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Il crollo delle Borse cinesi non turba i mercati europei: Piazza Affari piatta a metà seduta

Il nuovo tracollo delle Borse cinesi non turba i mercati europei: a metà Piazza Affari piatta come Francoforte – Continua però la sofferenza dei titoli petroliferi: Tenaris e Saipem i peggiori – Male anche Cnh e Finmeccanica -Brillano Telecom Italia e Mediaset – Bene le banche – Maxi-privatizzazione in Grecia: ai tedeschi 14 aeroporti

Il crollo delle Borse cinesi non turba i mercati europei: Piazza Affari piatta a metà seduta

Volatilità e vendite diffuse sui listini europei che subiscono il nuovo crollo asiatico. Shanghai è precipitata del 6,15% e Hong Kongdell’1,43%. Gli investitori sono preoccupati dalla stagnazione dell’economia e da una riduzione delle misure di sostegno delle autorità. Per l’agenzia di rating Moody’s la Cina crescerà del 6,8% quest’anno e del 6,5% l’anno prossimo per arrivare a un tasso attorno al 6% alla fine del decennio. 

“La ripresa negli Usa e, in misura minore, nell’Eurozona e in Giappone – osserva Moody’s – sarà compensata dal perdurante rallentamento della Cina, dalla crescita bassa o negativa in America Latina e dal recupero solo parziale della Russia dopo la recessione di quest’anno”. 

Oltre ai rischi derivanti da Pechino, sulla crescita globale prevista già fiacca nei prossimi due anni pesano anche i rischi sui tassi usa e sulla Grecia. L’agenzia di rating mantiene la previsione di una crescita del 2,7% per i Paesi del G20 quest’anno e del 3% l’anno prossimo dopo il 2,4% registrato nel 2014. Il tasso medio di crescita precedente alla crisi finanziaria secondo Moody’s non verrà recuperato nell’arco dei prossimi cinque anni.

In Europa il Ftse Mib, in altalena durante la mattinata, cede lo 0,05%, Parigi lo 0,38%, Francoforte lo 0,05% e Londra lo 0,64%. Lospread Btp/Bund è a 114 punti base. Sui listini pesa anche il continuo calo del petrolio. Il Wti è 41,6 dollari al barile. 

Soffre la Borsa thailandese dopo l’attentato di ieri a Bangkok che ha colpito il settore del turismo, vitale per l’economia del Paese e la valuta locale, il bath, è scivolato ai minimi da sei anni.

In Gran Bretagna l’inflazione ha fatto meglio delle attese. A luglio è scesa su base mensile dello 0,2% a fronte di attese di un calo dello 0,3%. I prezzi al consumo sono saliti su base annua dello 0,1% contro attese di una crescita invariata. Ora i mercati guardano ai dati macroeconomici del pomeriggio in arrivo dagli Usa: le nuove licenze edilizie di luglio e i nuovi cantieri edili di luglio. 

Domani è in agenda la pubblicazione dei verbali della Fed e prima il voto al Bundestag sul terzo pacchetto di salvataggio per la Grecia. In un’intervista al quotidiano Rheinische Post, Marcel Fratzscher, presidente del Diw, l’istituto tedesco di ricerca economica, ha chiesto un piano di riduzione del debito pubblico greco per riportare il Paese in crescita. 

“L’idea sarebbe – ha aggiunto – che se l’economia greca non cresce, il Paese viene esentato dal pagamento dei rimborsi del debito e degli interessi. Quando ritorna in crescita, salgono in modo proporzionale il pagamento degli interessi e le rate di debito”. 

Nel frattempo Atene sta facendo cassa con la prima privatizzazione del governo Tsipras: lo Stato ha venduto 14 aeroporti regionali al gestore aeroportuale tedesco Fraport per 1,23 miliardi di euro, cessione che era stata comunque già approvata dal precedente governo poi congelato con le elezioni in gennaio del premier della sinistra radicale Alexis Tsipras.

A Piazza Affari acquisti su Mediaset (+0,72%) da cui si attendono per oggi i primi responsi sulla campagna abbonamenti della pay-tv Premium lanciata a inizio luglio. In evidenza anche Telecom Italia (+0,68%), Stm (+0,67%), Moncler (+0,64%) e A2A (+0,51%).

Fuori dal Ftse Mib balza Prelios (+16,4%) spinta dalle indiscrezioni stampa di interesse dall’estero per la nuova società focalizzata nei servizi immobiliari che nascerà con lo scorporo della parte investimento. Lo sprint di Prelios ravviva tutto il comparto immobiliare:Risanamento +5,46%, Gabetti, +2,98%, Aedes +2,37%.

Vendite su Cnh Industrial (-2,02%) e sui titoli del petrolio: Tenaris -1,6% e Saipem -1,1%. In fondo al Ftse Mib anche Tod’s(-1,38%) e Azimut (-1,34%).

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