, passa la linea dell’aumento ma la concreta decisione sulle soluzioni tecniche e sull’importo slitta a febbraio. Come dire, insomma, che in realtà l’accordo non è stato trovato. Tutte le Borse europee chiudono in negativo: il Ftse Mib cede il 2,66% ma anche il Dax lascia sul campo il 2,46%, il Cac il 2,05% mentre Londra lima le perdite con un calo dello 0,11%. Colpite le banche, oggi è stata diffusa la lista formulata al Fsb sulle banche di rilevanza sistemica.

NUOVO RECORD PER LO SPREAD A 462 PUNTI BASE
LE MISURE PROMESSE DALL’ITALIA SARANNO ADOTTATE ENTRO NOVEMBRE

Mentre Christine Lagarde sentenzia: ‘Il problema dell’Italia e’ la mancanza di credibilita”, lo spread tra i Btp decennali e il bund sfonda il nuovo record oltre i 462 punti base, con il rendimento che supera il 6,404%, record dal 1999. Lo spread si restringe leggermente poi in chiusura dei mercati a 454 punti. Sul fronte delle misure per lo sviluppo il premier Berlusconi ha assicurato che i contenuti degli impegni con Bruxelles verranno adottate dal Parlamento entro novembre e ha spiegato che rientreranno nell’emendamento alla legge di stabilità, mentre quello che “non sarà compreso nell’emendamento lo metteremo in altri veicoli, anche decreti legge”.

Dopo un’apertura negativa, Wall Street amplia le perdite e alla chiusura dei mercati in Europa viaggia in calo con il Dow Jones che cede l’1,19% e il Nasdaq lo 0,83%. In evidenza Groupon che all’esordio sul listino corre in rialzo del 50% sul prezzo di collocamento. Dagli Usa arrivano dati sull’occupazione a luci e ombre: a ottobre sono stati creati 80.000 posti di lavoro nei settori non agricoli, meno delle attese di 95mila, mentre il tasso di disoccupazione è sceso del 9%, rispetto al 9,1% del consensus. In chiusura dei mercati europei l’euro ritraccia in area 1,375 sul dollaro. Il petrolio Wti tratta a ridosso dei 94 dollari al barile. In leggero calo anche l’oro a 1.756,40 dollari l’oncia.

CROLLA UNICREDIT INSERITA DAL FSB TRA LE BANCHE SISTEMICHE
PEGGIOR TITOLO A PIAZZA AFFARI: ANSALDO

A Piazza Affari resistono sul Ftse Mib solo pochi titoli: Buzzi Unicem + 1,44% e Bper + 2,97% mentre Stm è invariata. Per il resto le vendite si abbattono su tutto il listino principale (accompagnate da diverse sospensioni) con Unicredit che crolla del 6,55% dopo il suo inserimento nella lista del Fsb sulle banche di rilevanza sistemica e la Popolare di Milano che cede il 5,97%.

Male anche gli altri titoli bancari, sotto i timori del rischio contagio della crisi del debito e dello spread a livelli record: Intesa cede il 4,81%, Mps il 4,73%, Banco Popolare il 3,51% e Ubi l’1,92%. Ma le maggiori vendite colpiscono il listino trasversalmente: crolla infatti anche Ansaldo Sts -7,36% nel giorno dei conti trimestrali, Fiat perde il – 5,48%, penalizzata anche dall’andamento del gruppo nel mercato brasiliano ad ottobre, e Finmeccanica -5,26% nell’attesa dell’esito della gara dell’aviazione indiana per una commessa per 12 miliardi di dollari (126 aerei da combattimento).

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