Condividi

Il Milan rallenta. Inter, Juve, Roma e Napoli ne approfittano

Il Milan acciuffa al 91° il pareggio interno con il Parma e mantiene il primato in classifica, mentre Inter, Juve e Roma vincono in trasferta e il Napoli festeggia il primo successo nello stadio intitolato a Maradona

Il Milan rallenta. Inter, Juve, Roma e Napoli ne approfittano

Il Milan rallenta, le altre ne approfittano. L’undicesima giornata ha visto vincere tutte le prime 8 della classifica, tranne la capolista ovviamente, fermata a San Siro dal Parma. Inter, Napoli, Juventus e Roma sono dunque quelle che possono sorridere di più, anche se i rossoneri sono riusciti comunque a mantenere l’imbattibilità, fattore tutt’altro che scontato per come si era messa la partita. Al 58’ infatti la squadra di Pioli era sotto 2-0, frutto dei gol di Hernani (13’) e Kurtic (56’) e non riusciva a trovare il bandolo della matassa, fiaccata dalle stanchezze europee e dagli infortuni di Gabbia (distorsione al ginocchio, oggi gli esami) e dei soliti Ibrahimovic e Kjaer (nel finale si è aggiunto pure Bennacer). La prima sconfitta in campionato sembrava ormai certa, tanto più che la buona sorte sembrava essersi voltata dall’altra parte, come si evinceva dai 3 pali colpiti da Calhanoglu (2) e Diaz. Lì però è salito in cattedra Hernandez, che prima ha accorciato le distanze con un colpo di testa (58’), poi ha trovato il 2-2 con un gran sinistro in pieno recupero (91’).

“È stata una serata storta, soprattutto per gli infortuni, ma questa squadra ha tanto cuore ed è riuscita a ottenere un pareggio importante – le parole di Pioli – L’obiettivo, come dice Paolo Maldini, è quello di migliorare il sesto posto della passata stagione e accorciare il divario dalle prime quattro, ma a oggi non firmerei per il quinto posto. Se lo farei per il quarto? L’unica cosa che firmerei è solo il rinnovo del contratto…”.

Per le altre big invece è stata una domenica di bagordi, a cominciare dall’Inter, capace di espugnare Cagliari al termine della solita gara ricca di sofferenze. Nonostante un ottimo primo tempo, condito da 5 occasioni clamorose per passare in vantaggio, era stato il Cagliari ad andare sull’1-0, sfruttando una gran giocata di Sottil, bravissimo a battere Handanovic con un gran tiro al volo (42’). Da lì in poi i nerazzurri, complice la stanchezza post Champions, hanno abbassato un po’ i ritmi, rischiando seriamente di non venirne a capo, almeno fino al minuto 77. In quel frangente, infatti, ci ha pensato Barella a ridare carica ai compagni con la sassata del pareggio, prima che D’Ambrosio facesse impazzire di gioia Conte con il colpo di testa del sorpasso all’84’. A blindare il successo, infine, la zampata finale di Lukaku (94’), per un 3-1 che dà morale, fiducia e autorevolezza alla classifica nerazzurra.

“Complimenti ai ragazzi, sono stati bravi a reagire: dopo aver creato tanto, infatti, ci siamo ritrovati in svantaggio e questo poteva farci perdere lucidità – il commento di Conte – Le scorie post Champions potevano farsi sentire, ma la squadra ha dato una grande risposta: ora spero che la rosa diventi più snella e funzionale”.

Resta aggrappata al treno pure la Juventus, che espugna Genova con un 3-1 firmato Dybala-Ronaldo. Non è stata però una passeggiata, perché i bianconeri, nonostante un predominio territoriale impressionante, hanno chiuso il primo tempo sullo 0-0 e nella ripresa, dopo aver finalmente scardinato il muro rossoblu con un gran gol di Dybala (57’), si sono fatti clamorosamente riprendere dall’ex Sturaro (61’). A quel punto Pirlo ha tentato il tutto per tutto, lanciando per la prima volta in stagione il tridente con Morata, ma per sbloccare l’empasse è servito un rigore, peraltro nettissimo, per fallo di Rovella su Cuadrado. Dal dischetto è andato Ronaldo con la solita freddezza (78’), scena che si è ripetuta anche al minuto 89’, questa volta per un contatto tra Perin e Morata.

“Sapevamo che avremmo trovato una squadra che voleva chiudersi, siamo stati bravi ad avere pazienza, ma la cosa più importante è stata l’atteggiamento – ha spiegato Pirlo – Il gol subito dà fastidio, ma siamo stati bravi a reagire, ottenendo una vittoria importante. Dybala? Sono contento, aveva bisogno di trovare il gol”.

Vittorie importanti e convincenti anche per Napoli e Roma, che grazie ai 3 punti contro Sampdoria e Bologna rendono le rispettive classifiche piuttosto interessanti. Due gare molto diverse quelle del Maradona e del Dall’Ara: se gli azzurri, infatti, hanno dovuto sudare per rimontare i blucerchiati di Ranieri, lo stesso non si può dire dei giallorossi, che avevano chiuso il primo tempo con 4 gol di vantaggio sui rossoblu di Mihajlovic. A spaventare il Napoli era stato Jankto, che al 20’ aveva portato la Samp sullo 0-1 sfruttando una ripartenza. Nel secondo tempo però, complici i cambi di Gattuso (passaggio al 4-2-4 con Mertens, Petagna, Insigne e Lozano), ecco la reazione azzurra, figlia soprattutto di un grande Lozano, capace prima di trovare il pareggio (53’), poi di servire a Petagna il colpo di testa della vittoria (68’).

“Sapevamo che potevamo far fatica, giovedì avevamo speso tanto, sicuramente la differenza l’ha fatta la rosa – l’analisi di Gattuso – A quel punto abbiamo cambiato modulo, messo due giocatori e la partita è cambiata. Nel primo tempo abbiamo giocato malissimo, meritavamo di stare sotto, nella ripresa invece abbiamo tenuto il campo e fatto ciò che dovevamo”.

Tutto facile invece per la Roma, che dopo un quarto d’ora vinceva già 3-0 grazie all’autogol di Poli (5’) e alle reti di Dzeko (10’) e Pellegrini (15’). L’autorete di Cristante (24’) sembrava poter riaprire la partita, ma Veretout (35’) e Mkhitaryan (44’) hanno immediatamente rimesso a posto le cose, tanto che i giallorossi, nella ripresa, si sono potuti permettere il lusso di allenarsi giocando. Ora un giorno di pausa, dopodiché da domani sarà di nuovo campionato. Si partirà con gli anticipi di domani (Udinese-Crotone e Benevento-Lazio), per poi proseguire mercoledì (Juventus-Atalanta, Fiorentina-Sassuolo, Genoa-Milan, Inter-Napoli, Parma-Cagliari, Spezia-Bologna, Verona-Sampdoria) e chiudere giovedì (Roma-Torino). Una bella abbuffata di calcio, per un turno che promette scintille un po’ dappertutto.

Commenta